L'arca olearia

Tensioni sul mercato degli oli di oliva, quotazioni in altalena e scarsa disponibilità

Dopo una primavera di rialzi sui prezzi degli oli di oliva, con tutte le provenienze sopra i 4 euro/kg, a luglio si è registrata una flessione, soprattutto per l'extra vergine italiano. Un fenomeno stagionale ma le tensioni sui mercati internazionali sono destinate a durare, tra scarsa disponibilità e vendite in frenata

04 agosto 2017 | Marcello Scoccia

Cosa sta accadendo ai prezzi all'ingrosso degli oli di oliva nelle ultime settimane?

In primavera, stante le buone performance di vendita in Spagna, i prezzi sono incrementati fino ai 4 euro/kg per tutte le provenienza, con l'italiano che, fino agli inizi si giugno, ha tenuto quotazioni sopra i 6 euro/kg.

Dalla metà di giugno, però, i prezzi sono iniziati a calare, con l'olio italiano che ha perso il 10% del proprio valore, a fronte invece della sostanziale stabilità dei prezzi degli extra vergini spagnolo, greco e tunisino. Proprio per quest'ultimo, in realtà da alcune settimane si registra la mancanza di prodotto e pertanto gli scambi sono praticamente azzerati.

La novità, almeno rispetto alle tendenze degli anni passati, è la sostanziale tenuta dei prezzi durante l'estate, quando tradizionalmente scendono perchè si riducono gli scambi, a causa di una riduzione delle vendite complessive. La situazione incerta sul fronte della prossima produzione olearia, oltre alle scarse giacenze, hanno mantenuto pressochè inalterate le quotazioni, per tutti ad eccezione dell'Italia.

Perchè questa discesa dei prezzi per l'olio italiano?

Questa settimana si annuncia una lieve ripresa delle quotazioni per l'Italia ma la perdita di prezzo nelle ultime settimane si spiegano con la scarsa disponibilità di olio di buona qualità e soprattutto con vendite fiacche, a scaffale e sui mercati internazionali, del nostro olio nazionale nei primi mesi dell'anno. Gli approvvigionamenti primaverili, insomma, sono considerati sufficienti a soddisfare il mercato per le prossime settimane, sperando che la prossima campagna olearia si preannunci di buona qualità.

In Italia assisteremo quindi, almeno fino a metà settembre - primi di ottobre, a fluttuazioni dei prezzi dovuti essenzialmente a scambi spot tra gli operatori, volti al soddisfacimento di forniture non programmate. Questo non permetterà l'instaurarsi di una dinamica regolare nella tendenza di prezzo nel nostro Paese.

In Grecia la situazione appare invece più chiara, con i produttori che, a fronte delle previsioni della prossima campagna olearia, offrono una certa resistenza alla vendita delle giacenze. A fronte di questo atteggiamento gli scambi sono inferiori alle potenzialità. Le tendenze di prezzo delle prossime settimane risentiranno proprio del mancato equilibrio tra domanda e offerta.

In Spagna la situazione appare ormai normalizzata, con le quotazioni chge probabilmente si manterranno stabili intorno a 4 euro/kg e flussi ormai consolidati fino alla prossima campagna olearia. Sono ricercati soprattutto gli oli meno amari e piccanti, come l'Arbequina, ma si registra scarsa disponibilità di questi extra vergini.

Nel complesso, quindi, possiamo descrivere la situazione del mercato come tesa e nervosa, caratterizzata, ad eccezione della Spagna, da condizioni di mercato estramamente volatili che possono incidere settimanalmente sulle quotazioni dell'olio, senza l'instaurarsi di una dinamica chiara, almeno fino all'inizio della prossima campagna.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

La corretta indicazione della campagna sull’etichetta dell’olio extravergine di oliva

Cosa scrivere in etichetta per essere in regola? I chiarimenti dell’ICQRF: la dicitura “campagna di raccolta”, da utilizzare per l'etichettatura e prevista all'art. 11 del Reg. (UE) 2022/2104, "non ha alcun legame con la “campagna di commercializzazione”

04 dicembre 2025 | 16:00

L'arca olearia

La gestione della potatura dell’olivo per il bilanciamento della crescita vegetativa e della produzione

In un contesto di cambiamenti climatico è necessario gestire la potatura dell’olivo limitando il più possibile il riscoppio vegetativo con eccessivo ombreggiamento della chioma e consumi idrici elevati. Determinanti modalità e tempi di intervento

04 dicembre 2025 | 14:00

L'arca olearia

Aumentare la concentrazione fenolica nelle foglie di olivo contro gli stress

L'attività biologica dei fenoli nelle foglie di olivo utile per la difesa dell'olivo nei confronti di stress biotici e abiotici. Ecco l'effetto di trattamenti fogliari di silicio e selenio su importanti antiossidanti come l'oleuropeina e altri secoiridoidi, così come i flavonoidi

03 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

L’influenza delle temperature sulla qualità dell’olio di oliva

La sintesi di triacilglicerolo è fortemente ridotta nel mesocarpo dell'olivo da temperature superiori a 30°C. Esiste una correlazione negativa tra il contenuto di acidi grassi monoinsaturi e la temperatura. Concentrazioni più elevate di squalene e steroli nei siti più caldi

02 dicembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

L'impatto della centrifugazione verticale sulla qualità dell'olio d'oliva

La centrifugazione verticale è un passo fondamentale nella produzione di olio extravergine di oliva. Ecco quanto può veramente ossidare l'olio, aumentando il valore di perossidi e diminuendo il contenuto fenolico

01 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

L'acido salicilico contro la rogna dell'olivo

Studiata l'efficienza dell'acido salicilico, un ormone vegetale ed un utile antibatterico naturale, a diverse concentrazioni contro i batteri Pseudomonas savastanoi pv. savastanoi

30 novembre 2025 | 12:00

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati

Accedi o Registrati