L'arca olearia
Meglio il decanter a due o tre fasi per un frantoio moderno?
Differenze sensibili tra decanter due o tre fasi per un frantoio moderno. La scelta non è solo tecnologica, gestionale o di impatto ambientale ma anche sulla qualità dell’olio
15 settembre 2023 | R. T.
I decanter a due o tre fasi, in un frantoio moderno, possono essere gestiti in maniera da avere un impatto ambientale assolutamente confrontabile, tanto che il prossimo bando per l’ammodernamento dei frantoi, che prevede rigidi vincoli ambientali poiché regolato dal PNRR, non privilegia nessuna delle due tecnologie.
Differenze sensibili si possono avere a livello gestionale, poiché l’uso di un frantoio a tre fasi, ancorchè a risparmio d’acqua, prevede la gestione di un volume maggiore di acque reflue, problema che può essere particolarmente sentito in aree di montagna o disagiate dove lo spandimento delle acque di vegetazione in campo è difficoltoso.
Decanter a due o tre fasi, l’impatto sulla qualità dell’olio extra vergine d’oliva
L’Università di Urbino ha confrontato 14 oli extravergine di oliva (EVOO), prodotti con cultivar Leccino e Raggiola, mediante un nuovo decanter a due fasi (2W) sono stati confrontati con 14 EVOO prodotti mediante un decanter convenzionale a tre fasi (3W).
Gli oli da decanter a due fasi presentavano concentrazioni di fenoli più elevate, come dimostrato dall'analisi con cromatografia liquida ad alte prestazioni/diode array detection (HPLC-DAD) e hanno prodotto una maggiore estrazione di 3,4-DHPEA-EDA (oleaceina), 3,4-DHPEA-EA (aglicone dell'oleuropeina) e p-HPEA-EDA (oleocantale).
Le concentrazioni di lignani, (+)-pinoresinolo e (+)-1-acetoxypinoresinolo, rilevate con l'apparecchiatura HPLC-FLD, erano più elevate negli extra vergini a due fasi rispetto a quelli prodotti con il sistema a tre fasi. I fenoli totali, rilevati con il saggio Folin-Ciocalteu, erano inferiori a quelli ottenuti con l'HPLC, ma erano significativamente correlati.
I valori della capacità antiossidante (ORAC) degli oli extra vergine d’oliva a due fasi sono risultati superiori a quelli degli oli ottenuti da decanter a tre fasi.
In conclusione, il decanter a due fasi ha fornito oli con profili fenolici di alta qualità ed è diventato uno strumento indispensabile quando le condizioni climatiche avverse riducono la concentrazione di secoiridoidi delle olive.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Ecco come migliorare la stabilità dell'olio extravergine di oliva direttamente in frantoio
L'esposizione all'ossigeno porta a un numero più elevato di perossido, antiossidanti ridotti e un insorgenza più rapida dell'inrancidimento a causa dell'ossidazione di acidi grassi insaturi. Ecco come usare intelligentemente l'azoto in frantoio
06 dicembre 2025 | 13:00
L'arca olearia
La differente resistenza alla siccità di quattro cultivar di olivo
Esiste un forte legame tra architettura idraulica e prestazioni fisiologiche dell'olivo. Alcune varietà mostrano un approccio conservativo mentre altre sostengono più fotosintesi e crescita vegetativa. Ecco perchè e quali cultivar sono più resistenti di altre alla siccità
05 dicembre 2025 | 15:45
L'arca olearia
Distinguere le caratteristiche varietali dell'olio extravergine di oliva grazie ai composti volatili
Le proporzioni delle categorie di composti volatili hanno mostrato differenze significative tra i diversi oli monovarietali. Ecco quale è la varietà con la più grande varietà di composti volatili fra Arbquina, Arbosana, Koroneiki, Picual, Frantoio e Coratina
05 dicembre 2025 | 15:00
L'arca olearia
Ecco come l'olivo può diventare tollerante a Xylella fastidiosa: il caso Cellina di Nardò
L'architettura idraulica dello xilema, con il diametro dei vasi, la frequenza, la lunghezza, la disposizione dei condotti non solo regola l'efficienza idraulica ma consente all'olivo di tollerare meglio le infezioni da Xylella fastidiosa
05 dicembre 2025 | 14:30
L'arca olearia
Il dolce amaro del migliore olio extravergine di oliva italiano
L’amaro è un sapore tipico dell’età adulta perché in questo modo si ha avuto tempo per imparare a distinguere, specie noi assaggiatori di olio extravergine di oliva, aggiungo io, tra un amaro “buono” e uno cattivo, ovvero un “amaro medicinale”
05 dicembre 2025 | 13:00 | Giulio Scatolini
L'arca olearia
La differente sensibilità al gelo di radici, germogli, foglie e gemme di quattro varietà di olivo
L’Ascolana è risultata la varietà più tollerante al freddo, mentre Coratina la più sensibile. Ecco la differente sensibilità di diversi tessuti dell’olivo per la stima del danno da gelo
05 dicembre 2025 | 12:00