L'arca olearia
Trattamenti preventivi contro la mosca delle olive, una buona idea?
In molti olivicoltori vi è la volontà di raccogliere precocemente per salvare le olive e fare un trattamento preventivo, per salvarsi dalla mosca delle olive. I reali tempi di azione dei principali principi attivi utilizzabili, dimetoato su tutti, lo sconsigliano
06 settembre 2017 | R. T.
La volontà di raccogliere le olive già ai primi di ottobre e allora, l'ultima finestra utile per effettuare un trattamento contro la mosca delle olive, cade proprio in questi giorni, senza tenere conto che tempo di carenza e tempo di azione del principio attivo non combaciano.
I 28 giorni indicati sull'etichetta dei principali prodotti fitosanitari utilizzabili in agricoltura integrata/convenzionale, ovvero fosmet e dimetoato (escludiamo l'imidacloprid in quanto liposolubile), sono infatti il tempo di carenza, ovvero il numero di giorni che deve passare dal momento del trattamento a quello della raccolta.
Il tempo di azione, ovvero di reale efficacia, del principio attivo può essere assai meno. Venti giorni secondo la maggior parte delle ditte produttrici di fitofarmaci, anche quindici giorni in presenza di alcune condizioni, come temperature sfavorevoli ed eccesso di piogge.
Il range di funzionamento ideale per l'efficacia dei principi attivi suddetti è di 18-25 gradi. Temperature inferiori o superiori portano a una riduzione dell'efficienza larvicida.
E' poi indubbio che un 'abbondanza di piogge può ridurre l'efficacia del principio attivo e il tempo di azione, non per effetto dilavante, essendo molecole citotropiche ma per effetto diluizione. Le olive, in presenza di piogge abbondanti, possono infatti imbibirsi di acqua, aumentando il loro peso anche del 30-40%, diluendo il principio attivo e rendendolo meno efficace.
La curva di azione del dimetoato e del fosmet non è lineare, come confermatoci dalle ditte produttrici, ma una curva a campana. Dopo il trattamento il prodotto deve essere assorbito dalle olive (sono necessarie poche ore), tempo nel quale l'efficacia del principio attivo è nulla o quasi, quindi cresce e si stabilizza dopo 24-48 ore dal trattamento fino a 15-20 giorni, tempo dopo il quale comincia il decadimento della molecola, per arrivare al ventottesimo giorno (tempo di carenza) in cui non può più causare problemi di contaminazioni.
Come detto i 15 o 20 giorni di efficacia dipendono da vari fattori, soprattutto d'ordine climatico.
Cosa significa questo all'atto pratico?
Effettuare un trattamento preventivo ora può non consentirci di intervenire tra 15 giorni, in caso di reale e significativo attacco di mosca delle olive, ovvero quando l'efficacia del principio attivo comincia a diminuire, offrendoci dunque minore copertura rispetto all'infestazione in atto.
In conclusione, quindi, la strategia del trattamento preventivo, lasciando perdere ogni considerazione legislativa e ambientale, è controproducente perchè limita, comunque e in ogni caso, la flessibilità di scelta dell'olivicoltore.
Fare un trattamento ora costringe a raccogliere tra 28 giorni, in ogni caso.
Non effettuarlo, ma continuare a eseguire attenti monitoraggi, ci consente di effettuare un trattamento in caso di attacco, andando a raccogliere più in là, ma anche di poter anticipare il raccolto nel caso l'infestazione della mosca sia molto a ridosso del periodo di raccolta programmata, oppure in caso altri eventi, come passaggi di grandine, consiglino un anticipo della raccolta.
Seguire attentamente i monitoraggi ed effettuarli in azienda, portando le 100 olive da controllare settimanalmente, potrebbe porci nella condizione di non aver fatto alcun trattamento, portando lo stesso olive sane al frantoio.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Stabilire il momento ottimale per la raccolta delle olive: strumenti e parametri

La corretta determinazione del tempo di raccolta ottimale è fondamentale per garantire la massima qualità dell'olio d'oliva, che richiede la valutazione precisa e tempestiva della maturità delle olive: metodi distruttivi e non distruttivi
27 agosto 2025 | 13:00
L'arca olearia
La gestione della mosca dell'olivo con metodi adulticidi: prodotti a confronto

Nessuno dei trattamenti ha ridotto significativamente l'infestazione totale rispetto ai controlli. Anche se l'esca attrattiva era bassa la capacità dei metodi adulticidi di proteggere l'oliveto è rimasta costante. L'efficacia dei diversi prodotti era però molto variabile
26 agosto 2025 | 16:00
L'arca olearia
Le differenze nell'uso dell'acqua tra un olivo irrigato e uno in asciutto

L'olivo in asciutta ha strategie di uso dell'acqua più conservative rispetto agli alberi irrigati e gli alberi in deficit controllato si acclimatano in modo in modo funzionale e strutturativo agli adaquamenti parziali a lungo termine
21 agosto 2025 | 13:00
L'arca olearia
Aggiornamento obbligatorio dell'olio di oliva "in attesa di classificazione"

A partire dalla campagna 2025/2026, l'olio prodotto e dichiarato nel registro telematico dovrà essere classificato nella sua categoria definitiva (Extra Vergine, Vergine o Lampante) secondo una precisa tempistica. Se prodotto in conto proprio si utilizzerà il relativo codice operazione "00 - Classificazione"
09 agosto 2025 | 11:00
L'arca olearia
Per conquistare i consumatori internazionali di olio di oliva occorrono valori autentici

Progettare campagne che generino empatia, coinvolgere i consumatori nella storia del prodotto e investire in certificazioni riconosciute può fare la differenza. I giovani consumatori, sebbene meno fedeli all’olio d’oliva, sono fortemente influenzati dai social media
08 agosto 2025 | 17:00 | Giosetta Ciuffa
L'arca olearia
I nanofertilizzanti del calcio e del silicio migliorano gli attributi morfologici e la composizione degli acidi grassi nell'oliva

Gli effetti sinergici tra silicio e calcio, poiché l'applicazione simultanea di questi due elementi ha impatti più benefici sull'oliva rispetto al loro utilizzo individuale
08 agosto 2025 | 16:00