Bio e Natura
I rischi di cyber attacchi e hacker nell’agricoltura 2.0

L’agricoltura sta facendo sempre più uso di nuove tecnologie per gestire macchinari e risorse. La smart agricolture è però soggetta a rischi di pirateria informatica con ripercussioni su produzioni e sicurezza alimentare
17 giugno 2022 | T N
L'ampio uso di tecnologie intelligenti sta aumentando la produzione agricola globale, ma i ricercatori internazionali avvertono che questo fenomeno dell'era digitale potrebbe mietere un raccolto di altro tipo: gli attacchi di cybersicurezza.
Un complesso di modelli informatici e matematici dell'Università King Abdulaziz in Arabia Saudita, dell'Università Aix-Marseille in Francia e dell'Università Flinders in Australia Meridionale ha evidenziato i rischi in un nuovo articolo pubblicato sulla rivista open access Sensors.
I ricercatori avvertono che questi progressi nella produzione, nella modificazione genetica per le colture resistenti alla siccità e in altre tecnologie sono soggetti ad attacchi informatici, soprattutto se il settore agroalimentare non prende adeguate precauzioni come altri settori aziendali o della difesa.
Il dottor Saeed Rehman, ricercatore della Flinders University, afferma che l'aumento della connettività a Internet e dei dispositivi intelligenti a basso consumo ha facilitato il passaggio di molti lavori di produzione alimentare ad alta intensità di manodopera al dominio digitale, comprese le moderne tecniche di irrigazione accurata e di monitoraggio del suolo e delle colture tramite la sorveglianza dei droni.
"Tuttavia, non dobbiamo trascurare le minacce alla sicurezza e le vulnerabilità dell'agricoltura digitale, in particolare i possibili attacchi side-channel specifici per le applicazioni ag-tech - afferma il dottor Rehman, esperto di cybersecurity e networking - L'agricoltura digitale non è immune da attacchi informatici, come dimostrano le interferenze a un sistema di irrigazione statunitense, a un'azienda di confezionamento della carne, a un software di intermediazione della lana e a un'azienda australiana di bevande".
"L'estrazione di informazioni crittografiche o sensibili dal funzionamento dell'hardware fisico è definita attacco a canale laterale - aggiunge il coautore del Flinders, il professor David Glynn - Questi attacchi potrebbero essere facilmente eseguiti con l'accesso fisico ai dispositivi, cosa che la comunità della sicurezza informatica non ha studiato esplicitamente".
I ricercatori raccomandano di investire in precauzioni e sensibilizzazione sulle vulnerabilità dell'agricoltura digitale agli attacchi informatici, con un occhio alle potenziali gravi ripercussioni sulla popolazione generale in termini di approvvigionamento alimentare, manodopera e costi di ritorno.
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