Legislazione

Nuovo regolamento sull'etichettatura dei cibi a novembre

Il Consiglio dell'Ue ha approvato il testo, volto ad assicurare che le etichette degli alimenti rechino informazioni essenziali in modo chiaro e leggibile

08 ottobre 2011 | Ernesto Vania

Il Consiglio dell'Unione europea ha varato il nuovo regolamento europeo sull'etichettatura degli alimenti che dovrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Ue alla fine di novembre.

Poi vi saranno tre anni per adeguarsi. Cinque anni nel caso delle dichiarazioni nutrizionali.

La norma riguarda il prodotto confezionato che dovrà contenere una "dichiarazione obbligatoria sula nutrizione", ovvero contenere informazioni riguardanti il valore energetico e le quantità di grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, proteine, zuccheri e sale. Il tutto espresso per 100 g o 100 ml, ma può inoltre essere indicata per porzione. Si tratta, insomma, della necessità di implementare sulle etichette di tutti i cibi la tabella nutrizionale, oppure omologa informazione. I valori di riferimento possono infatti essere espressi come Gda (Guidelines Daily Amounts). Tutti gli elementi della dichiarazione nutrizionale dovranno apparire insieme nello stesso campo visivo, ma alcuni potranno essere ripetuti sul "fronte del pacchetto".

Indicazioni anche relativamente alla leggibilità dell'etichetta. La dimensione minima dei caratteri per tutte le informazioni obbligatorie dovrà essere di 1,2 mm di altezza, 0,9 mm solo nel caso la superficie della confezione sia inferiore a 80 centimetri quadrati.

La nuova legge rafforza il divieto di informazioni fuorvianti (per esempio suggerendo la presenza di un ingrediente particolare, mentre in realtà un ingrediente normalmente utilizzato è stato sostituito) e richiede informazioni che devono essere precise, chiare e facile da capire per il consumatore. Nel caso di alimenti in cui un componente o principio che i consumatori si aspettano di essere normalmente utilizzati o presenti naturalmente è stato sostituito con un componente diverso o ingrediente, l'etichetta reca - oltre alla elenco degli ingredienti - una chiara indicazione del componente o l'ingrediente che è stato usato per la sostituzione parziale o totale.

La nuova legge estende l'obbligatorietà dell'indicazione d'origine per carne di maiale, agnello e pollame. Attualmente, l'indicazione del paese di origine è obbligatoria in particolare per le carni fresche, frutta e verdura, miele, olio d'oliva. La Commissione dovrà inoltre esaminare entro due anni dall'entrata in vigore del nuovo regolamento l'eventuale estensione dell'etichettatura obbligatoria del paese d'origine per le carni utilizzate come ingrediente. Un anno più tardi, la Commissione dovrà esaminare la stessa domanda riguardo ad altri tipi di carne (di manzo, maiale, agnello e pollame), latte, latte utilizzato come ingrediente, alimenti non trasformati, unico ingrediente di prodotti e gli ingredienti che rappresentano più del 50% di un alimento.

Per quanto riguarda gli oli vegetali potranno essere raggruppati nell'elenco degli ingredienti sotto la dizione "oli vegetali", seguita dalla indicazione della origine vegetale specifica. Sarà possibile affermare che le proporzioni degli oli possono variare.

Le bevande alcoliche (compresi gli alcopop) contenenti più di 1,2% in volume di alcool sono, per il momento, esentato dall'obbligo di sopportare una dichiarazione nutrizionale e una lista degli ingredienti. La Commissione, tuttavia, dovrà esaminare entro tre anni dalla l'entrata in vigore del nuovo regolamento, la possibilità che i produttori di bevande alcoliche debbano indicare almeno il valore energetico della stessa. Nella stessa occasione, la Commissione deve considerare la necessità di proporre una definizione di alcopops.

Gli allergeni dovranno essere sempre indicati in etichetta, includendoli nell'elenco degli ingredienti e con un carattere tipografico che li distingua chiaramente dal resto della lista degli ingredienti.

Gli alimenti venduti da privati, per esempio in occasione di eventi di beneficenza o fiere comunità locale, non dovranno rispettare le regole imposte dal nuovo regolamento.

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