L'arca olearia

L'oliva come il limone, dagli scarti una pectina multiuso

La pectina estraibile dalla lavorazione della sansa umida ha proprietà simili a quella ottenuta dagli scarti di agrumi. Oltre ad avere un alto tenore di glucosio, ha elevata attività antiossidante. Una perfetta fibra alimentare

17 giugno 2015 | R. T.

La sansa umida, ottenuta dall'estrazione a due fasi, in Spagna è attualmente sottoposta a un trattamento di riscaldamento a 50-80 ° C per 1-2 ore, per poi essere inviata a un decanter a tre fasi che eseguirà una nuova separazione, ottenendo olio, acque reflue e sansa “secca”.

Un processo indispensabile per inviare la sansa agli impianti di generazione di energia e biomassa o biogas con l'umidità massima consentita per il loro utilizzo.

Da questo processo si ottengono delle acque reflue che contengono anche interessanti composti. Non solo i polifenoli ma anche i polisaccaridi solubili in acqua.

L'esperienza condotta in Spagna dall'Istituto de la Grasa ha permesso di estrarre due polisaccaridi, attraverso precipitazione tramite alcol etilico.

Il materiale pectinico così ottenuto presenta una dimensione molecolare elevata e una bassa percentuale di esterificazione metile e di acetilazione.

In confronto con altre pectine commerciali, gli estratti dai reflui oleari presentano una migliore capacità di trattenere l'olio e un'attività emulsionante simile a quella della pectina degli agrumi.

E' la prima volta che si considera il valore del materiale pectinico contenuto nelle acque reflue che mostra avere proprietà nutraceutiche interessanti, tra cui un buon potere vincolante con gli acidi biliari.

Inoltre, le attività antiossidanti di questi estratti sono state esaminate usando diversi saggi in vitro ed i due estratti polisaccaridici ottenuti dai sottoprodotti di frantoio sono ricchi di composti polifenolici associati, mostrando un'attività antiossidante più forte di quella osservata per gli agrumi e le pectine di mela.

Gli estratti di polisaccaridi ottenuti dai sottoprodotti oleari hanno interessanti proprietà che li rendono prodotti bioattivi, utilizzabili a livello commerciale come fibra alimentare antiossidante.

Bibliografia

Fátima Rubio-Senent, Guillermo Rodríguez-Gutiérrez, Antonio Lama-Muñoz, Aránzazu García, Juan Fernández-Bolaños, Novel pectin present in new olive mill wastewater with similar emulsifying and better biological properties than citrus pectin, Food Hydrocolloids, Available online 30 April 2015

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

La moderna differenziazione dell'olio di oliva è superata: torniamo a quella degli Antichi Romani

Abbiamo perso quella che era una migliore classificazione dell’olio di qualità fatta duemila anni fa: Oleum ex albis ulivis e Oleum viride, oggi ricompresi nell’unica categoria dell’olio extra vergine.  E l'Alta Qualità?

11 luglio 2025 | 18:00 | Alessandro Vujovic

L'arca olearia

La varietà di olivo Arbequina è più produttiva della Coratina? Non sempre, ecco perché

La sommatoria termica, ovvero i gradi giorno di temperatura, influenzano relativamente la crescita dei germogli di olivo mentre il carico produttivo ha mostrato un'influenza negativa sull'allungamento. In questo il comportamento di Coratina e Arbequina è molto diverso

11 luglio 2025 | 17:00

L'arca olearia

Comportamento dello smorzamento dell’olivo sotto scuotimento del tronco

La ricerca sul fabbisogno energetico degli scuotitori per olivi ha dimostrato una notevole differenza tra le previsioni teoriche e l'energia effettivamente necessaria. L'ottimizzazione dell'altezza di attacco durante la raccolta meccanica può migliorare l'efficienza energetica e ridurre al minimo i danni

11 luglio 2025 | 16:00

L'arca olearia

L’impatto della micropropagazione in vitro dell’olivo sulla morfologia e sui parametri fisiologici di diverse cultivar

La risposta allo stress idrico dell’olivo e la sua capacità di risposta e recupero dipendono anche dal sistema di propagazione dell’olivo. Ecco le differenze per Arbequina, Coratina, Frantoio e Urano tra olivi micropropagati e autoradicati

11 luglio 2025 | 15:00

L'arca olearia

L’influenza del clima estivo sulle caratteristiche dell’olio extravergine di oliva

Un deficit idrico durante lo sviluppo iniziale dell’oliva può comportare una diminuzione irreversibile delle dimensioni delle cellule della polpa. Lo stress idrico estivo influenza negativamente l'acidità, mentre i valori di perossidi e K232 e K270 mostrano correlazioni dirette

11 luglio 2025 | 14:00

L'arca olearia

La speranza contro Xylella fastidiosa dell'olivo viene da spore batteriche

Identificate spore batteriche in diversi oliveti andalusi che hanno attività antimicrobica contro la Xylella fastidiosa. Queste spore sono caratterizzate dalla loro resistenza alle sfide ambientali, come le alte temperature, la radiazioni ultraviolette e la scarsità di acqua

11 luglio 2025 | 10:00