L'arca olearia

La fertilizzazione dell’olivo in ragione delle caratteristiche del suolo per aumentare la produttività

La fertilizzazione dell’olivo in ragione delle caratteristiche del suolo per aumentare la produttività

La concimazione a tasso variabile, in ragione della natura del suolo, è suggerita per ridurre la quantità di fertilizzante all’olivo e aumentare la produzione. La variabilità spaziale degli oliveti influisce sui requisiti di fertilizzazione

24 febbraio 2025 | 16:00 | R. T.

La fertilizzazione dell’olivo richiede una strategia che può e deve basarsi anche sulle caratteristiche del terreno, non solo della sua fertilità.

E’ stato determinato l'effetto della variabilità spaziale dei nutrienti vegetali nel suolo e nelle foglie sul fabbisogno di fertilizzanti degli olivi.

L’olivo è stato suddiviso in parti con concimazione a tasso variabile e a tasso fisso, ovvero indipendentemente dalla natura del terreno.

La concimazione a tasso variabile è stata applicata a 67 alberi e quella a tasso fisso a 64 alberi. Il numero di campioni di suolo è stato di 27. I campioni di suolo sono stati prelevati da 0-0,3 m e 0,3-0,6 m. Sono state prodotte mappe di variabilità spaziale dei nutrienti vegetali. Sono stati calcolati i requisiti di fertilizzazione di ogni griglia di campionamento. Ogni albero è stato raccolto e sono state create mappe di resa. Sono state determinate le tessiture del suolo, da quelle argillose a quelle sabbiose.

I valori di pH dei campioni di terreno a 0-0,3 m di profondità variavano tra 6,71 e 7,82 per la concimazione a tasso variabile e tra 6,98 e 7,99 per la parte a tasso fisso.

Il fabbisogno di nutrienti è stato determinato in 38,17 kg di azoto (N), 19,9 kg di P2O5 e 92,7 kg di K2O per le applicazioni a tasso variabile. Questo perchè le aree più argillose, generalmente, prevedono la necessità di un minor apporto di nutrienti, specie laddone pH e CSC non sono squilibrati.

Le quantità di nutrienti a tasso fisso sono state 48,0 kg di N, 17,6 kg di P2O5 e 96,0 kg di K2O, tenendo conto del fabbisogno dell'area con meno nutrienti, quindi con un sovradosaggio laddove non necessario, con riflessi, però, sull'equilibrio vegeto-produttivo dell'olivo.

La produzione media è stata di 7,78 kg/albero per la concimazione a tasso variabile e di 6,85 kg/albero per quella a tasso fisso.

La variabilità spaziale degli oliveti influisce sui requisiti di fertilizzazione. La concimazione convenzionale dovrebbe essere modificata perché l'uso eccessivo di fertilizzanti aumenta i costi di produzione e gli effetti sull'ambiente.

La concimazione a tasso variabile è suggerita per ridurre la quantità di fertilizzante e aumentare la produzione. I sensori possono essere utilizzati per determinare la variabilità spaziale e il fabbisogno di fertilizzanti.

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