L'arca olearia
Contro il vettore di Xylella fastidiosa una molecola naturale
Per il batterio Xylella fastidiosa non è stata trovata ancora una cura, ma per combattere la sputacchina sono in corso sperimentazioni interessanti
11 novembre 2024 | 09:00 | C. S.
Le molecole insetticide contro la sputacchina che infetta gli olivi con Xylella fastidiosa sono poche, ancor meno quelle naturali.
L'Università di Camerino ha identificato una molecola utile.
Merito del lavoro di Eleonora Spinozzi, assegnista di ricerca all'interno del gruppo di ricerca di Filippo Maggi, della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Lo studio, dal titolo 'Targeting Xylella fastidiosa: sustainable management of Philaenus spumarius using carlina oxide', ricadente all'interno del progetto di interesse nazionale 'Prin 2022 - Bioformulations for controlled release of botanical pesticides for sustainable agriculture' e che vede coinvolte anche l'Università di Palermo ed il Crea- Consiglio Ricerca in Agricoltura, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Industrial Crops and Products.
"L'obiettivo dello studio - ha sottolineatoSpinozzi - è stato l'isolamento di tale molecola, nota come ossido di carlina, e la sperimentazione degli effetti della sua forma incapsulata in prove di semi-campo. I risultati ottenuti hanno dimostrato che tale composto presenta una elevata tossicità per ingestione e un notevole effetto antifeeding, con una significativa riduzione della presenza dell'insetto sulla pianta fino a 24 ore dal trattamento".
I promettenti risultati ottenuti in questo studio rappresentano un ottimo punto di partenza per sviluppare un nuovo insetticida per combattere la diffusione della Xylella.
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