L'arca olearia
E’ VERA CRISI DI MERCATO PER GLI EXTRA VERGINI? E FIN DOVE ARRIVA L’AGONIA AL RIBASSO? I PRODUTTORI SI CHIEDONO COSA FARE: VENDERE O RESISTERE?
Abbiamo girato la questione ai rappresentanti dell’associazionismo. Non tutti ci hanno risposto. Secondo Erino Cipriani, del Cno, resta un dato di fatto che nell’ultimo mese ci sia stato un consistente calo delle valutazioni
10 giugno 2006 | Carlotta Baltini Roversi
Sullo scorso numero di âTeatro Naturaleâ un nostro lettore, Giuseppe Leonetti,  ci ha posto la seguente questione, riguardo all'attuale ribasso degli extra vergini:
 
"Cosa bisogna fare: vendere o resistere? Realmente cosa si prevede per l'extravergine? 
Che bisogna fare? Vendere o resistere a questa continua agonia di ribasso?"
Abbiamo risposto che la situazione è difficile, ma che occorre una iniezione di coraggio e non desistere: link esterno 
 
Abbiamo pensato bene di rivolgere la medesima questione a ciascuno dei rappresentanti dell'associazionismo, così da avere una panoramica generale sul futuro che si prospetta dâora in avanti.
Hanno risposto a Teatro Naturale il direttore del Consorzio nazionale olivicoltori, nonché presidente di Finoliva Global Service, Erino Cipriani. Quindi, per le associazioni dei frantoiani, sia Sebastiano Paladino, presidente del For, Frantoiani oleari riuniti, sia Piero Gonnelli, dellâAifo, Associazione italiana frantoiani oleari.
Non hanno risposto al nostro appello le seguenti associazioni, da noi opportunamente contattate: Unaprol, FederDop, Unapol, Unasco, Federolio, Confagricoltura. Cosa sarà, il segno di un disinteresse verso la filiera olio di oliva? Speriamo di no. O è solo scarsa sensibilità verso i mezzi di comunicazione e, indirettamente, verso coloro che pur dovrebbero rappresentare?
 
LA VOCE DEL CNO
Erino Cipriani, direttore nazionale del Cno: è un dato di fatto che il mercato internazionale, spagnolo e greco prevalentemente, abbia subito nellâultimo mese un consistente calo (portandosi a 3.50 â 3.70â¬/kg). Non è però accaduto lo stesso per il prodotto italiano che, pur in flessione, ha mantenuto alla produzione una quotazione di circa 4.00 - 4.10 â¬/kg. Ciò si spiega con la scarsa consistenza delle scorte di olio di qualità sul mercato nazionale. La nostra previsione a medio termine è quella di un andamento in continua flessione. Il prodotto nazionale pur conservando ancora un differenziale importante sul restante olio comunitario, è destinato lentamente a livellarsi. Il calo dei consumi rende il mercato del prodotto sfuso abbastanza statico, situazione aggravata da previsioni in discesa che suggeriscono ai confezionatori di rimandare il più possibile gli acquisti. Le notizie di ottime fioriture in Spagna e Grecia inducono ad ulteriore prudenza. 
Voglio cogliere questa occasione per una breve replica in merito allâarticolo da pubblicato da Teatro Naturale (link esterno) sullâacquisizione del 4% del gruppo Alce Nero Melizia da parte, ci tengo a precisare, della Finoliva Global Service Spa che presiedo. Le indubbie difficoltà di questo mercato impongono scelte diversificate che incrementino al massimo le possibilità di successo. Non sarebbe saggio affidarsi ad una unica strategia commerciale e sfruttare tutte le possibili sinergie con altri attori è un obbligo. Riteniamo che questa dovrebbe essere la chiave di lettura di questa operazione che rappresenta senzâaltro un buon risultato e apre, ci auguriamo, nuove prospettive. 
LA VOCE DEI FRANTOIANI DI FOR E AIFO
Sebastiano Paladino, presidente For: a mio giudizio il prezzo dellâolio extra vergine attualmente è abbastanza soddisfacente. La Spagna sta immettendo sul mercato quantitativi significativi di prodotto. Le previsioni per la campagna 2006-2007 ci dicono che ci saranno quantitativi abbastanza significativi, pertanto lâindicazione è quella di vendere.
 
Piero Gonnelli, presidente Aifo: le quotazioni dell'olio spagnolo sono calate in maniera sensibile trascinando verso il basso anche le quotazioni del prodotto italiano che, nonostante tale effetto, ha mantenuto quotazioni senz'altro superiori. Riteniamo che il prezzo dell'olio extra vergine potrà incontrare nei prossimi due/tre mesi un certo risveglio.
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