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LE DOP DELL'OLIO IN BELLA MOSTRA, MENTRE SI FANNO DEGUSTARE
A Firenze un Banco d'assaggio per scoprire l'identità più vera dei nsotri extra vergini a denominazione di origine
14 maggio 2005 | Carlotta Baltini Roversi
"Pensate a un oliveto costituito da oltre 100 milioni di piante, in grado di produrre ogni anno circa 400 mila tonnellate di olio di qualità sopraffina". Così recita il comunicato stampa diffuso da MgLogos. Peccato per quell'improvvido sopraffina, termine equivoco quando si parla di oli. Ma il concetto che si intende comunicare è molto semplice: la qualità nelle vesti di eccellenza è il punto di svolta per mettere nella giusta luce il nostro straordinario patrimonio varietale e la nostra ancora vincente olivicoltura.
Il mondo delle Dop italiane viene a mettersi in bella mostra a Firenze, nei giorni 21 e 22 maggio, in un evento che si consumerà nello scenario di Villa La Pietra, Villa Sassetti.
Si tratta di un Banco d¹Assaggio che ci aprirà agli extra vergini a marchio Dop, ma ci sarà spazio anche ai ragionamenti su una questione irrisolta: perché persistono le difficoltà nell'affermazione commerciale di questi oli?
Già , bella domanda.
Sono 62 le Dop attualmente riconosciute dall'Unione europea comunitario, e di queste ben 36 sono italiane. "Un primato - si legge nel dispaccio diffuso alla stampa - che, sfortunatamente, non trova adeguato riscontro presso opinione pubblica e addetti ai lavori. Troppo spesso, infatti, la certificazione che pure attesta un livello qualitativo superiore non viene tenuta nella giusta considerazione e la maggior parte dei consumatori non ha idee chiare sul valore aggiunto rappresentato da quel semplice acronimo, appunto Dop".
A seguire il Banco d'assaggio vi è l'Oea, l'Organizzazione esperti assaggiatori; i degustatori che ne fanno parte testeranno in forma anonima i campioni giunti da ogni parte d¹Italia. Lo scopo dell'iniziativa non consiste nello scegliere i migliori, ma nel segnalare quelli più rispondenti alle caratteristiche varietali delle singole denominazioni, determinando così una lista di campioni rappresentativi dei diversi territori.
L¹apertura vera e propria dell'evento si avrà , però a partire dalla mattina di sabato 21 ore 10, con un focus che vedrà come ovvio argomento proprio quello inerente l'universo delle DOP italiane. Ci saranno tra gli altri Marco Oreggia, curatore di una tra le più apprezzate guide agli extra vergini d'Italia, Maria Grazia Mammucini, dell'Arsia, Roberto D'Auria dell'Ismea, Luigi Verrini, della Fondazione Qualivita e il presidente Federdop Mauro Candeloro.
Al centro della discussione le luci e le ombre che caratterizzano il mercato delle Dop.
Domenica 22 ore 10 ci sarà invece un convegno sulle proprietà salutistiche e nutrizionali degli oli a Dop, con moderatore Bruno Gambacorta e, tra i relatori, Publio Viola, Antonio Capurso, Marika Massaro e Giuseppe Paolone.
Fonte: Marco Oreggia