L'arca olearia

TRA RICERCA E INNOVAZIONE, L'EXTRA VERGINE TORNA IN PRIMA LINEA

Importanti le novità emerse da un recente congresso. Sono state individuate le relazioni quantitative tra il gusto amaro e le concentrazioni dei singoli composti fenolici. Ed è stata resa nota una metodica analitica basata sull’applicazione di modelli matematici di biosintesi degli acidi grassi

08 ottobre 2005 | Marcello Scoccia

Negli splendidi scenari della celebre Villa Erba di Cernobbio si è conclusa la settima edizione del Congresso italiano di Scienza e Tecnologia degli Alimenti (Ciseta 2005).
Il tradizionale appuntamento, a cadenza biennale, si è svolto nei giorni 19 e 20 settembre e ha visto la partecipazione dei più qualificati tecnici ed esperti che nel nostro Paese si dedicano a ricerca, innovazione e sviluppo dei prodotti alimentari.

I principali temi sviluppati in sette parallele sezioni hanno riguardato i processi di innovazione, sicurezza, proprietà chimico-fisiche e packaging degli alimenti tradizionali e innovativi.
Per quanto attiene in particolare il comparto degli oli di oliva, sono state presentate complessivamente un numero piuttosto esiguo di relazioni, purtroppo.
Le relazioni hanno interessato principalmente gli ambiti attinenti la tipicità, l’analisi sensoriale e le attualità nella complessa lotta alle frodi.

Nella sezione dedicata alle analisi sensoriali degli alimenti è stato presentato uno studio relativo all’autenticazione degli oli extra vergini di oliva a marchio Dop mediante il ricorso al naso elettronico da parte del Dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari e microbiologiche dell’Università degli studi di Milano (M.S.Cosio et al.).
I ricercatori hanno in particolare realizzato un modello di elaborazione dei dati mediante tecniche di analisi multivariata, il quale si è dimostrato idoneo nel differenziare gli oli gardesani da altri oli di diversa provenienza.

Sempre nella stessa sezione i ricercatori del DiBA, della sezione di Tecnologie alimentari dell’ Università degli studi di Firenze (S.Siliani et al.) hanno presentato una relazione attinente la correlazione tra la percezione del gusto amaro e il contenuto fenolico nell’olio di oliva extravergine.
Lo studio ha confermato lo stretto legame esistente tra questa classe di composti e la caratteristica di amaro degli oli di oliva extra vergini.
Sono state inoltre individuate le relazioni quantitative tra il gusto amaro e le concentrazioni dei singoli composti fenolici.

La terza sezione, relativa alla qualità dei prodotti trasformati, ha visto la presentazione di una relazione elaborata dai ricercatori del Dipartimento di Scienze degli alimenti dell’Università degli studi di Foggia (M. A. Previtali et al.) relativa alle caratteristiche qualitative e shelf-life di oli di oliva vergini estratti da olive “Coratina” intere e denocciolate.
I risultati mostrati hanno evidenziato che l’olio ottenuto da pasta denocciolata sottoposta a brevi tempi di gramolazione presenta un contenuto più ricco in fenoli e qualità sensoriali migliori rispetto all’olio derivanti dalla lavorazione classica.

Originale e di estrema attualità infine la relazione presentata nella sesta sessione relativa alle tecniche analitiche degli alimenti.
Il dottor Storelli (M.Storelli et al.) dell’Agenzia delle Dogane di Bari ha illustrato i dati relativi ad uno studio relativamente all’adozione di una metodica analitica basata sull’applicazione di modelli matematici di biosintesi degli acidi grassi per la determinazione degli acidi grassi saturi in posizione 2 del trigliceride in oli di oliva.
L’esposizione ha messo in evidenza due interessanti aspetti di applicazione di questa interessante metodica.
La prima parte della relazione ha illustrato la possibilità di poter utilizzare la metodica proposta come metodo alternativo a quello ufficiale adottato a livello comunitario.
I vantaggi, in termini di tempo e di costo, risultano veramente notevoli.
L’applicazione più interessante trattata nella seconda parte della relazione ha riguardato la possibilità di poter impiegare la tecnica proposta per l’individuazione di alcuni tipi di miscele tra oli di oliva e oli esterificati di origine sintetica dove le metodiche ufficiali di analisi possono risultare in parte non efficaci al 100%.

E’ stato più numeroso il numero di lavori presentati nella sezione Poster. I contributi dei vari ricercatori hanno riguardato tematiche relative a tipicità, composizione, conservazione e tecnologie di produzione drgli oli di oliva.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

I retroscena e i dettagli tecnici sul nuovo limite per gli steroli della Coratina: 800 mg/kg

Nessun trattamento di sfavore per la Coratina, anche per Koroneiki e Nocellara del Belice ora il limite è provvisorio fino a fine 2027. Le tre possibilità analitiche per renderlo definitivo: rapporto steroli liberi/legati, rapporto acidità libera/gliceridi parziali e polifenoli. Ecco il percorso più agevole e conveniente secondo Maurizio Servili dell’Università di Perugia

17 ottobre 2025 | 18:00 | Alberto Grimelli

L'arca olearia

L’effetto di biostimolanti ed estratto di aglio sulla produzione e resa in olio della Coratina

I preparati biologici che contengono un numero sufficiente di microrganismi, principalmente ceppi brevettati, sono noti come biofertilizzanti, apportando quanto serve in determinanti perriodi di stress della pianta, migliorando le sue performance e quindi anche la resa in olio delle olive

17 ottobre 2025 | 17:30

L'arca olearia

Forza di distacco e caduta naturale delle olive durante la maturazione

Le relazioni tra stress idrico e cascola di olive nonchè tra la forza di ritezione del frutto e il carico di frutti. L'andamento della forza di distacco delle olive nelle settimane precedenti la raccolta differisce a seconda dell'anno ed è irregolare durante la maturazione. Ecco perchè

17 ottobre 2025 | 17:15

L'arca olearia

Ecco come il cambiamenti climatico ridurrà la resa in olio delle olive

La temperatura estiva è negativamente correlata con l'insorgenza dell'accumulo di olio, il tasso di accumulo e il massimo contenuto di olio. Ecco come potrà variare la resa in olio in ragione di diversi scenari di cambiamenti climatico

17 ottobre 2025 | 16:40

L'arca olearia

Caratterizzazione chimica dei rami e nocciolini dell'industria dell'olio d'oliva per applicazioni sostenibili

I sottoprodotti dell'industria dell'olio d'oliva sono una preziosa fonte di composti bioattivi sostenibili per settori industriali distinti, come l'industria alimentare, nutraceutica e farmaceutica, allineandosi con le strategie europee per l'efficienza delle risorse e la riduzione degli sprechi nelle industrie agroalimentari

17 ottobre 2025 | 15:00

L'arca olearia

L'olio di oliva tunisino vittima di una truffa sulla rotta Tunisia-Spagna: il Parlamento europeo chiede un'inchiesta

Lo scandalo Bioliva/Borges finisce tra i banchi di Bruxelles, grazie a Stefano Cavedagna, intravedendosi una potenziale distorsione della concorrenza e una turbativa del mercato europeo, con potenziali violazioni dell’articolo 101 del Trattato di Funzionamento dell’Unione europea. Ora la Commissione indaghi e avvii iniziative per prevenire le frodi sull’origine

16 ottobre 2025 | 15:00 | Alberto Grimelli