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E’ utile conservare l’olio extra vergine di oliva in frigorifero?

E’ utile conservare l’olio extra vergine di oliva in frigorifero?

Alcune persone ritengono che conservare una bottiglia d’olio extra vergine di oliva in frigorifero aiuti a conservare meglio e più a lungo il prodotto. E’ davvero così’? La risposta alla scienza

05 maggio 2023 | T N

Come si conserva l’olio extra vergine di oliva a casa?

E’ noto, anche perché è scritto anche sulle etichette: “lontano dalla luce e da fonti di calore”.

Insomma, mettere la bottiglia d’olio aperta vicino ai fornelli di cucina, sotto al neon, è quanto di più comune ma anche sbagliato si possa fare. Meglio riporlo su una mensola di un armadietto o anche nel sottolavello, però non vicino a detersivi, di cui può assorbire gli odori.

Alcune persone però ritengono che l’olio extra vergine di oliva vasa conservato in frigorifero, così meglio preservando le caratteristiche del prodotto.

E’ da notare che un olio non filtrato, se conservato in frigo, tenderà più facilmente a creare un deposito sul fondo, di solito di colore biancastro. Solo le cere, e altre componenti idrofile, che si solidificano e precipitano, appunto in fondo alla bottiglia. Nel caso di un olio filtrato, spesso, il deposito è meno visibile.

Ovviamente gli aromi di un olio extra vergine di oliva appena tolto dal frigorifero si avvertiranno molto attenutati essendo la temperatura ideale perché si sprigionino al meglio delle loro caratteristiche, o al peggio nel caso dei difetti, è di 27 gradi.

E’ utile conservare l’olio extra vergine di oliva in frigorifero?

Un olio riposto in frigorifero si conserva meglio? La risposta ce la fornisce la scienza.

Ricercatori iraniani hanno confrontato lo stesso olio, conservato a temperatura ambiente (25 gradi) e posto in frigorifero (4 gradi) per un periodo di due mesi, che è ragionevolmente il tempo massimo perché una bottiglia di extra vergine venga conservata, prima di essere completamente consumata.

Ebbene i risultati della ricerca indicano che non ci sono differenze statistiche, sui principali indici di qualità dell’olio, tra una bottiglia conservata a 25 gradi e una in frigo per due mesi.

L'acidità dell'olio extravergine di oliva è aumentata durante la conservazione a temperatura ambiente, di circa il 12% rispetto al valore inziale, ma non è stata osservata alcuna differenza significativa rispetto all’olio conservato in frigorifero.

Simile dinamica anche per l’indice di perossidi.

Inoltre, l'effetto di interazione tra temperatura ambiente e tempo di conservazione sui coefficienti di estinzione (K268 e K232) degli oli di oliva vergini ed extravergini è risultato significativo e con l'aumentare del tempo di conservazione i coefficienti di estinzione sono aumentati, ma i coefficienti di estinzione degli oli conservati in frigorifero anche dopo due mesi sono rimasti equivalenti al coefficiente di estinzione dell'olio conservato a temperatura ambiente.

La conservazione in frigorifero, quindi, non fornisce alcun vantaggio apprezzabile nella conservazione dell’olio extra vergine di oliva, dovendo preferirgli, anche per comodità e praticità, la conservazione in una armadietto della cucina a temperatura ambiente, possibilmente non superiore ai 18 gradi e soprattutto senza grandi sbalzi termici, oltre a riparare la bottiglia dalla luce, anche con la carta argentata nel caso di bottiglia di colore chiaro.

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