L'arca olearia
Concimazione organica con acque reflue e fosfato roccioso, corretta via per l'olivicoltura di domani?
Sempre più si tende a cercare di utilizzare sottoprodotti e risorse naturali ma non sempre con i risultati sperati. Ecco cosa accade nella pianta e nell'oliva a seguito di fertilizzazione al suolo con acque di vegetazione di frantoio e fosfato roccioso
26 gennaio 2018 | R. T.
L'obiettivo di tutte le filiere è ormai quello di chiudere il ciclo, ovvero cercare di utilizzare internamente tutti i sottoprodotti di lavorazione, integrandoli, quando possibile, con prodotti naturali per ridurre il più possibile l'impatto ambientale.
Uno studio dell'Università di Monastir in Tunisia ha cercato di comprendere, in ambiente semi arido, l'impatto sulle caratteristiche qualitative dell'olio e della produttività dell'utilizzo di acque di vegetazione e fosfato roccioso come ammendanti organici dell'oliveto.
I risultati hanno rivelato che le olive prodotte nei campi fertilizzati con acque reflue e fosfato roccioso presentavano un contenuto più elevato di polifenoli e mannitolo, indicando che tale fertilizzazione generava uno stress ossidativo. Non solo, è stata evidenziata un'alterazione delle proporzioni relative dei singoli zuccheri nelle foglie e nei frutti.
Di conseguenza, il contenuto di olio è diminuito in modo significativo e si è osservata anche una notevole diminuzione del contenuto di carotenoidi e clorofille.
Cambiamenti hanno avuto luogo anche nella composizione degli acidi grassi, in particolare con l'aumento dell'acido linoleico e la diminuzione dell'acido oleico.
I risultati di questo studio indicano quindi che l'uso di acque di vegetazione con fosfato roccioso avrebbe un forte impatto negativo sulla qualità della drupa e dell'olio d' oliva.
Bibliografia
Meriem Tekaya, Sinda El-Gharbi, Hechmi Chehab, Faouzi Attia, Mohamed Hammami, Beligh Mechri, Long-term field evaluation of the changes in fruit and olive oil chemical compositions after agronomic application of olive mill wastewater with rock phosphate, Food Chemistry, Volume 239, 2018, Pages 664-670, ISSN 0308-8146
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