Energia verde
Il pellet ha casa in Italia: attivi quasi tre milioni di impianti
Servono più boschi e una migliore gestione delle risorse forestali per non risultare eccessivamente dipendenti dall'estero. Oggi l'Italia importa l'85% del pellet che consuma. I principali fornitori sono Austria, Croazia, Lituania e Francia
23 febbraio 2016 | C. S.
L’Italia è il primo consumatore europeo di pellet ed importa l’85% di quanto consuma in stufe e caldaie. È quanto emerso a Verona nel corso del 4° International Forum Pellet: iniziativa realizzata da AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali) in collaborazione con Piemmeti spa, società controllata di Veronafiere che organizza Progetto Fuoco, la più importante manifestazione internazionale sulla filiera del riscaldamento a biomasse legnose, la cui 10ª edizione è in programma da domani fino a domenica 28 febbraio, alla Fiera di Verona.
Il mercato italiano del pellet (dati 2014) è pari a poco meno di 3 milioni di tonnellate annue (2,9), davanti a Germania (2 milioni), Svezia, Francia e Austria. Un consumo che, spiega Annalisa Paniz dell’European Pellet Council, “consente di rispettare gli obiettivi della Conferenza di Parigi del 2015 sui cambiamenti climatici, in quanto il pellet emette 10 volte meno anidride carbonica rispetto alle fonti fossili; usando poi pellet certificato, si riduce da 2 a 4 volte l’emissione di polveri sottili rispetto al pellet normale”.
Un altro elemento interessante legato all’utilizzo del pellet riguarda il risparmio economico: una via intrapresa finora da oltre due milioni di famiglie italiane che hanno abbandonato le caldaie a metano, gasolio o gpl.
I dati indicano che in Italia sono attivi 2,7 milioni di impianti (il 96% sono stufe, il 3% caldaie), presenti soprattutto nel Nordovest (31%) e nel Nordest (26%) con una vendita garantita per il 25% da rivenditori specializzati, per il 24% dalla grande distribuzione e per il 18% dalle ferramenta.
Riguardo alle stufe a pellet, dopo i due picchi di vendite (280.000 unità) del 2006 e 2013, nel 2015 si è scesi a 190.000 pezzi e il calo è dovuto (oltre a motivi climatici) anche a margini diminuiti e all’aumento dell’Iva. Il numero delle stufe vendute in Italia resta comunque alto se si paragona alle 395.000 stufe comprate nel 2014 in tutta Europa e alle 357.000 dello scorso anno, al punto che deteniamo il 54% delle vendite europee.
Per le importazioni di materia prima nel 2015 l’Italia ha provveduto a comprare 1,65 milioni di tonnellate di pellet: 74% in meno dagli Stati Uniti; in calo anche il pellet canadese mentre i nostri primi quattro fornitori sono diventati Austria, Croazia, Lituania e Francia.
Paolo Perini del comitato operativo Gruppo Produttori e Distributori di pellet ENplus di AIEL, ha ricordato che il luogo vocato alla produzione di pellet è il Nordest, per via della concentrazione di aziende di lavorazione del legno vergine. “La produzione di pellet certificato ENplus è in crescita e passerà dalle 130.000 tonnellate del 2015 a 140.000 quest’anno – ha spiegato Perini –, anche grazie alla nascita di due nuovi impianti in Trentino Alto Adige e in Molise. Ancora troppo poco per superare quelle 385.000 tonnellate di pellet italiano (certificato e non) che costituiscono il 15% della domanda italiana. Servono nuovi impianti, una politica più sensibile e un miglior sfruttamento della riserva boschiva, dato che i 9,1 milioni di ettari di foreste ogni anno aumentano di 32,5 milioni di metri cubi”.
Potrebbero interessarti
Energia verde
Un software per misurare l’economia circolare nelle aziende

Oltre all’attestazione dei risparmi conseguiti, il software permette anche azioni di contributo cooperativo, ossia gli utenti registrati hanno l’opportunità di alimentare il database del sistema con nuovi dati sui materiali, sia primari che secondari
23 marzo 2025 | 11:00
Energia verde
La bioeconomia è un motore di crescita sostenibile

In Europa la bioeconomia si afferma sempre di più come leva strategica per la transizione ecologica e la crescita economica. Un comparto che nel 2023 in Italia ha raggiunto i 437,5 miliardi di euro, registrando un +2,2% e coinvolgendo 2 milioni di occupati
11 marzo 2025 | 14:20
Energia verde
Il criterio di tassazione per gli impianti a biogas

Forfettizzazione dell'imponibile basata sui prezzi medi zonali indicati dallo stesso GSE, con esclusione della quota incentivante compresa nella tariffa omnicomprensiva
06 marzo 2025 | 17:00
Energia verde
La Commissione europea richiama l'Italia sulle energie rinnovabili

Italia inadempiente nel semplificare e accelerare le procedure di autorizzazione per i progetti di energia rinnovabile in ottemperanza alla direttiva (UE) 2023/2413
20 febbraio 2025 | 12:00
Energia verde
I sistemi agrivoltaici: la coesistenza tra produzione agricola e produzione di energia

L'incidenza dell'energia sui costi totali di produzione dei prodotti agricoli sta diventando sempre più elevata ed il cui approvvigionamento è sempre più costoso. L'agrivoltaico può essere una soluzione
10 gennaio 2025 | 11:00 | Roberto Accossu
Energia verde
Cresce l'energia rinnovabile in Italia nel terzo trimestre del 2024

La diminuzione delle emissioni di CO2 è concentrata nel settore energetico, dove nei primi nove mesi dell’anno la quota di generazione da combustibili fossili è scesa al 46%, un nuovo minimo storico, grazie al boom delle rinnovabili +8%
10 gennaio 2025 | 09:00