Bio e Natura

Le fertilizzazioni fogliari influiscono negativamente sulla capacità di impollinazione delle api

Le fertilizzazioni fogliari influiscono negativamente sulla capacità di impollinazione delle api

I bombi sono in grado di rilevare e discriminare le piccole e dinamiche alterazioni del campo elettrico causate dalle sostanze chimiche

24 novembre 2022 | T N

I ricercatori dell'Università di Bristol hanno scoperto che gli impollinatori hanno meno probabilità di atterrare sui fiori irrorati con fertilizzanti perché sono in grado di rilevare i cambiamenti del campo elettrico intorno al fiore.

Lo studio, pubblicato oggi su PNAS Nexus, dimostra che gli spray chimici alterano il campo elettrico intorno ai fiori fino a 25 minuti dopo l'esposizione. Questo impatto dura molto più a lungo delle fluttuazioni naturali, come quelle causate dal vento, e provoca una riduzione dello sforzo di alimentazione delle api in natura.

Il dottor Ellard Hunting della Scuola di Scienze Biologiche di Bristol e il suo team hanno notato che i fertilizzanti non influiscono sulla vista e sull'olfatto e hanno cercato di imitare i cambiamenti elettrici causati da fertilizzanti sul campo manipolando elettricamente i fiori. Ciò ha dimostrato che i bombi erano in grado di rilevare e discriminare le piccole e dinamiche alterazioni del campo elettrico causate dalle sostanze chimiche.

"L'applicazione di prodotti agrochimici può distorcere le indicazioni floreali e modificare il comportamento di impollinatori come le api" ha dichiarato il dottor Ellard Hunting.

Inoltre, varie altre particelle trasportate dall'aria, come le nanoparticelle, i gas di scarico, le nano-plastiche e le particelle virali, possono avere un impatto simile, influenzando un'ampia gamma di organismi che utilizzano i campi elettrici che sono praticamente ovunque nell'ambiente.

Il coautore, Sam England di Bristol, ha spiegato: "Ciò che rende importante questo studio è che si tratta del primo esempio conosciuto di 'rumore' antropogenico che interferisce con il senso elettrico di un animale terrestre.

Il dottor Ellard Hunting ha aggiunto: "Il fatto che i fertilizzanti influenzino il comportamento degli impollinatori interferendo con il modo in cui un organismo percepisce il suo ambiente fisico offre una nuova prospettiva su come le sostanze chimiche prodotte dall'uomo disturbino l'ambiente naturale".

Potrebbero interessarti

Bio e Natura

Coltivazione idroponica: perché conviene e a che cosa serve

Esistono diverse tecniche per impianti idroponici. Più adatte piante a ciclo breve, a crescita rapida, con radici poco profonde quali ortaggi a foglia, lattuga, spinaci, rucola. Le erbe aromatiche sono perfette per piccoli impianti domestici o vertical farm

05 settembre 2025 | 14:00

Bio e Natura

Nuovi adesivanti per i trattamenti con fitofarmaci in agricoltura

Ridurre la quantità di deflusso di fitofarmaci  che finisce nell’ambiente riducendo al contempo i costi degli agricoltori e forse anche migliorando la loro produttività

04 settembre 2025 | 13:00

Bio e Natura

Produrre grano duro in agricoltura biologica e convenzionale: le differenze sulla produttività

Le rese di grano duroin biologico sono state inferiori del 37% rispetto al convenzionale in media, confrontando le prestazioni delle colture in una rotazione a 5 anni non irrigua. Un numero inferiore di chicchi per metro quadrato è stato osservato nel grano biologico rispetto al convenzionale

26 agosto 2025 | 15:00

Bio e Natura

Afidi e antracnosi del melo, cecidomia dei frutti del pero, cocciniglia dell’actinidia: le soluzioni

Tecnologie digitali, droni e strategie sostenibili per difendere le colture emiliano-romagnole, tra cui mele, pere e kiwi, dalle nuove emergenze fitosanitarie. Per una frutticoltura più smart e con meno chimica

26 agosto 2025 | 12:00

Bio e Natura

Il pellet di sansa di oliva per la concimazione del grano

Il trattamento con fertilizzanti minerali ottiene i migliori risultati in termini di produttività e assorbimento dei nutrienti, seguito dal pellet di sansa, che ha ridotto la resa in granella solo del 15%

07 agosto 2025 | 15:00

Bio e Natura

I biostimolanti possono migliorare la resilienza delle colture al calore e allo stress idrico nel Mediterraneo?

Lo stress da calore e siccità riduce significativamente la crescita e la produttività delle piante. L'efficacia dipende dalle colture e dall'ambiente e richiede la standardizzazione. L’integrazione con biopesticidi e soluzioni scalabili è fondamentale

04 agosto 2025 | 15:00