L'arca olearia

Dalle acque reflue dei frantoi alle microalghe per una biomassa promettente

Previsto il riutilizzo e la valorizzazione delle acque di scarto per estrarre composti di interesse, carotenoidi e amido, accumulati nella biomassa algale utilizzati per applicazioni in nutraceutica e biopolimeri

02 febbraio 2021 | C. S.

L’Europa produce circa il 70 per cento dell’olio d’oliva nel mondo, con Spagna, Italia e Grecia come principali produttori. Le acque reflue provenienti dagli impianti di produzione dell’olio d’oliva non possono essere trattate in impianti di depurazione biologica convenzionali a causa dell’effetto tossico degli antiossidanti (polifenoli) sui fanghi attivi. Come risultato, queste acque reflue vengono scaricate nell’ambiente agendo come agenti antimicrobici e fitotossici. E se invece venissero riutilizzate, trasformandosi in risorsa? E’ l’obiettivo del progetto MEWLIFE, cofinanziato dal programma Life della Commissione europea, uno dei progetti di ricerca e sviluppo in cui NextChem ricopre il ruolo di coordinatore.


 
Un progetto che punta a dimostrare i benefici ambientali e la fattibilità economica di un processo innovativo di coltivazione della biomassa algale. In particolare, è previsto il riutilizzo e la valorizzazione delle acque di scarto della produzione di olio di oliva: i composti di interesse, carotenoidi e amido, accumulati nella biomassa algale vengono estratti e utilizzati per applicazioni in nutraceutica e per la produzione di biopolimeri.

Le microalghe sono infatti una biomassa promettente per la fornitura sostenibile di materie prime e prodotti specializzati in diversi settori tra cui quello alimentare. Nonostante questo grande potenziale, l’implementazione dell’impiego di questa classe di microorganismi su scala industriale ad oggi è limitata, principalmente per motivi di tipo economico. Il principale ostacolo riguarda la disponibilità di biomassa microalgale su scale commerciale a costi accettabili. E a questo lavora MEWLIFE.

L’impianto pilota di coltivazione delle microalghe è stato realizzato da NextChem. Cuore dell’impianto sono i due fermentatori che vengono riempiti con biomassa che poi, alla concentrazione desiderata, viene inviata alla centrifuga per separare le microalghe dal cosiddetto ‘brodo di coltivazione’. Le alghe vengono poi essiccate: il prodotto finale è una polvere algale. Ad occuparsi della gestione operativa dell’impianto pilota, nell’ambito del progetto MEWLIFE, è Bio-P, società controllata da NextChem.

MEWLIFE è un progetto che coinvolge sei partner, in Italia e Grecia. Capofila del progetto è NextChem, gli altri partner sono: Bio-P, Htr, Labor, Megara, Technosind.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

L'intelligenza artificiale per prevedere con alta precisione l’aroma dell’olio extravergine di oliva

Combinando i dati chimici con gli strumenti sensoriali, la scienza che studia come i composti influenzano i nostri sensi, i ricercatori hanno sviluppato un modello in grado di anticipare quali attributi sensoriali avranno un olio senza doverlo testare in anticipo

21 giugno 2025 | 12:00

L'arca olearia

L’importanza dell’irrigazione dell’olivo per la crescita del frutto

L'espansione cellulare è elevata durante tutta la crescita dell’oliva e rappresenta un fattore importante nel raggiungimento della dimensione finale. La dimensione delle cellule è più sensibile al deficit idrico rispetto al numero di cellule

20 giugno 2025 | 17:30

L'arca olearia

La semi lavorazione del suolo dell'oliveto influisce negativamente sul controllo biologico dei parassiti

L'effetto della semi-lavorazione del suolo sui potenziali nemici naturali e i parassiti dell'olivo Prays oleae ed Euphyllura olivina.  Lo sfalcio dell'inerbimento mantiene la struttura e la composizione della rete alimentare degli artropodi e migliorerà il controllo della popolazione dei parassiti

20 giugno 2025 | 17:00

L'arca olearia

Ecco come i funghi possono contaminare l'olio di oliva: gli effetti sulla qualità

Recuperati per la prima volta nell'olio d'oliva di specie di funghi filamentosi. Gli enzimi fungini durante le fasi di estrazione dell'olio possono portare a una significativa diminuzione del contenuto di fenoli, nonché a un aumento dell'acidità dell'olio e dei valori di perossidi

20 giugno 2025 | 16:00

L'arca olearia

L'inerbimento per combattere la verticilliosi dell'olivo

La gestione e il controllo della verticilliosi sono complessi. Può l'inerbimento interfila aiutare a sopprimere l'agente patogeno della verticilliosi dell'olivo? Ecco come i batteri benefici agiscono contro Verticillium dahliae

20 giugno 2025 | 15:00

L'arca olearia

Consumare frequentemente olio extravergine di oliva non significa conoscerlo

Solo metà dei consumatori frequenti di olio extravergine di oliva sa davvero distinguerne la qualità. Attraverso la tecnica RATA i consumatori consapevoli possono dare giudizi molto simili al panel test

19 giugno 2025 | 15:00