L'arca olearia

Una nuova e grave minaccia per l'olivicoltura italiana: la cimice asiatica

Arrivata in aree vocate all'olivicoltura, si è scoperto che la cimice asiatica può attaccare anche le olive, producendo un danno significativo. In alcune zone i danneggiamenti sono arrivati fino al 90% dei frutti. I metodi di controllo finora adottati si sono rivelati in gran parte inefficaci

20 settembre 2019 | Duccio Morozzo della Rocca

E’ arrivata anche in centro Italia e sembra impossibile da contenere tanto da diventare una vera emergenza nazionale. La cimice asiatica (Halyomorpha halys) è una piaga silenziosa e inesorabile. Dopo aver flagellato i frutteti del nord est ha conquistato territorio arrivando a colonizzare e saccheggiare oggi la parte alta della Toscana.

Il suo catastrofico arrivo è stato notato con stupore e impotenza da molti olivicoltori prossimi al raccolto che hanno subito una cascola inusuale oltre a danneggiamenti dei frutti che hanno raggiunto in casi particolari anche il 90% del raccolto.

Lucca, Livorno, Pisa, fino a qualche area del grossetano, sono state per ora le zone più colpite anche se molti produttori non si rendono ancora conto del problema confondendo l'attacco di cimice con un atipico attacco di mosca.

Il danno, a una prima analisi, può apparire infatti molto simile a quello di mosca, con imbrunimenti e cambi di colore improvvisi della superficie dell'oliva, di solito localizzati, abbastanza simili a quelli rilevabili per la camera di impupamento della mosca delle olive.
Nel caso del danno da cimice, basta eseguire, anche con un coltellino, una sezione della zona imbrunita per comprendere che si tratta di un marciume, spesso secco, senza la presenza di gallerie o altre erosioni. Similmente a quello che accade per altri fruttiferi, la cimice asiatica perfora l'oliva con il suo apparato boccale, per succhiarne acqua e nutrienti. La saliva della cimice asiatica, però, contiene anche patogeni che, trasmessi all'oliva, possono provocarne l'infezione.
Generalmente, allo stadio iniziale dell'attacco, le olive manifestano una zona necrotica, lievemente infossata, circondata da aloni più chiari. Pian piano il marciume si sviluppa, coinvolgendo l'intera oliva.

Al momento non si conoscono strategie di lotta efficaci contro la cimice asiatica.
La lotta chimica si è rivelata in larga parte inefficace, anche in virtù dell'elevata mobilità dell'insetto e del suo essere polifago.
Parzialmente efficaci si sono rivelate le barriere fisiche, come le reti antisetto, e i film, come zeolite e caolino.
Le strategie di lotta più efficaci riguardano l'utilizzo di insetti antagonisti che, nutrendosi delle uova della cimice asiatica abbattono la popolazione, riducendo il danno.
 
Oggi, questo insetto polifago e aggressivo arrivato dall’oriente si è riprodotto senza sosta, a ritmi di 400 uova a stagione, riuscendo a svernare in case, capannoni e altri ripari per poi aumentare la sua popolazione di anno in anno spostandosi agilmente e rapidamente nel territorio.

Al momento qualche insetto antagonista della cimice asiatica è stato ritrovato in Trentino ma senza che il suo ritrovamento abbia inciso significativamente nel controllo del nuovo patogeno. Il suo antagonista naturale, la vespa samurai, verrà probabilmente importata e usata per combattere la cimice ma ci vorranno anni e i risultati sono incerti, come anche incerte sono le possibili conseguenze collaterali che l’inserimento di un nuovo insetto potrebbe portare nella biodiversità italiana.

Il ministro Bellanova ha manifestato da subito l’intenzione di prendere di petto questo problema ma l’emergenza sembra trovare sui territori strutture pubbliche poco preparate ad affrontare questo insetto che rischia di mettere in ginocchio tutto il settore agricolo nazionale con conseguenze neanche lontanamente immaginabili nel convenzionale, figuriamoci nel settore del biologico.

La sfida è grande e vitale per tutto il paese: è necessaria e urgente una forte risposta nazionale.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Come identificare il difetto di rancido nell'olio extravergine di oliva prima che lo scopra il panel test

Con metodi di screening e modelli predittivi, è possibile identificare campioni che, pur essendo classificati come extravergini di oliva da un panel test, sono “incoerenti”, ovvero border line tra vergine ed extravergine, fornendo un allarme predittivo ai produttori

07 agosto 2025 | 13:00

L'arca olearia

Le differenze nella maturazione delle olive tra annata di carica e di scarica

Pochi studi mettono in relazione l'effetto della carica di frutti con la qualità dell’oliva e dell'olio. La dinamica di crescita dell’oliva e nell'umidità e nell'accumulo di olio sulla sostanza secca è diversa tra annata di carica e di scarica

07 agosto 2025 | 10:00

L'arca olearia

L’efficacia del Dentamet nella lotta contro la mosca dell’olivo

Il Dentamet riduce di sei generi batterici il microbioma nella mosca dell’olivo, batteri invece naturalmente presenti in condizioni di campo, potenzialmente interrompendo interazioni microbiche chiave

06 agosto 2025 | 14:00

L'arca olearia

I benefici ecosistemici dell’agricoltura rigenerativa per l’oliveto

La gestione rigenerativa ha portato a notevoli miglioramenti in diversi indicatori del suolo. L'analisi dei nutrienti fogliari indica uno stato nutrizionale adeguato per l’oliveto rigenerativo al pari di quello gestito in maniera convenzionale

06 agosto 2025 | 13:00

L'arca olearia

Dall'inoculo alla diversa sensibilità varietale alla rogna dell'olivo

I fattori che determinano la prevalenza della malattia possono includere la variazione stagionale della dose minima efficace, la quantità di inoculo disponibile e l'estensione e il tempo di ferimento. Le superfici fogliari inferiori sono il sito preferito per l'adesione batterica

05 agosto 2025 | 15:00

L'arca olearia

Scuotitori manuali per la raccolta delle olive: ecco come migliorare l’efficienza

L'indice di maturità del frutto ha influenzato la forza necessaria per staccare l'oliva. Ecco l’influenza del tempo di scuotitura sull’efficienza della raccolta delle olive e sul danno potenziale

04 agosto 2025 | 16:00