L'arca olearia
L'importanza del calcio per la produttività dell'olivo

Uno studio spagnolo porta alla ribalta la capacità del calcio nel migliorare la produttività, la resa in olio delle olive e persino la resistenza o tolleranza nei confronti di alcune patologie, con miglioramenti qualitativi sul prodotto
24 marzo 2021 | Vilar Juan
Lo studio scientifico "Valutazione dell'incidenza dell'applicazione del prodotto Omyapro Calcium negli oliveti. Indicazioni, uso ed effetti" realizzato da Juan Vilar Consultores Estratégicos, l'Università di Jaén (UJA) e il laboratorio Olivarum, dimostra che trattando gli olivi con calcio è possibile migliorare la quantità e la qualità dell'olio di oliva ottenuto. L'obiettivo principale è stato quello di verificare la risposta dell'olivo per migliorare la resa in grasso e la qualità dell'olio, ma anche la risposta dell'albero contro lo stress termico e idrico e la protezione contro l'attacco di alcune patologie.
Lo studio è stato pubblicato dopo due campagne di prova che sono state effettuate in diversi appezzamenti di Spagna e Portogallo, di diversa tipologia e densità di piantagione, essendo realizzato in oliveto superintensivo di varietà Arbequina in Portogallo e in oliveto tradizionale della varietà Picual di produzione convenzionale ed biologica della provincia di Jaén, dove sono stati determinati e valutati parametri morfologici del frutto, di produzione e qualità dell'olio ottenuto, così come la dose di applicazione ottimale.
Secondo i risultati ottenuti, il trattamento esercita una serie di effetti benefici nell'olivo come il miglioramento del vigore della pianta, da cui la salute e la produzione dell'olivo; e la riduzione dello stress idrico, poiché il prodotto esercita anche una funzione di protettore solare conservando in certa misura l'umidità della pianta e del frutto, aiutando ad un maggiore sviluppo.
Allo stesso modo, si è osservato che il trattamento riduce l'incidenza dei diversi parassiti analizzati, il che contribuisce a minimizzare e persino annullare l'attività enzimatica negativa durante processo di estrazione.
Dai risultati ottenuti nello studio, si conclude che l'applicazione del prodotto aumenta la resa, attraverso una maggiore quantità di frutti, dimensione e morfologia degli stessi; fornisce stabilità nei raccolti, una riduzione dello stress idrico e una maggiore estraibilità dell'olio, tramite effetto coadiuvante; contribuendo in modo indiretto al miglioramento qualitativo dell'olio di oliva ottenuto dall'annullamento dell'attività enzimatica dovuta all'effetto delle piaghe.
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