L'arca olearia
L’impennata dei prezzi dell’olio extra vergine di oliva nel Mediterraneo

L’olio italiano veleggia verso un prezzo di 7 euro/kg mentre quello greco ha superato i 6 euro/kg, quotazione a cui si sta avvicinando anche lo spagnolo di qualità standard. Attesa per un tracollo dei consumi
12 maggio 2023 | T N
In Spagna ormai è certo che la produzione nazionale nella campagna olearia 2022/23 è stata inferiore alle 700 mila tonnellate, meno della metà di un’annata standard, e se le piogge non arriveranno entro 2-3 settimane si prospetta, come minimo, un’altra annata sotto il milione di tonnellate.
Il problema non è solo la fioritura, in presenza di temperature sopra i 35 gradi, ma la carenza di piogge durante l’inverno con scarsità d’acqua nei terreni ma soprattutto nei bacini idrici. Anche se vi fosse una discreta allegagione, la preoccupazione è di non poter irrigare a sufficienza gli oliveti, con conseguenti cali produttivi significativi.
Un problema simile sta alimentando le preoccupazioni degli olivicoltori portoghesi. A rischio vi sarebbe la produzione di 150 mila ettari di oliveti superintensivi.
In Italia, al momento, si prospetta una buona annata soprattutto nelle regioni Meridionali, con una mignolatura che appare promettente. La speranza, a questo punto, stante anche il buon andamento climatico invernale in queste regioni, è che non vi siano fiammate di caldo in fase di fioritura, così da garantire un ritorno produttivo italiano sopra le 300 mila tonnellate.
Comunque troppo poco per compensare la debacle spagnola e portoghese. Il risultato di queste prime proiezioni è l’impennata dei prezzi dell’olio extra vergine di oliva, ma anche del lampante, in tutto il bancino del Mediterraneo.
Prezzi e quotazioni olio extra vergine di oliva a maggio 2023
L’olio nazionale è ormai quotato vicinissimo ai 7 euro/kg, limite che non è più considerato un tabù e che potrebbe essere infranto entro la fine di maggio, anche per mantenere un differenziale di prezzo sostanziale rispetto all’olio extra vergine di oliva spagnolo che ormai si sta avvicinando, e in qualche caso superando i 6 euro/kg.
L’olio extra vergine di oliva spagnolo, secondo PoolRed, è molto vicino ai 6 euro/kg per la qualità standard (5,95-6,05 euro/kg), con un differenziale minimo di prezzo rispetto al lampante, sotto di appena 20 centesimi. Secondo il Borsino dell’Olio di Teatro Naturale, la quotazione dell’olio extra vergine di oliva spagnolo di migliore qualità, disponibile ormai in quantità sempre più ridotte, ha superato abbondantemente i 6 euro, posizionandosi ormai ai livelli dell’olio italiano di un mese fa, a 6,15-6,2 euro/kg.
Anche l’olio extra vergine di oliva greco, di cui restano poche cisterne disponibili, ha superato abbondantemente i 6 euro/kg, arrivando vicino ai 6,5 euro/kg per la migliore qualità.
Una tendenza che non sembra destinata a fermarsi, almeno nel breve periodo, poiché gli imbottigliatori di ogni area stanno privilegiando fare scorte per garantire approvvigionamenti commerciali minimi anche la prossima stagione. Si stanno insomma facendo scorte in attesa di una stabilizzazione dei prezzi che dovrebbe avvenire con l’azzeramento delle scorte che potrebbe avvenire prima del previsto.
Nel frattempo, però, gli operatori si preparano a un calo drastico dei consumi di oli di oliva, con spostamento verso il mercato degli oli di semi. Un’ipotesi che aiuterebbe a raffreddare i prezzi dell’olio extra vergine di oliva, specie in previsione della prossima campagna olearia.
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