L'arca olearia
Ai blocchi di partenza l'Associazione Nazionale Oli Monovarietali
La Rassegna, da sola, non basta più. Andare oltre per valorizzare le varietà autoctone e contro l'omologazione dell'extra vergine. Le linee politiche, istituzionali e organizzative spiegate da Barbara Alfei
29 settembre 2012 | Alberto Grimelli
La Rassegna Nazionale degli Oli Monovarietali, promossa e organizzata dall’ASSAM in collaborazione con CRA-Oli sede di Spoleto e la rivista Olivo e Olio del gruppo editoriale 24Ore, compie, nel 2013, dieci anni: una manifestazione che nel corso delle diverse edizioni ha richiamato l’attenzione degli operatori economici e tecnici del settore e dei consumatori sulle potenzialità dell’olivicoltura italiana basata su una vasta biodiversità varietale i cui oli extravergini di oliva, nella loro diversificazione delle caratteristiche organolettiche e sensoriali, rappresentano a pieno titolo la reale identità di un prodotto di “sicura e certa” origine italiana.
Ora, però non basta più. O meglio, da sola non basta più. Occorre andare oltre.
Una sensazione che ho percepito chiaramente nel corso della IX Rassegna a cui ho avuto il piacere di partecipare. Un'occasione di incontro all'anno è troppo poco, così pure le possibilità di marketing, comunicazioni e promozione offerte dalla Rassegna.
La volontà è realizzare un sistema olivicolo-oleicolo che valorizzi la diversificazione del prodotto rispetto alla tendenza in atto di omologare l’olio extravergine di oliva su parametri chimico-organolettici che, pur rientrando in quelli previsti dalla normativa sulla commercializzazione degli oli, non danno al consumatore le dovute garanzie sulle proprietà nutrizionistiche e salutistiche.
E' così che l'Assam ha promosso un incontro a Osimo al quale hanno partecipato, e aderito in questa prima fase, produttori di oli monovarietali in rappresentanza di alcune regioni italiane. Un punto di partenza, attraverso la nascita di Comitato di coordinamento della Rassegna Nazionale degli oli monovarietali, in attesa della costituzione ufficiale dell’Associazione Nazionale Oli Monovarietali che avverrà entro il 2012.
Abbiamo voluto approfondire con Barbara Alfei, animatrice e membro del Comitato Scientifico della Rassegna.
Al momento quante adesioni avete raccolto?
Su 70 inviti a partecipare all'incontro, 35 aziende hanno già dato l'adesione al progetto. Un numero che, in base ai riscontri che stiamo ricevendo, è destinato a salire presto.
Non sono numeri impressionanti
Non è sempre una questione di numeri. Chi partecipa alla Rassegna lo fa per passione, perchè crede in questo percorso. Non è nostra intenzione avere una struttura elefantiaca. Vogliamo avere i produttori che si sono messi in gioco con la Rassegna, che hanno fatto analizzare gli oli, che credono nella qualità, nell'unicità dell'olio monocultivar. E che l'hanno dimostrato.
Che relazione esiste tra la futura Associazione e la Rassegna?
Il legame esiste ma si tratterà di due entità distinte, sebbene collegate e che opereranno in sinergia. All'Associazione si potranno iscrivere tutte le aziende che hanno partecipato almeno una volta alla Rassegna, ovvero che hanno partecipato alla selezione ed sono state ammesse.
Ma quest'Associazione vedrà davvero la luce?
E' già stata fissata una data, il 12 dicembre, per l'assemblea costitutiva.
Che cosa vi proponete di fare per il 2013?
Durante la riunione sono state discusse tante idee e tante proposte. Le approfondiremo tutte. Naturalmente sarà un piacere accogliere nuove idee, spunti e riflessioni anche da altre aziende che vorranno aderire a questo progetto. Quello che è certo è che l'Associazione Nazionale degli Oli Monovarietali avrà una propria identità, ben chiara e definita, ma aperta a future collaborazioni con istituzioni, enti e altri soggetti.
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