Legislazione

Rinvio per l'entrata in vigore del Sistri

Ci sarà un avvio modulare in funzione delle dimensioni delle imprese coinvolte. Le associazioni chiedono di semplificare intensità e modalità degli adempimenti

28 maggio 2011 | R. T.

Il Sistri entrerà in vigore a scaglioni.

Ecco i diversi periodi di attuazione: il 1° settembre 2011 per produttori di rifiuti che abbiano più di 500 dipendenti, per gli impianti di smaltimento, incenerimento, etc. (circa 5.000) e per i trasportatori che sono autorizzati per trasporti annui superiori alle 3.000 tonnellate (circa 10.000); il 1° ottobre 2011 produttori di rifiuti che abbiano da 250 a 500 dipendenti; il 1° novembre 2011 per produttori di rifiuti che abbiano da 50 a 249 dipendenti; il 1° dicembre 2011 per produttori di rifiuti che abbiano da 10 a 49 dipendenti e i trasportatori che sono autorizzati per trasporti annui fino a 3.000 tonnellate (circa 10.000); il 1° gennaio 2012 per produttori di rifiuti pericolosi che abbiano fino a 10 dipendenti.

Prevista anche l’attenuazione delle sanzioni nel periodo iniziale di operatività del sistema.

"La proroga dell’entrata in vigore del Sistri, il nuovo sistema informatico per la tracciabilità dei rifiuti, è una buona notizia per le aziende del settore. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, commentando l’intesa raggiunta tra il ministero dell’Ambiente e le maggiori organizzazioni imprenditoriali e che prevede di modulare l’avvio del sistema in funzione delle dimensioni delle imprese coinvolte. Questa misura -spiega la Cia- appare assolutamente necessaria per ovviare ai problemi operativi chiaramente emersi nelle ultime settimane, in particolare durante il "Click day", e avrebbero esposto le imprese coinvolte non solo ad aggravi e incertezze sulla propria attività, ma anche a possibili sanzioni in relazione a situazioni non determinate dalle imprese stesse."

“Occorre evitare  - ha invece affermato Confagricoltura - di porre a carico delle aziende di piccole o medie dimensioni oneri sproporzionati che congestionerebbero inutilmente il sistema rispetto agli scarsi benefici ricavabili”.

Ciò che le organizzazioni agricole chiedono, in particolare, è di diversificare l’intensità e la modalità degli adempimenti: in particolare vanno inserite alcune correzioni relative ai parametri quantitativi, al trasporto in proprio e altre piccole semplificazioni.

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