Bio e Natura
I Patriarchi arborei? Sono monumenti naturali
Marcello Ortenzi ci introduce in un mondo fatto di alberi centenari che custodiscono una storia antica che accompagna fedelmente l'uomo, a conferma di un corredo genetico capace di rispondere anche ai più pesanti cambiamenti climatici
25 settembre 2010 | Marcello Ortenzi
Gli alberi centenari custodiscono la storia evolutiva dellâumanità ed anche la loro straordinaria longevità avvenuta malgrado lo scorrere del tempo. Questa longevità è garanzia della presenza di un corredo genetico capace di rispondere ai cambiamenti climatici anche se pesanti.
I Patriarchi arborei sono monumenti naturali che lâItalia possiede, anche millenari e ancora produttivi di frutti, ma rischiano di scomparire. Alcuni esempi sono il melo forse più antico dâEuropa, che si trova in Trentino e il pero più grosso dâItalia che vegeta nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, in provincia di Forlì Cesena.
Dopo la pubblicazione del censimento degli alberi da frutto monumentali in Emilia Romagna, lâAssociazione Patriarchi della Natura in Italia (sede a Forlì) ha pubblicizzato il suo lavoro di ricerca e tutela con una mostra fotografica a Roma.
Gli alberi monumentali sono i Patriarchi dei nostri boschi, piante ultracentenarie di grandi dimensioni, spesso legate ad eventi storici, religiosi, a credenze popolari o altro. A volte si tratta di specie botaniche di particolare pregio, da tutelare per il valore paesaggistico e genetico. In dodici regioni questi âgiganti verdiâ vengono tutelati da leggi e provvedimenti che intendono tutelare la natura e il paesaggio.
Questi grandi alberi possono essere considerati anche accurati âregistratori biologiciâ, che conservano scritta sotto la corteccia, insieme alla loro presumibile età , la nostra storia e, contrariamente alle parole dellâuomo, gli anelli del legno non mentono mai. Essi rappresentano anche ricchezza in biodiversità , valore insostituibile che non dobbiamo perdere perchè ciò significherebbe rendere più povera la nostra stessa esistenza. Ma i cultori che stanno lavorando su questo progetto nazionale hanno anche lâintento di far conoscere ai cittadini i pregi di sapore ed organolettici dei frutti e magari valorizzarne le produzioni in modo di seguitare a farli vivere attraverso lâinteresse commerciale suscitato nei consumatori ed anche conservando la base genetica di ognuno.
Sergio Guidi, presidente dellâAssociazione è anche direttore di un vivaio che ospita le talee più significative degli alberi antichi. In Puglia gli ulivi âpatriarchiâ sono ancora validamente produttivi e il loro olio può vantare la menzione âolio extravergine degli olivi secolari di Pugliaâ per disposizione regionale. Presto seguirà un volume sui patriarchi della Calabria, che offrirà un panorama unico e nuovo di una realtà preziosa per le collettività locali, ma anche per un responsabile ecoturismo. Consentendo di esplorare località insolite ed affascinanti, farà scoprire anche boschi e caratteri naturali che potrebbero contribuire a creare flussi solidi e crescenti di interesse verso località interne finora emarginate.
Il lavoro dellâassociazione riporta la foto dâogni albero che è censito e insieme sono indicate con chiarezza le mete più importanti da visitare. I volumi sono opere divulgative ma su seria base scientifica: descrittiva e fotografica al tempo stesso. Una fusione tra un libro culturale dâobbligo, una strenna a tutti gradita ed unâopera da tenere pronta alla consultazione. La stessa Roma e la sua provincia potrebbero essere prossimi soggetti di ricerca e descrizione dei Patriarchi (a Tivoli un olivo di 3800 anni) e la mostra può essere unâanticipazione di quella specifica di presentazione dello studio quando ci sarà .
Potrebbero interessarti
Bio e Natura
Le differenze proteiche tra pane ottenuto da grano duro e grano tenero

Per poter utilizzare la farina integrale nella produzione di alimenti funzionali, ricchi di componenti benefici per la salute, sono importanti lo studio del contenuto di proteine integrali, la loro struttura e qualità
15 ottobre 2025 | 13:00
Bio e Natura
Dai sottoprodotti agricoli una miniera di composti salutistici

La polpa di barbabietola può aiutare le colture a resistere alle malattie. I ravanelli scartati e le barbabietole sono ricchi di composti bioattivi che aumentano la salute dell'intestino e proteggono le cellule
13 ottobre 2025 | 11:00
Bio e Natura
Contro la fragilità del territorio rivalutare i castagni

La ricetta presentata dall’Accademia Nazionale di Agricoltura: avvio immediato di una nuova azione di bonifica nazionale e rivalutazione della castanicoltura, abbandonata in molte zone, come azione di tutela e sviluppo delle aree montane
01 ottobre 2025 | 13:00
Bio e Natura
Fertirrigazione a risparmio d'acqua per il pomodoro

Sistemi a intermittenza e a bassa portata, abbinati a strategie di fertirrigazione e all’impiego di DSS: consistente riduzione delle perdite idriche per infiltrazione profonda ma anche minore lisciviazione di nitrati in falda
24 settembre 2025 | 11:00
Bio e Natura
Progetto di ricerca di Prospettiva Terra: l'IA che rende sicuro il verde urbano

Attraverso sensori capaci di registrare parametri chiave, come l'inclinazione del tronco e la frequenza naturale di oscillazione, Prospettiva Terra - progetto non profit coordinato dal prof. Stefano Mancuso - ha condotto uno studio per la realizzazione di un sistema di monitoraggio basato sull'intelligenza artificiale, che può valutare in tempo reale la salute degli alberi urbani, rilevandone anomalie e rischio di caduta
20 settembre 2025 | 09:15
Bio e Natura
I cambiamenti climatici non fanno aumentare l'emissione di CO2 dal suolo

Il riscaldamento globale da solo non porterà all'emissione di più anidride carbonica poichè i microbi del terreno hanno bisogno di carbonio e sostanze nutritive aggiuntive per prosperare
19 settembre 2025 | 14:00