L'arca olearia

E poi dicono “prodotto tipico”! E’ sempre così?

Un’amara riflessione del già presidente (dal 1997) del Comitato promotore della Dop Riviera Ligure Francesco Bruzzo. La ricetta della Focaccia di Recco al formaggio? Parte per Bruxelles, ma lascia a casa gli extra vergini liguri. Un classico esempio di una politica perdente

10 settembre 2011 | Francesco Bruzzo

Nel grande successo che si prefigura per l’imminente riconoscimento del marchio europeo Igp, del quale potrà fregiarsi la mitica “Focaccia al Formaggio di Recco”, alla quale rivolgo i più sinceri auguri, avendo io stesso collaborato in tempi non sospetti al buon esito dell’iniziativa che potrà tutelarla dalle imitazioni dentro l’Unione europea, resta l’amaro in bocca a tutti coloro che avevano evidentemente frainteso che la ricetta si fregiasse, fra gli ingredienti, del primo e prestigioso marchio Dop della Regione Liguria: il suo storico olio Riviera Ligure, famoso in Europa e nel mondo.

Dopo aver usato ed abusato di tale nobile accostamento nelle lunga fase preparatoria, come testimoniano giornali, riviste, interviste, dichiarazioni autorevoli, eccetera eccetera, alla fine si è preferito sostituirlo con l’olio extra vergine italiano, escludendo clamorosamante l’uso di un olio Dop, il quale, avendo un marchio europeo, non può indicare in etichetta la sua italica origine.

Si è preferito salire sulla Panda di Marchionne lasciando in garage la Maserati…

Peccato!

Siamo tutti convinti che i successi del la focaccia di Recco non derivino certo dall’abbinamento con l’olio più blasonato d’Italia, ma dalla grandissima capacità dei suoi operatori e dell’ambiente che ha saputo valorizzarlo.

Proprio per questo chi ha gestito l’operazione poteva agire diversamente e prevenire, con altre argomentazioni, il fatto compiuto.

Oggi, purtroppo, chi ne esce malissimo è proprio l’immagine dell’olio Dop Riviera Ligure.

Una pagina particolarmente grigia per l’olivicoltura Regionale, i cui operatori devono porsi, ora più che mai, un preoccupante interrogativo: quello di aver lottato con grande sacrificio per la tutela di un prodotto troppo elitario rispetto alle produzioni cosiddette tipiche che vanno comunque al passo con la globalizzazione.

Oggi la focaccia di Recco all’olio extra vergine di oliva italiano, domani il Pesto Genovese all’olio extra vergine di oliva italiano, e così via…

Alla faccia di una storia scritta che vede l’olio ligure sui mercuriali locali dal 1600, e anche prima, a testimonianza di un valore indiscusso e di una diffusione generalizzata nell’uso giornaliero.

Se queste cose avvenissero in Emilia col Parmigiano, sicuramente la reazione finirebbe nelle piazze.

Buona Fortuna.

 

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Accumulo di olio nell’oliva, ecco perché le rese sono basse

Le alte temperature estive ritardano la data in cui è raggiunta la massima concentrazione di olio, mentre temperature autunnali superiori alla norma portano a date anticipate di massima concentrazione di olio

26 novembre 2025 | 14:00

L'arca olearia

Ridurre l’alternanza di produzione dell’olivo con la giusta potatura, fertilizzazione e irrigazione

L'alternanza produttiva dell’olivo non può essere completamente controllata, ma può essere ridotta al minimo adottando diversi approcci agronomici

25 novembre 2025 | 09:00

L'arca olearia

Tutto quello che devi sapere sull'occhio di pavone dell'olivo: l'uso del rame e dei sistemi di controllo alternativi su Venturia oleaginea

L'occhio di pavone dell'olivo sta diventando una patologia seria per l'olivicoltura moderna. Sapere come e quando intervenire è strategico. Un confronto tra l'utilizzo delle nuove formulazioni di rame, dei fugicidi di sintesi e degli induttori di resistenza

24 novembre 2025 | 09:00

L'arca olearia

Ridurre la torbidità dell'olio extravergine di oliva: centrifugazione verticale, decantazione o filtrazione

L'aggiunta di acqua durante la centrifugazione verticale e il tempo di conservazione degli oli d'oliva dovrebbero essere ridotti al fine di evitare la diminuzione della capacità antiossidante e dei composti fenolici

23 novembre 2025 | 13:00

L'arca olearia

Oltre al caolino c'è di più: luso di talco e attapulgite per prevenire gli stress sull'olivo

Le argille mostrano una elevata trasmissione di radiazioni fotosinteticamente attive (PAR), mentre riflettono le radiazioni ultraviolette e infrarosse. Ciò riduce l'accumulo di calore e i danni solari alle foglie e alle olive. Un confronto tra caolino, talco e attapulgite

22 novembre 2025 | 10:00

L'arca olearia

L'irrigazione dell'olivo su suolo sassoso aumenta le dimensioni, il peso delle olive e la resa in olio

La produzione delle olive per albero è influenzata da diversi regimi di irrigazione, ma esiste una variabilità che non è chiaramente correlata alla quantità di acqua applicata tra i trattamenti di irrigazione. Maggiori correlazioni col carico produttivo dell'olivo

21 novembre 2025 | 16:00

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati

Accedi o Registrati