L'arca olearia

Quando l’olivo sta soffrendo: anomala cascola di olive a giugno

Quando l’olivo sta soffrendo: anomala cascola di olive a giugno

In varie parti d’Italia si sta assistendo a cascole che fanno allarmare gli olivicoltori. Dalla cascola di olive non fecondate fino alla competizione per le risorse

26 giugno 2024 | R. T.

Gli olivi hanno un'allegagione molto bassa a causa dell'intensa abscissione dei frutticini.

La maggior parte della cascola si verifica poche settimane dopo la fioritura e interessa soprattutto i pistilli più piccoli, sia non fecondati che fecondati.

Il calcolo della percentuale di allegagione troppo in prossimità della piena fioritura o della caduta dei petali può portare a gravi sopravvalutazioni della percentuale di allegagione e quindi della produzione finale.

Generalmente, entro una settimana dalla caduta dei petali, solo i pistilli di dimensioni 3-4 volte superiori a quelle iniziali viene eliminata. Si tratta dei pistilli dove il polline neanche si è posato o comunque dove l’ovario non ha subito l’impulso dell’accrescimento.

In generale, invece, laddove l’ovario ha avuto lo stimolo alla crescita, indipendentemente dalla fecondazione, si può notare la crescita del tessuto, fino alla dimensione di capocchia di spillo o poco più, per giorni dalla piena fioritura, dando l’impressione di un’allegagione ottimale. In realtà, gli ovari non fecondati andranno a seccare rapidamente, tanto che già dopo 10-15 giorni dalla caduta dei petali, si assiste alla crescita solo degli ovari fecondati.

Il rischio è che, tanto più si ha lo sviluppo dell’ovario non fecondato, si crei una competizione per i nutrienti che porti a cascole anomale, superiori alle aspettative.

La prima cascola di frutti, infatti, si ha mediamente a 15-20 giorni dalla caduta dei petali. Un periodo che può allungarsi di qualche giorno nel caso di anomalie termiche o climatiche.

In questo caso la competizione per i nutrienti innesca l'aborto selettivo dei frutticini più piccoli e meno competitivi.

Ma cosa accade se, per ragioni climatiche avverse, il numero di frutticini piccoli e poco competitive è molto alto? Si avrà un’importante cascola, definita anomala, e che può toccare il 30-40% del totale.

In particolare l’olivo tenderà a privilegiare gli ovuli fecondati prima, in vantaggio competitivo di sviluppo con quelli fecondati dopo, con la conseguenza che anche condizioni anomale in fioritura, che abbiano portato a fecondazioni ritardate, può portare a cascole anomale.

Generalmente l’abscissione dei frutticini si ha quando comincia l’attiva divisione cellulare, un fenomeno che richiede molte risorse, richiedendo una calibrazione da parte dell’albero sulle sue potenzialità produttive, in termini di allocazione di acqua e nutrient.

La fase dalla fioritura alla prima cascola è quindi determinante per il potenziale produttivo dell’albero.

Cascole fino al 10-15% possono essere considerate fisiologiche, in particolare nel caso di abbondanti fioriture. Nel caso di percentuali superiori si tratta di una cascola anomala che può essere determinate da squilibri nutrizionali o idrici, da attacchi parassitari (tipicamente la tignola dell’olivo) ma anche da condizioni climatiche averse, come alte temperature e forte stress idrico che possano indurre una senescenza precoce dei sacchi embrionali in formazione.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Composizione dell'olio d'oliva in funzione della nutrizione delle piante di azoto, fosforo e potassio

La composizione dell'olio è stata significativamente influenzata dai livelli di fosforo e azoto, mentre i livelli di potassio hanno avuto solo un effetto minore. Gli effetti sommari sulla resa e la composizione dell'olio dovrebbero essere considerati

22 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

Bag-in-box: il miglior mondo per preservare l'olio extravergine di oliva a casa

L'imballaggio bag-in-box ha meglio conservato il profilo fenolico dell'olio extravergine di oliva rispetto all'acciaio inossidabile. Collegata l'amarezza con l'oleuropeina e l'oleaceina, la pungenza con l'oleocantale e l'astringenza con oleaceina e oleocantale

21 dicembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

Quali progressi contro Xylella fastidiosa?

Ancora poche speranze di cura, ma sperimentazioni in corso su soluzioni di biocontrollo come i batteri endemici xilemici, i peptidi bioattivi e i cocktail di microrganismi. Valutazioni su olivi meno sensibili a Xylella fastidiosa

21 dicembre 2025 | 10:00

L'arca olearia

Una campagna olearia più povera del previsto e forte incertezza sul mercato dell’olio di oliva

Si cominciano a ridimensionare i numeri della campagna olearia 2025/26. Le rese più basse fanno temere una produzione da non più di 1,3 milioni di tonnellate in Spagna, mentre la Grecia potrebbe scendere sotto le 200 mila tonnellate. In Tunisia previste non più di 450 mila tonnellate. Gli operatori alla finestra

19 dicembre 2025 | 16:00 | Alberto Grimelli, Marcello Scoccia

L'arca olearia

L'effetto della selenite di sodio sulla produttività dell'olivo e sulla biofortificazione e qualità dell'olio extravergine di oliva

Il selenio si distingue come particolarmente importante per la salute umana grazie alla sua capacità di migliorare l'azione antiossidante ma può anche migliorare l'adattamento degli olivi agli eventi climatici estremi

19 dicembre 2025 | 15:00

L'arca olearia

L'effetto degli squilibri nutrizionali di azoto e potassio sulla verticilliosi dell'olivo

Le osservazioni sul campo rivelano che l'eccesso di azoto o gli squilibri di azoto-potassici favoriscono le epidemie di verticilliosi dell'olivo. Effetti diversi a seconda della forma di azoto, nitrica o ammoniacale

19 dicembre 2025 | 14:00