L'arca olearia

I nuovi fenoli dell'olio extra vergine d'oliva

Non sono ancora tutti noti i componenti minori dell'extra vergine e ogni giorno se ne scoprono di nuovi. I due nuovi secoiridoidi isolati da un team greco sono composti comuni e presenti in tutti gli oli

13 luglio 2018 | R. T.

Chi pensava che l'olio extra vergine d'oliva non riservasse più sorprese dovrà ricredersi, infatti un team dell'Università di Atene ha isolato due nuovi acidi secoiridoidi. In più è anche stata descritta una nuova forma di un fenolo già noto.

I ricercatori hanno condotto un'indagine fitochimica sui metaboliti secondari dell'olio extra vergine di oliva che ha portato all'isolamento di tre acidi secoiridoidi.

Due di essi, l'acido oleocantalico e l'acido oleaceinico sono composti naturali individuati per la prima volta, mentre il terzo, l'acido derivato della forma dialdeidica dell'acido decarbossimetilendiallenico è descritto per la prima volta nell'olio d'oliva.

I ricercatori sono riusciti a estrarre e purificare i composti, individuandone così la struttura mediante risonanza magnetica nucleare, a una e due dimensioni, e analisi spetto9fotometrica ad alta risoluzione HRMS e HRMS/MS.

Una volta individuata la struttura, i ricercatori hanno verificato tramite gascromatografia che si tratta di composti presenti comunemente nell'olio extra vergine d'oliva.

Bibliografia

Apostolis Angelis, Lemonia Antoniadi, Panagiotis Stathopoulos, Maria Halabalaki, Leandros A. Skaltsounis, Oleocanthalic and Oleaceinic acids: New compounds from Extra Virgin Olive Oil (EVOO), Phytochemistry Letters, Volume 26, 2018, Pages 190-194, ISSN 1874-3900

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