L'arca olearia
Xylella fastidiosa in fase di espansione, più misure di tutela
Durante il simposio in cui si sono riuniti oltre duecento ricercatori da tutto il mondo nessuna immediata soluzione contro il disseccamento rapido degli olivi: “non c'è la bacchetta magica”. Ma uno spiraglio si apre dal Brasile
24 ottobre 2014 | R. T.
Un simposio internazionale a Gallipoli con oltre duecento ricercatori e venti paesi rappresentati per parlare di Xylella fastidiosa.
I più esperti in tema sono gli americani e da loro ci si aspettava molto, in termini di diagnosi e cura, ma l'esordio di Dan Hopkins, università della Florida, che studia da 40 anni il patogeno è stato poco rassicurante: “non c'è la bacchetta magica per fermarla”.
Il collega californiano Alexander Purcell ha indicato alcune misure utili per contenere la malattia, sulla base di esperienze sui vigneti: controllo biologico con l'inserimento di ceppi benigni del batterio, identificazione di cultivar più resistenti, eradicazioni, lotta chimica al vettore.
Una possibile soluzione viene invece dal Brasile. Alessandra Alves de Souza ha esposto come in Brasile hanno contenuto i danni sugli agrumi, che hanno avuto effetti devastanti, con un banale mucolitico (n-acetilcisteina) con cui mantenere fluidi i vasi xilematici della pianta.
Diversa l'opinione degli americani che invece puntano sugli ogm. Secondo Purcell le piante geneticamente modificate, capaci di resistere agli attacchi di batteri come Xylella, sono il futuro ma ammette che “l'ingegneria genetica suglia alimenti non piace all'opinione pubblica”.
Nel frattempo L'Unione europea ha deciso di chiudere la stalla quando ormai i buoi sono scappati. Guillermo Cardon, della Direzione generale per la Salute e i consumatori della Commissione europea, ha detto che L'Ue sta valutando la modifica della direttiva comunitaria sulle misure di protezione contro l’introduzione di organismi nocivi ai vegetali. Si tratta della direttiva 2000/29 che detta le misure di protezione contro l’introduzione di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione.
Il convegno è anche stata l'occasione per una riunione del Comitato tecnico scientifico internazionale per Xylella fastidiosa voluto dal Ministero delle politiche agricole. “Abbiamo fatto il punto della situazione esaminando le ipotesi di intervento elaborate dalla Regione Puglia – ha affermato Marina Barba, a capo del team – che prevedono una precisa integrazione di lavorazioni del terreno, sfalci, interramento del materiale di risulta che favorisca l’eliminazione delle uova degli insetti vettori e riduca la percentuale di presenza del batterio all’interno dell’area interessata”.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
La moderna differenziazione dell'olio di oliva è superata: torniamo a quella degli Antichi Romani

Abbiamo perso quella che era una migliore classificazione dell’olio di qualità fatta duemila anni fa: Oleum ex albis ulivis e Oleum viride, oggi ricompresi nell’unica categoria dell’olio extra vergine. E l'Alta Qualità?
11 luglio 2025 | 18:00 | Alessandro Vujovic
L'arca olearia
La varietà di olivo Arbequina è più produttiva della Coratina? Non sempre, ecco perché

La sommatoria termica, ovvero i gradi giorno di temperatura, influenzano relativamente la crescita dei germogli di olivo mentre il carico produttivo ha mostrato un'influenza negativa sull'allungamento. In questo il comportamento di Coratina e Arbequina è molto diverso
11 luglio 2025 | 17:00
L'arca olearia
Comportamento dello smorzamento dell’olivo sotto scuotimento del tronco

La ricerca sul fabbisogno energetico degli scuotitori per olivi ha dimostrato una notevole differenza tra le previsioni teoriche e l'energia effettivamente necessaria. L'ottimizzazione dell'altezza di attacco durante la raccolta meccanica può migliorare l'efficienza energetica e ridurre al minimo i danni
11 luglio 2025 | 16:00
L'arca olearia
L’impatto della micropropagazione in vitro dell’olivo sulla morfologia e sui parametri fisiologici di diverse cultivar

La risposta allo stress idrico dell’olivo e la sua capacità di risposta e recupero dipendono anche dal sistema di propagazione dell’olivo. Ecco le differenze per Arbequina, Coratina, Frantoio e Urano tra olivi micropropagati e autoradicati
11 luglio 2025 | 15:00
L'arca olearia
L’influenza del clima estivo sulle caratteristiche dell’olio extravergine di oliva

Un deficit idrico durante lo sviluppo iniziale dell’oliva può comportare una diminuzione irreversibile delle dimensioni delle cellule della polpa. Lo stress idrico estivo influenza negativamente l'acidità, mentre i valori di perossidi e K232 e K270 mostrano correlazioni dirette
11 luglio 2025 | 14:00
L'arca olearia
La speranza contro Xylella fastidiosa dell'olivo viene da spore batteriche

Identificate spore batteriche in diversi oliveti andalusi che hanno attività antimicrobica contro la Xylella fastidiosa. Queste spore sono caratterizzate dalla loro resistenza alle sfide ambientali, come le alte temperature, la radiazioni ultraviolette e la scarsità di acqua
11 luglio 2025 | 10:00