L'arca olearia

Conoscere la struttura e gli enzimi nell'oliva per comprendere la qualità dell'olio

Nel ciclo di estrazione non è possibile intervenire con alcun coadiuvante. Le molecole già presenti nel frutto giocano quindi un ruolo fondamentale nella composizione in antiossidanti dell'olio extra vergine d'oliva

05 settembre 2014 | R. T.

Una ricerca spagnola getta una luce su quanto ci sia ancora da scoprire sull'oliva e sull'olio di oliva.

E' noto che nel frutto sono presenti vacuoli, ovvero piccole sacche all'interno delle cellule. Questi vacuoli contengono l'olio. Le membrane dei vacuoli contengono anche enzimi ed altre sostanze attive.

Non si sapeva, però, che nell'oliva fossero anche presenti perossisomi. Queste strutture cellulari sono come dei piccoli vacuoli, di circa 0,5-1 μm di diametro. Al contrario dei vacuoli, che hanno il prevalente scopo di contenere delle sostanze, nel caso di specie l'olio, i perossisomi sono dei veri e propri reparti metabolici specializzati. Non è un caso se i perossisomi sono stati localizzati nelle vicinanze di plastidi e mitocondri, altre strutture cellulari metabolicamente funzionali.

Interessante notare anche come plastidi, mitocontri e perossisomi si trovino vicino alla parete cellulare, mostrando, secondo i ricercatori, un'associazione con essa.

Gli autori dello studio, Eduardo Lopez Huertas e Luis del Rio, hanno purificato, mediante centrifugazione, i perossisomi, riscontrando la presenza di alcuni enzimi: catalasi, glutatione riduttasi e ascorbato perossidasi.

Già precedenti studi scientifici avevano dimostrato la presenza di una batteria di enzimi antiossidanti, tra cui catalasi, superossido dismutasi, quattro isoenzimi, tutti gli enzimi del ciclo dell'ascorbato-glutatione, il glutatione ridotto e ossidato, l'ascorbato, e quattro deidrogenasi del ciclo NADPH.

Oggi sappiamo che, almeno alcuni di questi provengono dai perossisomi.

Un passo in avanti nella conoscenza della composizione completa di antiossidanti (enzimatici e non-enzimatici) nelle olive è fondamentale per essere in grado di comprendere i processi che regolano la composizione antiossidante dell'olio di oliva.

Bibliografia

Eduardo Lopez-Huertas, Luis A. del Río, Characterization of antioxidant enzymes and peroxisomes of olive (Olea europaea L.) fruits, Journal of Plant Physiology, Volume 171, Issue 16, 15 October 2014, Pages 1463-1471, ISSN 0176-1617

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Composizione dell'olio d'oliva in funzione della nutrizione delle piante di azoto, fosforo e potassio

La composizione dell'olio è stata significativamente influenzata dai livelli di fosforo e azoto, mentre i livelli di potassio hanno avuto solo un effetto minore. Gli effetti sommari sulla resa e la composizione dell'olio dovrebbero essere considerati

22 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

Bag-in-box: il miglior mondo per preservare l'olio extravergine di oliva a casa

L'imballaggio bag-in-box ha meglio conservato il profilo fenolico dell'olio extravergine di oliva rispetto all'acciaio inossidabile. Collegata l'amarezza con l'oleuropeina e l'oleaceina, la pungenza con l'oleocantale e l'astringenza con oleaceina e oleocantale

21 dicembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

Quali progressi contro Xylella fastidiosa?

Ancora poche speranze di cura, ma sperimentazioni in corso su soluzioni di biocontrollo come i batteri endemici xilemici, i peptidi bioattivi e i cocktail di microrganismi. Valutazioni su olivi meno sensibili a Xylella fastidiosa

21 dicembre 2025 | 10:00

L'arca olearia

Una campagna olearia più povera del previsto e forte incertezza sul mercato dell’olio di oliva

Si cominciano a ridimensionare i numeri della campagna olearia 2025/26. Le rese più basse fanno temere una produzione da non più di 1,3 milioni di tonnellate in Spagna, mentre la Grecia potrebbe scendere sotto le 200 mila tonnellate. In Tunisia previste non più di 450 mila tonnellate. Gli operatori alla finestra

19 dicembre 2025 | 16:00 | Alberto Grimelli, Marcello Scoccia

L'arca olearia

L'effetto della selenite di sodio sulla produttività dell'olivo e sulla biofortificazione e qualità dell'olio extravergine di oliva

Il selenio si distingue come particolarmente importante per la salute umana grazie alla sua capacità di migliorare l'azione antiossidante ma può anche migliorare l'adattamento degli olivi agli eventi climatici estremi

19 dicembre 2025 | 15:00

L'arca olearia

L'effetto degli squilibri nutrizionali di azoto e potassio sulla verticilliosi dell'olivo

Le osservazioni sul campo rivelano che l'eccesso di azoto o gli squilibri di azoto-potassici favoriscono le epidemie di verticilliosi dell'olivo. Effetti diversi a seconda della forma di azoto, nitrica o ammoniacale

19 dicembre 2025 | 14:00