L'arca olearia

I veri numeri dell'olio di oliva italiano in questa campagna olearia

Al 31 dicembre 2014, data nella quale si può considerare chiusa la campagna olearia,  risultavano disponibili per il mercato solo 89 mila tonnellate. La produzione di olio di oliva nazionale è di 160 mila tonnellate da settembre a fine anno. Il calo produttivo, rispetto a pari periodo del 2013, è del 40%, con un picco del 70% a dicembre

27 febbraio 2015 | Marco Comella, Stefano Pasquazi

I primi dati sulla campagna olearia appena conclusa confermano il forte calo della produzione di olio da olive rispetto alla campagna precedente.

L’analisi dell'Ufficio Studi di Aifo è stata condotta sui dati registrati elettronicamente sul Portale Sian in ottemperanza alle attuali normative che obbligano gli operatori a dichiarare le quantità di olio prodotto e stoccato in base all’origine e alla classe merceologica.

I dati fanno quindi riferimento alle movimentazioni registrate dal mese di settembre fino a dicembre 2014.

In particolare i frantoi hanno provveduto alla molitura di circa 1,14 milioni di tonnellate di olive italiane che, con una resa media del 14,1% hanno prodotto complessivamente 160 mila tonnellate di olio.

L’analisi dei dati mensili mette in evidenza l’anticipo della raccolta da imputare essenzialmente al tentativo dei produttori di arginare i danni causati dagli attacchi della mosca olearia. Inoltre si rileva una repentina riduzione delle quantità prodotte nel mese di dicembre causata di una precoce conclusione delle attività molitoria da parte di molti operatori per mancanza di materia prima.

Confrontando i dati mensili 2014 rispetto all’anno precedente il fenomeno della raccolta anticipata risulta ancor più evidente così come il crollo (-39,6%) della produzione nei mesi più importanti della molitura.

 


L’andamento della produzione olearia per regione evidenzia come il calo della produzione abbia maggiormente interessato le regioni del centro-nord. I dati percentuali indicano come la Puglia abbia rappresentato ben il 60,4% della produzione di olio nazionale. Tale valore inoltre, non tiene conto delle olive acquistate in questa regione da parte di operatori del centro nord, per sopperire alla carenza di materia prima locale.

Le tre regioni più rappresentative dell’olivicoltura italiana (Puglia, Calabria e Sicilia) hanno determinato oltre l’80% della produzione nazionale al netto dei flussi di materia prima verso le regioni del centro-nord.

In tutte le regioni si è confermato il trend negativo della produzione rispetto alla campagna precedente ad eccezione della Sardegna dove si rileva un aumento significativo della produzione di olio (+180,9%).

Anche le giacenze risultano in linea con l’andamento della campagna di produzione, facendo registrare dei valori irrisori al termine della campagna a fronte dei nove mesi di commercializzazione. Il dato risulta ancora più allarmante se si considerano soltanto le giacenze di olio di origine nazionale al 31 dicembre 2014 (89 mila tonnellate).

 

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Accumulo di olio nell’oliva, ecco perché le rese sono basse

Le alte temperature estive ritardano la data in cui è raggiunta la massima concentrazione di olio, mentre temperature autunnali superiori alla norma portano a date anticipate di massima concentrazione di olio

26 novembre 2025 | 14:00

L'arca olearia

Ridurre l’alternanza di produzione dell’olivo con la giusta potatura, fertilizzazione e irrigazione

L'alternanza produttiva dell’olivo non può essere completamente controllata, ma può essere ridotta al minimo adottando diversi approcci agronomici

25 novembre 2025 | 09:00

L'arca olearia

Tutto quello che devi sapere sull'occhio di pavone dell'olivo: l'uso del rame e dei sistemi di controllo alternativi su Venturia oleaginea

L'occhio di pavone dell'olivo sta diventando una patologia seria per l'olivicoltura moderna. Sapere come e quando intervenire è strategico. Un confronto tra l'utilizzo delle nuove formulazioni di rame, dei fugicidi di sintesi e degli induttori di resistenza

24 novembre 2025 | 09:00

L'arca olearia

Ridurre la torbidità dell'olio extravergine di oliva: centrifugazione verticale, decantazione o filtrazione

L'aggiunta di acqua durante la centrifugazione verticale e il tempo di conservazione degli oli d'oliva dovrebbero essere ridotti al fine di evitare la diminuzione della capacità antiossidante e dei composti fenolici

23 novembre 2025 | 13:00

L'arca olearia

Oltre al caolino c'è di più: luso di talco e attapulgite per prevenire gli stress sull'olivo

Le argille mostrano una elevata trasmissione di radiazioni fotosinteticamente attive (PAR), mentre riflettono le radiazioni ultraviolette e infrarosse. Ciò riduce l'accumulo di calore e i danni solari alle foglie e alle olive. Un confronto tra caolino, talco e attapulgite

22 novembre 2025 | 10:00

L'arca olearia

L'irrigazione dell'olivo su suolo sassoso aumenta le dimensioni, il peso delle olive e la resa in olio

La produzione delle olive per albero è influenzata da diversi regimi di irrigazione, ma esiste una variabilità che non è chiaramente correlata alla quantità di acqua applicata tra i trattamenti di irrigazione. Maggiori correlazioni col carico produttivo dell'olivo

21 novembre 2025 | 16:00

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati

Accedi o Registrati