L'arca olearia

L'olio d'oliva è ideale per friggere. Questione di punto di fumo? No, di composti polari

Lo studio tunisino ha messo in comparazione l'olio di oliva con quello di girasole, di mais e di soia misurando la diversa stabilità e qualità di questi oli per friggere dopo dieci fritture consecutive. A far la differenza sono la resistenza al deterioramento ossidativo, il contenuto di acidi grassi trans e le percentuali di composti polari totali

31 ottobre 2014 | R. T.

La frittura è uno dei modi più popolari del mondo per preparare il cibo. Basti pensare al pollo fritto che domina la cultura gastronomica asiatica ma anche statunitense. Molti altri alimenti vengono fritti prima di essere consumati e spesso l'olio utilizzato per la frittura viene utilizzato più volte.

oli per friggereQuale olio, allora, produce il cibo più sano? A rispondere alla domanda ci ha pensato uno studio tunisino che è stato pubblicato Journal of Agricultural and Food Chemistry e a cui l'American Chemical Society ha dato ampio risalto.

Mohamed Bouazizi, autore dello studio, ha provato a scoprire quale olio d'oliva è in grado di mantenere le sue caratteristiche in condizioni di alta temperatura e di uso ripetuto.

I ricercatori hanno fritto in padella delle semplici patate crude con quattro diversi oli: di oliva, di mais, di soia e di girasole. L'olio è stato riutilizzato dieci volte. Due le temperature di frittura: 160 e 180 gradi.

Gli oli per friggere sono stati sottoposti a test per capire come, quando e quanti composti potenzialmente tossici sono stati formati durante la frittura e come questi composti possono aver alterato o abbassato il valore nutrizionale degli alimenti fritti.

Per far questo sono stati monitorati diversi parametri chimici, tra cui acidità libera, numero di perossidi, fenoli totali e composti polari totali (TPC).

Oggi, è ben noto che quando la percentuale TPC è superiore al 25%, gli oli per friggere devono essere scartati.

I test hanno rivelato che l'olio d'oliva, come olio per friggere, era più stabile rispetto agli oli di semi raffinati.

Quest'olio ha dimostrato la massima resistenza al deterioramento ossidativo. Inoltre il suo contenuto di acidi grassi trans e le percentuali di composti polari totali sono risultati essere inferiori a tutti gli altri oli a 160 °C durante la frittura.

L'olio peggiore? Il più alto peggioramento di tutti i parametri è avvenuto a 180 °C nel caso dell'olio di girasole.

Bibliografia

Akram Zribi, Hazem Jabeur, et al, Monitoring of Quality and Stability Characteristics and Fatty Acid Compositions of Refined Olive and Seed Oils during Repeated Pan- and Deep-Frying Using GC, FT-NIRS, and Chemometrics. J Agric Food Chem, 62 (42), 10357–10367

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

L'inerbimento dell'oliveto: chiave per il controllo dei parassiti dell'olivo

L'attuazione di un buon inerbimento dovrebbe essere focalizzato, tra gli altri obiettivi, sul controllo fitosanitario, modificando il microclima del suolo, riducendo le oscillazioni termiche e l'umidità relativa, che ostacola lo sviluppo della mosca dell'olivo

15 novembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

L'olio venduto a scaffale è davvero extravergine di oliva? Gli oli a basso costo spesso provengono da processi di produzione meno controllati

Se non c’è fiducia del consumatore l’unico motivo di guida diventa il prezzo a scaffale. La tensione di un continuo ribasso dei prezzi dell’olio extravergine di oliva porta a ridurre la qualità, intrinseca e percepita. Una spirale senza fine e un disallineamento tra le aspettative dei consumatori e la qualità effettiva del prodotto

14 novembre 2025 | 17:30

L'arca olearia

Oliveto superintensivo: quando conviene e quando no

La vera incognita nella proposta di produzione olivicola superintensiva è la capacità di raggiungere il pieno potenziale produttivo degli alberi per un periodo di tempo sufficientemente lungo. L’analisi tecnico-agronomica deve precedere quella economica

14 novembre 2025 | 15:00

L'arca olearia

Il dolore muscolo-scheletrico tra i raccoglitori di olive italiani: impatto reale e percezione

La gestione non farmacologica e la prevenzione del dolore muscoloscheletrico per i raccoglitori di olive si basano sull'educazione all'acquisizione di competenze di autogestione, tra cui adeguamenti della dieta, attività fisica ed esercizio fisico

14 novembre 2025 | 14:00

L'arca olearia

Il profilo degli acidi grassi dell'olio d'oliva in risposta alla concimazione organica

La ricerca continua a sperimentare per ottenere un migliore contenuto di acidi grassi desiderabili come l'acido oleico utilizzando fertilizzanti compatibili con il sistema di produzione biologico

14 novembre 2025 | 13:00

L'arca olearia

I prezzi dell’olio extravergine di oliva italiano sono crollati: chi e perché ha rovinato il mercato

Ci si attende a breve un rimbalzo delle quotazioni dell’olio extravergine di oliva nazionale dopo due settimane di follia sul mercato. Ecco il motivo per cui le quotazioni all’ingrosso sono precipitate di 2 euro/kg in dieci giorni. Ecco cosa è accaduto

13 novembre 2025 | 16:00 | Alberto Grimelli

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati

Accedi o Registrati