L'arca olearia 08/11/2023

Falso olio extra vergine di oliva: come ti frego il consumatore senza essere scoperto

Falso olio extra vergine di oliva: come ti frego il consumatore senza essere scoperto

La ricetta per la frode perfetta sull’olio extra vergine di oliva si trova su internet. L’olio di oliva deodorato è di cattiva qualità e non può essere scoperto dai consumatori


Le frodi nel mondo dell'olio di oliva non provocano morti ma un danno economico e d'immagine al re dei grassi.

L’olio deodorato è una vecchia piaga del mondo olivicolo-oleario internazionale. Si tratta di olio vergine o lampante, ovvero olio con difetti organolettici (leggasi cattivi odori), che viene sottoposto a una raffinazione soft per eliminare questi difetti e quindi farlo passare come olio extra vergine di oliva.

Un olio che non fa male alla salute ma certamente alle tasche dei consumatori, convinti di comprare il re dei grassi e che invece acquistano un banale olio di oliva.

Prezzi dell'olio di oliva alti e bassa produzione: il rischio di frodi sull'olio extra vergine di oliva

Ma è possibile scoprire di essere stati truffati a casa?

La risposta è purtroppo no, come hanno dimostrato ricercatori dell’Università di Bologna.

L'olio d'oliva deodorato soft e le sue miscele con olio extra vergine di oliva sono stati analizzati dopo trattamenti termici mediante microonde e forno convenzionale.

In generale, il trattamento termico mediante forno convenzionale ha portato ad un contenuto più elevato di 1,3-diacilgliceroli e di prodotti di ossidazione secondaria rispetto al riscaldamento a microonde.

Ma stiamo parlando di sofisticate analisi chimiche, non certo alla portata di consumatore.

È stato anche eseguito un test sensoriale: gli assaggiatori professionisti non sono stati in grado di discriminare tra olio extra vergine di oliva e olio deodorato riscaldati dal forno convenzionale mentre lo erano quando gli oli venivano scaldati al microonde.

Si tratta però di assaggiatori esperti. Molto più difficile l’impresa per un consumatore.

La ricetta per il falso olio extra vergine di oliva si trova su internet

Ma produrre olio deodorato è tanto semplice? Gli organi di controllo non possono bloccare questa frode?

Purtroppo è molto semplice perchè la "ricetta" si trova su internet.

Certo non è alla portata di un piccolo olivicoltore e neanche di un frantoio ma in alcuni paesi da cui l'Italia importa regolarmente olio di oliva, tra cui Spagna e Tunisia, in cui gli impianti per la raffinazione e deodorazione soft sono diffusi.

La potenziale adulterazione dell'olio extra vergine di oliva con olio di oliva deodorato ha suscitato l'interesse dei ricercatori nell'indagare su questa frode negli ultimi anni.

L’Istituto de la Grasa spagnolo ha cercato di determinare i cambiamenti chimici che si verificano dopo un processo di deodorizzazione soft in termini di concentrazioni di sostanze volatili, esteri etilici di acidi grassi (FAEE) e pirofeofitine (PPP) negli oli di oliva.

Dopo aver testato diverse condizioni (80, 100 e 130 °C, per 30 e 60 minuti), i parametri di 100 °C e 60 minuti sono stati considerati ottimali.

Queste condizioni hanno consentito di rimuovere i volatili responsabili di difetti sensoriali con basse perdite di fenoli totali (14%–32%) e valori di PPP (11,83%) e FAEE (34,53 mg/kg) inferiori ai limiti delle normative standard.

Gli esperimenti mostrano che gli oli deodorati soft essere aggiunti fino al 50% agli extra vergini di oliva e gli attuali metodi standard non rileverebbero questo tipo di adulterazione.

E’ chiaro che la possibilità di frodi sull’olio extra vergine di oliva non può essere, da sola, la ragione per abbandonare questo prodotto a favore di altri oli o grassi decisamente meno salubri e nobili. Ci si può però proteggere, diffidando di promozioni troppo allettanti, offerte speciali non in linea con gli altri prezzi di mercato. Meglio spendere un euro in più sicuri di acquistare un buon olio extra vergine di oliva che non un euro in meno per arricchire un deliquente.

di T N