L'arca olearia

La diffusione della rogna dell'olivo e il suo impatto sulla produttività

La diffusione della rogna dell'olivo e il suo impatto sulla produttività

Pseudomonas savastanoi pv. savastanoi può spostarsi su brevi distanze negli oliveti in maniera naturale. Nessuna correlazione tra il numero di nodi e i parametri di vigore

02 giugno 2023 | R. T.

Lo Pseudomonas savastanoi pv. savastanoi (Psv) è l'agente causale della malattia della rogna dell’olivo.

Il batterio sopravvive a livello epifita e riesce a penetrare attraverso nuove ferite, dove le infezioni e la colonizzazione portano alla formazione del nodo.

La diffusione naturale del batterio e la successiva comparsa della malattia negli oliveti sono poco conosciute.

Gli effetti quantitativi della malattia sulla vigoria e sullaproduzione in frutti delle olive non sono ancora ben definiti.

Uno studio spagnolo ha monitorato le popolazioni epifite di Psv in piante inoculate con nodi rispetto ad alberi sani non inoculati all'interno dello stesso frutteto per quattro anni. Inoltre, è stata misurata la gravità della malattia in alberi di controllo inoculati e non inoculati.

La diffusione della rogna dell'olivo e il suo impatto sulla produttività

Le popolazioni epifite di Psv si sono spostate dagli alberi inoculati a quelli non inoculati, sebbene le popolazioni medie di Psv fossero più elevate negli alberi inoculati.

La gravità della rogna dell'olivo è aumentata nel corso dello studio in tutti i trattamenti e le cultivar, con tutte le piante che hanno raggiunto un livello elevato di malattia.

Tuttavia, il ritardo nell'insorgenza della malattia è stato maggiore negli alberi non inoculati rispetto a quelli inoculati.

La tipizzazione molecolare degli isolati di Psv recuperati da alberi di controllo non inoculati ha confermato che erano simili al ceppo inoculato.

Questi dati dimostrano che il Psv può spostarsi su brevi distanze negli oliveti attraverso la diffusione di batteri epifiti e suggeriscono una relazione tra la presenza di Psv epifiti e il numero di nodi sugli alberi.

La vigoria è risultata significativamente più elevata negli alberi non inoculati rispetto a quelli inoculati. Il vigore è stato più elevato negli alberi in cui la malattia è stata più bassa, suggerendo un effetto negativo della malattia sullo sviluppo della pianta nel tempo. Tuttavia, la correlazione tra il numero di nodi e i parametri di vigore, indipendentemente dal fatto che siano stati inoculati o meno, non è risultata significativa. Uno studio precedente in un frutteto commerciale non ha rilevato differenze significative nella vigoria tra olivi di 40 anni leggermente infettati dalla malattia. I diversi gradi della malattia non sembravano influenzare significativamente la resa cumulativa delle olive quando si confrontano giovani alberi non inoculati e inoculati.

Nel complesso, questi risultati suggeriscono che potrebbe esistere una relazione tra la quantità iniziale di Psv epifita e il numero di nodi sugli olivi, e quindi con il livello delle popolazioni di Psv epifita e il grado di sviluppo della malattia dopo diversi anni e il conseguente impatto della malattia sullo sviluppo delle piante. Ciò indica che la gestione delle popolazioni epifite di Psv e il mantenimento di piante prive di nodi negli oliveti porterà probabilmente a una minore incidenza della malattia.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

L’influenza delle temperature sulla qualità dell’olio di oliva

La sintesi di triacilglicerolo è fortemente ridotta nel mesocarpo dell'olivo da temperature superiori a 30°C. Esiste una correlazione negativa tra il contenuto di acidi grassi monoinsaturi e la temperatura. Concentrazioni più elevate di squalene e steroli nei siti più caldi

02 dicembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

L'impatto della centrifugazione verticale sulla qualità dell'olio d'oliva

La centrifugazione verticale è un passo fondamentale nella produzione di olio extravergine di oliva. Ecco quanto può veramente ossidare l'olio, aumentando il valore di perossidi e diminuendo il contenuto fenolico

01 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

L'acido salicilico contro la rogna dell'olivo

Studiata l'efficienza dell'acido salicilico, un ormone vegetale ed un utile antibatterico naturale, a diverse concentrazioni contro i batteri Pseudomonas savastanoi pv. savastanoi

30 novembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

Effetto della concimazione con azoto, fosforo e potassio sulla composizione e sulla qualità dell'olio d'oliva

Attenzione alla fertilizzaiozne azotata nel primo autunno che potrebbe aumentare l'acidità dell'olio extravergine di olive e diminuire il contenuto di fenoli. Effetti solo nel lungo periodo in casi di carenza di fosforo

29 novembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

L'olivicoltura e l'olio extravergine di oliva Italiani: speculazione, resilienza ed opportunità di crescita

La nuova olivicoltura dovrebbe essere fatta all'italiana, con attenzione alle nuove varietà: debbono rispettare i parametri di purezza e non tutte lo fanno. L'olio extravergine di oliva italiano andrebbe differenziato intanto sulla base di una qualità misurabile

28 novembre 2025 | 16:00 | Maurizio Servili

L'arca olearia

Il segreto delle varietà di olivo più produttive

Se la dimensione dell'olivo risulta inferiore è dovuto alle diverse caratteristiche di ramificazione, che concentrano più germogli in un piccolo volume di chioma, senza necessariamente implicare una crescita inferiore dei germogli. Le correlazioni tra crescita vegetativa, vigore ed entrata in produzione di 12 varietà di olivo italiane

28 novembre 2025 | 15:00