Legislazione
Imu agricola: le ipotesi di sconto allo studio
Il primo acconto dovrà essere versato il 18 giugno ma intanto emendamenti e modifiche sono in corso. Le ultime novità: esonero per le aree di montagna e abbattimento dell'aliquota sui fabbricati strumentali
31 marzo 2012 | R. T.
Il governo ha deciso di accontentare gli agricoltori, concedendo degli sconti che tuttavia appaiono solo dei piccoli ritocchi ma rischiano di creare condizioni di confusione ed incertezza.
Vediamo nel dettaglio le ipotesi allo studio:
- abbattimento dell'aliquota dallo 0,2% allo 0,175% per i fabbricati strumentali all'attività agricola (catastalmente individuati come D10)
- abbattimento del 25% della base imponibile per gli immobili (fabbricati e terreni) detenuti da imprenditori agricoli professionali o coltivatori diretti
- esenzione dall'Imu per terreni e fabbricati siti in zone montane (sopra i 1000 metri di altitudine)
- abbattimento della base imponibile del 50% per i fabbricati dichiarati inagibili
- cambiamento degli importi in acconto e a saldo. L'acconto dovrà essere versato entro il 18 giugno e sarà del 30% mentre il saldo sarà a dicembre e pari al 70%
Sarebbero inoltre allo studio ipotesi di riduzione della base imponibile anche per i terreni siti in aree collinari.
“Riteniamo corretto sospendere il giudizio fino a che non ci saranno elementi certi e definitivi che possano garantire il rispetto di tutte le conclusioni responsabilmente condivise al tavolo fiscale che abbiamo aperto con il Governo, che prevedevano tra l’altro sia la reintroduzione delle franchigie per l’Imu sui terreni agricoli dei coltivatori diretti sia un impegno ad una successiva ridefinizione dell’imposizione per tutti i fabbricati strumentali.” E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini in riferimento ai contenuti nell’emendamento dei relatori sull’IMU agricola al decreto legge semplificazioni fiscali.
"Un importante segnale di attenzione da parte del governo, ma non basta". Questo il commento del presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, sulle novita' emerse a proposito dell'Imu nell'emendamento al decreto semplificazioni fiscali presentato ieri in commissione Finanze del Senato. Guidi sottolinea come le misure proposte "costituiscano indubbiamente un atto esplicito della buona volontà del governo di garantire maggiore equità al provvedimento. C'è pero' ancora molto da fare - conclude Mario Guidi - anche perchè nella previsione attuale manca tuttora la garanzia di un gettito agricolo certo e definito".
“L’emendamento del governo non ci convince affatto. Le proposte non rispondono per nulla alle attese del mondo agricolo e senz'altro non sono coerenti con gli impegni assunti dall’esecutivo al Tavolo di confronto con le organizzazioni agricole”. E’ quanto sostenuto dal presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in merito alle modifiche apportate all’Imu agricola nel decreto fiscale in discussione al Senato.“La soluzione adottata dal governo, quindi, non ci piace in maniera assoluta. Quanto ci era stato assicurato non è stato mantenuto. Più volte abbiamo sostenuto che anche gli agricoltori -sottolinea il presidente della Cia- sono pronti ai sacrifici che la situazione del Paese impone. Ma è necessario che ci sia equità e sostenibilità. Non possiamo accettare provvedimenti che rischiano di mettere fuori mercato migliaia di aziende”.
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