L'arca olearia

Ecco perchè comprare un olio extra vergine di oliva di eccellenza

Acquistando un olio extra vergine d'oliva a basso contenuto di fenoli si rischia di perdere l'aromaticità già sette giorni dopo l'apertura della bottiglia. Ecco perchè un olio di bassa qualità unge e un olio di eccellenza condisce

15 aprile 2016 | R. T.

Una ricerca dell'Università di Napoli fornisce un ottimo assist per i produttori di olio extra vergine di oliva di eccellenza.

I fenoli contenuti nell'olio extra vergine di oliva, oltre a dare l'amaro e il piccante, sono i composti nutraceuticamente più attivi e utili per il nostro corpo.

Non solo, i fenoli, essendo antiossidanti, proteggono lo stesso olio dall'invecchiamento. Non questione di settimane o di mesi, a volte anche di giorni.

La ricerca dell'Università di Napoli ha studiato i cambiamenti nel profilo aromatico dell'olio utilizzando un sistema modello. A partire da olio di oliva raffinato, quindi solo la base grassa dell'olio, sono stati aggiunti i composti aromatici chiave dell'extra vergine e quindi i composti fenolici caratteristici dell'extra vergine.

Quindi è strato simulato un tipico consumo domestico, simile anche quello realizzabile in un ristorante.

La “simulazione” di olio extra vergine di oliva è stata conservata per 10 giorni al buio, a una temperatura di 10 gradi centigradi. Condizioni, quindi, quasi ideali e non sempre rispettati dalle famiglie o dai ristoratori italiani.

Periodicamente, dalle bottiglie aperte, è stato prelevato un po' di olio ed è stato analizzato il profilo aromatico dell'olio, in particolare 12 molecole volatili chiave, attraverso gascromatografia.

Come ipotizzabile, la conserivazione ha portato a un generale abbassamento della maggior parte degli aromi chiave.

Però la presenza di composti fenolici ha provocato una perdita assai inferiore, dal 14 al 44%, dei composti aromatici. L'intensità dell'effetto dipendeva dalle classi chimiche e dagli specifici composti volatili considerati.

I risultati della ricerca, scrivono i ricercatori, hanno mostrato come i fenoli possono ridurre la perdita di profumi positivi dell'olio anche a distanza di una sola settimana dall'apertura della bottiglia in condizioni, quasi ideali, di conservazione casalinga o al ristorante dell'olio extra vergine di oliva.

Una famiglia di tre persone, in media, consuma una bottiglia di olio extra vergine di oliva ogni dieci giorni per una spesa di 4-5 euro se olio di bassa qualità o di 8-10 euro se olio di alta qualità. Una differenza di spesa mensile pari a 12-15 euro. Non una fortuna, quindi. Nel primo caso, al termine del consumo, rischia però di trovarsi un olio che ha perso gran parte della sua aromaticità, mentre nel secondo un olio ancora vivo e vitale.

Perchè comprare un olio extra vergine di oliva di eccellenza e non uno di bassa qualità?

“La delusione per la bassa qualità rimane molto tempo dopo che la soddisfazione per il prezzo più basso è stata dimenticata” (Benjamin Franklin)

Bibliografia

Alessandro Genovese, Nicola Caporaso, Raffaele Sacchi, Temporal changes of virgin olive oil volatile compounds in a model system simulating domestic consumption: The role of biophenols, Food Research International, Volume 77, Part 3, November 2015, Pages 670-674, ISSN 0963-9969

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Un'analisi ambientale completa della produzione di olio d'oliva in Puglia

L'agricoltura guida la maggior parte degli impatti ambientali nella produzione di olio d'oliva. L'elevata domanda di fertilizzanti e carburanti è un fattore ambientale chiave. Le strategie circolari e le migliori pratiche agronomiche attenuano gli oneri ambientali

10 dicembre 2025 | 13:00

L'arca olearia

Utilizzo di fungicidi rameici contro l'occhio di pavone dell'olivo e possibili tracce di rame nell'olio d'oliva

La legge stabilisce la quantità massima consentita di 0,40 mg di rame per chilo nelle olive da tavola e negli oli di oliva.Quale è il limite massimo di trattamenti autunnali per evitare di superare il livello di residuo consentito?

10 dicembre 2025 | 10:00

L'arca olearia

Le cecidomie che attaccano le olive, dopo la mosca dell’olivo

L'attività delle cecidomie associate ai frutti di olivo può interferire con la qualità dell'olio. Lasioptera berlesiana è attratta da funghi o da semiochimici dei tessuti dell’oliva attaccata dalla mosca dell’olivo. A settembre la specie dominante è Clinodiplosis sp

09 dicembre 2025 | 10:00

L'arca olearia

La classificazione delle varietà di olivo dalla morfologia 3D delle olive e dei noccioli

La caratterizzazione morfologica valuta i tratti della pianta, dei fiori, delle foglie, dei frutti e dei noccioli, con la morfologia dell'endocarpo considerata la più affidabile per la discriminazione di cultivar di olivo

08 dicembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

Filtrazione dell'olio extravergine di oliva: l'influenza su umidità e fenoli

Oltre a proteggere l'olio extravergine d'oliva dal degrado chimico riducendo il contenuto di acqua, la fase di filtrazione lo rende più brillante per l'accettazione da parte dei consumatori. Il contenuto dei diversi composti fenolici durante la filtrazione differisce per ogni famiglia

07 dicembre 2025 | 10:00

L'arca olearia

Ecco come migliorare la stabilità dell'olio extravergine di oliva direttamente in frantoio

L'esposizione all'ossigeno porta a un numero più elevato di perossido, antiossidanti ridotti e un insorgenza più rapida dell'inrancidimento a causa dell'ossidazione di acidi grassi insaturi. Ecco come usare intelligentemente l'azoto in frantoio

06 dicembre 2025 | 13:00