Bio e Natura

Formaggi di eccellenza: l'arma del Dna per difenderli da imitazioni e adulterazioni

Formaggi di eccellenza: l'arma del Dna per difenderli da imitazioni e adulterazioni

I risultati suggeriscono che, attraverso l’analisi del Dna vegetale e microbico in latte e formaggi, è possibile sviluppare una metodologia rapida per distinguere il Grana Padano da prodotti duri similari

30 marzo 2021 | C. S.

I formaggi italiani, con oltre 15 miliardi di fatturato nel 2019 e 52 DOP e 2 IGP, sono un fiore all’occhiello del made in Italy e fra i più imitati al mondo.  Per difenderne qualità ed autenticità la ricerca è scesa in campo con il progetto “New technologies for cheese production–NEWTECH”, coordinato dal CREA Zootecnia e Acquacoltura e con il supporto del Consorzio Grana Padano nella raccolta e fornitura dei campioni di formaggio sottoposti ad analisi nel corso del Progetto. Gli obiettivi sono stati da una parte l'ottimizzazione di metodi analitici sensibili per distinguere l’origine geografica del Grana Padano DOP e, contestualmente, cercare di differenziare il formaggio DOP da prodotti similari, e dall'altra, invece, la valutazione dell’impatto di alcune tecnologie (come l’uso di latte in polvere in prodotti industriali o l’introduzione di sistemi di valutazione rapida dei tempi di coagulazione dei formaggi) nella standardizzazione di processi e prodotti. 

I risultati suggeriscono che, attraverso l’analisi del DNA vegetale e microbico in latte e formaggi, è possibile sviluppare una metodologia rapida per distinguere il Grana Padano da prodotti duri similari, le cui ricadute per i consumatori consisteranno nella difesa dell’origine e dell’autenticità dei formaggi di eccellenza nazionale, a tutela e garanzia della qualità dei prodotti.

 Il ruolo del CREA nello studio  

"Abbiamo valutato la diversità microbica e mappato il formaggio Grana Padano attraverso metodi di analisi molecolare – dichiara Giorgio Giraffa, dirigente di ricerca del CREA Zootecnia e Acquacoltura, coordinatore scientifico del progetto - abbiamo, inoltre, studiato l’impatto del latte in polvere sulla resa casearia e sulla qualità dei prodotti. Infine, è stata messa a punto una sonda per monitorare, in modo oggettivo e riproducibile, il tempo di coagulazione del latte in caldaia, che è una fase estremamente delicata nelle trasformazioni casearie in quanto la sua stima precisa, spesso ancora affidata alla ‘sensibilità’ del casaro, è necessaria per ottenere una standardizzazione delle successive fasi di processo e, quindi, una maggiore costanza nella qualità dei prodotti”.  

Le ricadute  

Una volta ulteriormente sviluppate queste tecniche, sia i produttori di latte che l’industria ne potranno disporre per la mappatura e la tracciabilità di tutta la filiera, perseguendo al contempo un’ulteriore valorizzazione di prodotti e processi produttivi. Le ricadute ambientali, soprattutto in relazione alla ottimizzazione delle fasi di processo, consisteranno in una riduzione degli sprechi e in una maggiore sostenibilità delle produzioni casearie.  

Potrebbero interessarti

Bio e Natura

Dal girasole il futuro dei pasti plant-based

Creato un sostituto della carne a base di girasole che è ricco di proteine e minerali. Il nuovo ingrediente, ottenuto da farina di girasole raffinata, offre un ottimo valore nutrizionale e un sapore delicato

05 novembre 2025 | 14:00

Bio e Natura

Ecco come i microbi del suolo aiutano le piante a sopravvivere

Nel patrimonio genetico della microflora e microfauna del suolo c'è il "ricordo" della siccità, un fattore che influenza il modo in cui le piante crescono e sopravvivono. Le piante native hanno mostrato risposte più forti

04 novembre 2025 | 14:00

Bio e Natura

La lingua artificiale utilizza il latte per determinare il livello di piccantezza negli alimenti

Attualmente, misurare i composti aromatici negli alimenti richiede assaggiatori e metodi di laboratorio complessi. Creata una lingua artificiale per rilevare rapidamente la piccantezza degli alimenti

31 ottobre 2025 | 09:00

Bio e Natura

Una fragranza floreale diventa un killer naturale di zanzare

Un team di ricercatori dell'Università di Maryland ha sviluppato un fungo dal profumo floreale che inganna le zanzare che si avvicinano e muoiono. Il fungo emette longifolene, un profumo naturale che le attira irresistibilmente

29 ottobre 2025 | 15:00

Bio e Natura

L'effetto della riduzione del sale sulla qualità e l'accettabilità del pane di grano duro

Il pane a contenuto di sale ridotto ha una crosta meno colorata, con un aroma più debole, oltre a pagnotte meno compatte rispetto a un pane con contenuto ordinario di sale

27 ottobre 2025 | 15:00

Bio e Natura

Un recupero del blu di Guado estratto dalla pianta di Indaco Tinctoria

Il pigmento viene estratto dalle foglie della pianta di guado e si presenta sotto forma di polvere. Il colore è applicato su tessuti in fibre naturali che possono essere tinti senza essere trattati

24 ottobre 2025 | 12:00 | Marcello Ortenzi