L'arca olearia
Olio di oliva italiano: vendite alte e giacenze ai minimi termini

Le giacenze di olio italiano sono di 30 mila tonnellate a fine settembre, con flussi commerciali di 11 mila tonnellate al mese ad agosto e settembre. Zero tecnico per gli stock di olio Dop e Igp
17 ottobre 2023 | T N
Le vendite di olio extra vergine di oliva italiano ad agosto e settembre 2023 sono state di 22 mila tonnellate, quindi in media perfetta con i mesi precedenti.
Un andamento sostenuto quando solitamente le vendite calano in attesa dell'olio nuovo.
La mancanza di olio da Spagna e Grecia, invece, ha mantenuto alti gli scambi anche ad agosto e serttembre per l'olio italiano, tanto che le giacenze, a fine settembre, secondo i dati dell'ICQRF, sono ammontate a 30 mila tonnellate di olio italiano. Si tratta di un dato insolitamente basso, che equivale di fatto a uno zero tecnico, che risente sia della mancanza di prodotto nel bacino del Mediterraneo sia della produzione piuttosto limitata in Italia nella campagna olearia 2022/2023.
Le vendite di olio di oliva italiano nel'ultimo anno
Chiusa la campagna di commercializzazione, è possibile trarre le conclusioni su come sono andate le vendite di olio italiano nel'ultimo anno, con l'impennata delle quotazioni all'ingrosso, passate dai 5,5-6 euro/kg di ottobre 2022 ai 9,2-9,5 euro/kg di settembre 2023.
Le giacenze a fine settembre 2022 erano state pari a 78 mila tonnellate, a cui si aggiungono le 241 mila tonnellate di produzione della campagna olearia, a cui vanno detratte le 30 mila tonnellate di giacenza a settembre 2023. Si arriva quindi a 289 mila tonnellate vendite nel corso degli ultimi 12 mesi, con una media quindi di 24 mila tonnellate di olio al mese.
La maggior quantità è stata commercializzata, come sempre, entro la primavera ma il mercato ha retto molto bene anche nei successivi mesi, con l'aumento del 50% dei prezzi all'ingrosso.
Giacenze di olio di oliva italiano ai minimi termini
Guardando i dati regionali notiamo che un terzo delle giacenze è in Puglia, con quasi 10 mila tonnellate, per lo più localizzate a Bari e Barletta-Andria-Trani.
Altre 7000 tonnellate circa si trovano in Sicilia e Calabria, livelli assolutamente confrontabili con quelli dell'olio italiano stoccato in Toscana e Umbria dai grandi imbottigliatori.
Tolte queste cinque regioni, le giacenze delle altre aree olivicole sono tutte inferiori alle mille tonnellate di olio giacenti, con stock di circa 900 tonnellate in Campania e Lazio, mentre il dato più basso di giacenza spetta al Friuli Venezia Giulia con sole 28 tonnellate rimanenti.
Di fatto le giacenze sono arrivate a uno zero tecnico, considerando sia piccoli problemi di conguità degli stock dei registri Sian sia la frammentazione delle giacenze tra aziende olivicole e frantoi.
Zero tecnico, ovviamente, anche per l'olio Dop/Igp dove rimangono giacenti 2500 tonnellate di olio, localizzate prevalentemente in Sicilia, con 1000 tonnellate tra Igp Sicilia e Dop Val di Mazara. Si tratta di oli che probabilmente verranno declassati nel volgere di qualcher settimana per diventare extra vergine nazionale, liberando così le cisterne per la nuova produzione. Le vendite degli ultimi due mesi, per 2000 tonnellate, hanno garantito probabilmente qualche offerta speciale in vista della nuova campagna olearia.
Più elevate, a poco più di 6000 tonnellate, le giacenze di olio extra vergine di oliva biologico. Tuttavia si segnala che le vendite sono procedute a un buon ritmo anche ad agosato e settembre, per totali 4000 tonnellate. Il livello di giacenza, a flussi commerciali invariati, è quindi sufficiente a garantire la copertura in vista dell'arrivo sul mercato delle nuove produzioni a novembre.
Olio extra vergine di oliva comunitario ed extracomunitario sul suolo italiano
Da segnalare, infine, come si registra da diverse settimane, che lo stock di olio comunitario presente in Italia, 37 mila tonnellate, è più abbondante dell'olio nazionale. Consistente anche la quota di olio extracomunitario, sopra le 10 mila tonnelalte.
Complessivamente nelle cisterne italiane, conteggiando anche i blend di diverse origini, vi sono 84 mila tonnellate di olio extra vergine di oliva. L'olio italiano quindi rappresenta il 35% di quanto è in deposito.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Il presente e il futuro delle olive dolci, pronte all'uso e alla cucina

Osservate differenze significative nel peso, nella lunghezza e nella larghezza dei frutti in base sia alla cultivar di olivo che all'anno. La composizione fenolica delle cultivar di olive è stata significativamente influenzata sia dalla varietà che dall'anno di raccolta
14 luglio 2025 | 16:00
L'arca olearia
La vera efficacia di Acetamiprid e Flupyradifurone contro la mosca dell’olivo

I dubbi sulla reale efficacia dei nuovi neonicotinoidi contro la mosca dell’olivo è sempre più presente. Ecco un test di efficacia condotto negli Stati Uniti con Acetamiprid e Flupyradifurone
14 luglio 2025 | 14:00
L'arca olearia
La moderna differenziazione dell'olio di oliva è superata: torniamo a quella degli Antichi Romani

Abbiamo perso quella che era una migliore classificazione dell’olio di qualità fatta duemila anni fa: Oleum ex albis ulivis e Oleum viride, oggi ricompresi nell’unica categoria dell’olio extra vergine. E l'Alta Qualità?
11 luglio 2025 | 18:00 | Alessandro Vujovic
L'arca olearia
La varietà di olivo Arbequina è più produttiva della Coratina? Non sempre, ecco perché

La sommatoria termica, ovvero i gradi giorno di temperatura, influenzano relativamente la crescita dei germogli di olivo mentre il carico produttivo ha mostrato un'influenza negativa sull'allungamento. In questo il comportamento di Coratina e Arbequina è molto diverso
11 luglio 2025 | 17:00
L'arca olearia
Comportamento dello smorzamento dell’olivo sotto scuotimento del tronco

La ricerca sul fabbisogno energetico degli scuotitori per olivi ha dimostrato una notevole differenza tra le previsioni teoriche e l'energia effettivamente necessaria. L'ottimizzazione dell'altezza di attacco durante la raccolta meccanica può migliorare l'efficienza energetica e ridurre al minimo i danni
11 luglio 2025 | 16:00
L'arca olearia
L’impatto della micropropagazione in vitro dell’olivo sulla morfologia e sui parametri fisiologici di diverse cultivar

La risposta allo stress idrico dell’olivo e la sua capacità di risposta e recupero dipendono anche dal sistema di propagazione dell’olivo. Ecco le differenze per Arbequina, Coratina, Frantoio e Urano tra olivi micropropagati e autoradicati
11 luglio 2025 | 15:00