L'arca olearia
L'inquinamento fa bene all'olivo e all'olio d'oliva?
L'attività metabolica della pianta è significativamente influenzata dall'inquinamento atmosferico che influenza anche la composizione dell'olio. Le sostanze bioattive estratte dagli extra vergini che crescono in zone inquinate possono essere utilizzate come antibiotici
22 febbraio 2018 | R. T.
Non solo l''olivo è una pianta estremamente rustica, non solo la coltura dell'olivo assorbe più anidride carbonica di quanta ne emetta, ora si scopre che l'inquinamento atmosferico fa produrre più fenoli alla pianta, tanto che l'olio ottenuto mostra attività antibatterica.
E' quanto ha scoperto l'Università della Basilicata che ha condotto l'esperimento in due oliveti con Coratina come varietà prevalente, l'uno situato in un'area inquinata vicino ad una fabbrica di fertilizzanti che rilascia zinco e l' altro in un sito non inquinato di controllo, entrambi gestiti con tecniche colturali simili.
Nel corso del 2014 e del 2015 sono stati studiati campioni di olio d' oliva da entrambe le aree. Lo stato microbiologico del suolo degli oliveti è stato caratterizzato e sono stati studiati gli effetti antimicrobici degli oli d' oliva estratti da piante inquinate e piante di controllo contro alcuni fitopatogeni.
I risultati hanno dimostrato che l'attività antibatterica dell'olio ottenuto in sito inquinato era significativamente superiore quello controllo.
L'ipotesi dei ricercatori è che questo potrebbe essere dovuto all'alto contenuto di alcuni composti fenolici generati dall'inquinamento dovuto allo zinco nell' aria e nel suolo (soprattutto nello strato 0-20 cm).
In particolare i ricercatori hanno verificato che l'attività metabolica (sia totale che per ciascun gruppo di substrati di carbonio), la diversità e l'uniformità delle comunità batteriche del suolo inquinato erano significativamente diverse dal suolo non inquinato, mentre gli effetti sugli strati profondi del terreno erano trascurabili.
La ricerca ha chiarito l'impatto dell'inquinamento atmosferico da zinco sull'attività antimicrobica dell'olio d' oliva e sui profili metabolici microbici del suolo.
Le sostanze bioattive estratte dagli oli d' oliva che crescono nella zona inquinata possono essere utilizzate come antibiotici. Non è però emersa attività antimicotica rilevabile negli oli studiati.
Bibliografia
Adriano Sofo, Hazem S. Elshafie, Antonio Scopa, Stefania M. Mang, Ippolito Camele, Impact of airborne zinc pollution on the antimicrobial activity of olive oil and the microbial metabolic profiles of Zn-contaminated soils in an Italian olive orchard, Journal of Trace Elements in Medicine and Biology, Available online 19 February 2018, ISSN 0946-672X
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