L'arca olearia

La concimazione dell'olivo con silicio

La concimazione dell'olivo con silicio

Il silicio protegge la pianta contro gli stress ma un'adeguata fertilizzazione con questo elemento può essere anche utile contro l'occhio di pavone dell'olivo

02 dicembre 2022 | R. T.

Il silicio (Si) è un elemento non essenziale per la crescita delle piante, ma influenza la tolleranza agli stress biotici e abiotici in molte specie vegetali.
È un elemento non essenziale per la crescita delle piante, ma è considerato benefico perché può prevenire gli stress biotici e abiotici.

La maggior parte delle ricerche sull'assorbimento e sugli effetti benefici del Si nelle piante è stata condotta su specie monocotiledoni, piante che accumulano silicio. Poca attenzione è stata dedicata alle colture legnose, caratterizzate come piante a basso accumulo di Si.
In particolare, le informazioni disponibili sulla nutrizione di silicio negli olivi sono scarse.

Si sa che nel germoglio, l'acido silicico si concentra per perdita d'acqua per traspirazione e si polimerizza in silice insolubile, formando uno strato di gel di silice tra la cuticola e le cellule epidermiche e prevenendo la traslocazione del Si verso nuove foglie in crescita. Questo strato di silice costituisce una barriera fisica che si ritiene riduca l'incidenza di parassiti e malattie, oltre a migliorare i tassi fotosintetici e la tolleranza allo stress idrico, alla siccità e ad altri stress abiotici. Il silicio forma anche una barriera chimica, inducendo la produzione di composti fenolici, fitoalessine e altri prodotti che attivano meccanismi di difesa delle piante.

E' quindi utile capire l'effetto dell'applicazione di silicio sull'assorbimento, l'accumulo e la distribuzione organica di silicio in giovani piante di olivo, analizzando l'influenza della dose e del metodo di applicazione.

I trattamenti consistevano in diverse dosi di silicio, che variavano da 0 a 20 mg/l, a seconda dell'esperimento, applicate tramite spruzzi fogliari o attraverso l'acqua di irrigazione. Come fonte di Si è stato utilizzato acido ortosilicico stabilizzato con colina (H4O4Si).

I risultati hanno indicato che dopo 120 giorni di trattamenti con silicio, questo elemento si accumulava in proporzione maggiore nelle radici, seguite dalle foglie e dai germogli delle piante.

La concentrazione di silicio negli organi è aumentata in base alle dosi applicate, indipendentemente dalla cultivar di olivo e dal metodo di applicazione. Le differenze nell'accumulo nelle foglie tra le piante trattate e quelle di controllo erano evidenti 60 giorni dopo l'applicazione.

La dose di 20 mg/l è stata la più efficace per aumentare il livello di silicio nelle foglie.

Il silicio può anche essere utile contro l'occhio di pavone.

Dopo 5 mesi di trattamenti, sia fogliari sia in fertirrigazione, le piante sono state inoculate con una sospensione conidiale del patogeno ed è stato calcolato l'indice di malattia (DSI). La crescita dei germogli è aumentata solo dopo l'applicazione di Si. Il DSI ha mostrato una riduzione significativa negli olivi trattati con silicio rispetto alle piante di controllo.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

L'effetto dell'irradiazione con raggi gamma delle olive

Le olive non sono tra i prodotti irradiabili ma è interessante capire, per il futuro, quali conseguenze questa pratica (fisica) potrebbe avere sull'olio prodotto. Già oggi i raggi gamma vengono utilizzati in diversi prodotti ortofrutticoli

06 novembre 2025 | 16:00

L'arca olearia

Il difetto di mosca nell'olio di oliva: per quanto rimane extravergine di oliva?

Il problema dell'annata sono gli oli di oliva con presenza di difetto di mosca dell'olivo. Da un sentore appena accennato fino al difetto di verme vero e proprio, che non ne permette più la classificazione come extravergine

06 novembre 2025 | 14:00

L'arca olearia

Pellicole antiossidanti a base di sottoprodotti agricoli per la protezione dell'olio di oliva dall'ossidazione

Le pellicole da porre attorno alle bottiglie di olio extravergine di oliva stanno diventando sempre più importanti per prevenire l'ossidazione. Ecco come alcuni sottoprodotti agricoli possono creare film performanti

06 novembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

Quando l'olivicoltura porta alla desertificazione

Con il mantenimento del suolo nudo in oliveto le perdite dovute all'erosione in collina sono approssimativamente quadruplicate. Il sovrasfruttamento delle acque sotterranee per l'irrigazione dell'olivo ha portato all'esaurimento delle falde e danni ecologici alle zone umide superficiali. Dal caso Spagna cosa possiamo imparare in Italia

06 novembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

Ottimizzare l'efficienza della raccolta delle olive considerando la sicurezza dell'operatore

Ecco come organizzare al meglio il cantiere di raccolta delle olive e ottimizzare l'efficienza riducendo al minimo l'esposizione al rischio dei lavoratori. La dose di vibrazione accumulata dall'operatore durante la raccolta delle olive con agevolatori

05 novembre 2025 | 13:00

L'arca olearia

Olio extravergine ad alto contenuto fenolico: frittura per 3 ore a 170 gradi

L’idrossitirosolo, uno dei più potenti antiossidanti dell’olio d’oliva, si distingue per i suoi effetti cardioprotettivi, antinfiammatori e anti-cancro, rispetto al resveratrolo del vino, riferimento chiave negli studi sugli antiossidanti naturali

05 novembre 2025 | 11:00