Legislazione

REQUISITI DI SICUREZZA DEI TRATTORI AGRICOLI RISPETTO AL RISCHIO DI RIBALTAMENTO

In una circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali le disposizioni per il recepimento della norma 74/150/CEE. La citata direttiva trova applicazione solo per le trattrici a ruote, escludendo i trattori a cingoli. Per il governo italiano i fabbricanti devono invece dotare tutti i veicoli dei sistemi di sicurezza e i datori di lavoro devono adeguare il parco macchine esistente

14 maggio 2005 | R. T.

Il verificarsi con frequenza preoccupante di incidenti che coinvolgono con conseguenze mortali o gravissime gli operatori addetti alla conduzione dei trattori agricoli, ripropone la
necessità di riconsiderare il livello di protezione offerto da dette attrezzature rispetto al rischio di ribaltamento, principale causa di infortuni dovuti all'uso di tale mezzo, per valutare se esso sia
confrontabile con quello che l'applicazione delle più recenti acquisizioni dello stato dell'arte può consentire di conseguire.
In effetti, detto rischio, seppure ineliminabile, trattandosi di macchine semoventi, può significativamente essere ridotto quanto ad entità delle conseguenze del suo verificarsi.
Il sistema attualmente più efficace per ridurre le conseguenze del ribaltamento di queste macchine è costituito dall'abbinamento di una struttura a telaio (ROPS) - per garantire attorno all'operatore un
adatto volume di sicurezza con un sistema di ritenzione (cintura di sicurezza) - per trattenerlo all'interno di tale volume ed evitare che rimanga schiacciato tra parti della macchina e il suolo.
A fronte di quanto appena rilevato si deve constatare che non sempre i trattori vengono posti sul mercato dotati di entrambi i dispositivi descritti: in generale risultano dotati del telaio di protezione ma non altrettanto di cintura di sicurezza la cui assenza vanifica in pratica la funzione di protezione svolta dal telaio.
Riguardo a questa problematica, le principali obiezioni poste dai fabbricanti di trattori all'applicazione della cintura sono che: non esiste una specifica disposizione che la preveda; a queste macchine non risulterebbero applicabili prescrizioni costruttive di sicurezza diverse da quelle espressamente stabilite nelle disposizioni di recepimento del complesso costituito dalla
direttiva 74/150/CEE, e sue successive modifiche ed integrazioni.
Orbene, il carattere strettamente normativo e non tecnico-applicativo di dette obiezioni a parere del Governo non può farle considerare rilevanti nè condivisibili.
Di conseguenza, alla luce del disposto dell'art. 6.2 del decreto legislativo n. 626/1994, che vieta la fabbricazione e la vendita di attrezzature di lavoro non rispondenti ai requisiti di sicurezza
previsti nelle disposizioni legislative o regolamentari vigenti, preso atto di quanto correntemente risulta già disponibile sul mercato e considerate le soluzioni tecnicamente attuabili allo stato dell'arte, si ritiene che i fabbricanti possano, e debbano, costruire e commercializzare trattori (a cingoli e a ruote) dotati dei sistemi di protezione del posto di guida di che trattasi, vale a dire telai ROPS abbinati a sedili muniti di cinture di sicurezza, intese come sistema per trattenere il lavoratore all'interno del volume di sicurezza garantito dal telaio.
Per quel che riguarda, specificamente, il parco dei trattori già in servizio, è parere del Ministero del Lavoro che i datori di lavoro esercenti dette attrezzature, in forza degli obblighi derivanti dal
combinato disposto art. 4.5, lettera b), seconda frase, e art. 35.1 e 35.2 del decreto legislativo n. 626/1994, debbano adeguarle mediante adatti apprestamenti strutturali da reperire presso il fabbricante stesso o suo rivenditore. Atteso che l'individuazione delle misure di adeguamento per i trattori già in servizio e di costruzione non recente può comportare delle difficoltà anche notevoli, è stato costituito presso l'Ispesl un apposito gruppo di lavoro incaricato di elaborare
una linea guida per agevolare i datori di lavoro in questo compito.

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali