Bio e Natura
Più qualità e sostenibilità irrigando l'olivo con acque saline

I risultati rivelano, per la prima volta, i meccanismi di accumulo del sodio nel frutto di olivo e gli effetti sui geni regolatori della via biosintetica degli acidi grassi ma anche il potenziale deinquinante del pioppo rispetto all'accumulo di ftalati nell'ambiente
17 luglio 2019 | C. S.
I cambiamenti climatici e l’inquinamento sono fenomeni diffusi e inarrestabili che incidono sempre più sulle capacità produttive dei sistemi agro-forestali e sulla qualità dei relativi prodotti. L’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna ha pubblicato due nuovi studi su questi temi, che riguardano, in particolare, gli effetti dell’irrigazione con acque saline sulla produzione di olio nei frutti di olivo e l’assorbimento del diottilftalato (sostanza impiegata nel campo della produzione delle materie plastiche, con effetti inquinanti) nel pioppo.
Lo studio su olivo e irrigazione con acque saline è stato pubblicato sulla rivista “Plant Physiology and Biochemistry” dal gruppo di docenti e ricercatori dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna composto da Samuele Moretti, Alessandra Francini e Luca Sebastiani in collaborazione con Luisa Hernández e José M.Martínez-Rivas, ricercatori dell’Instituto de la Grasa (CSIC) di Siviglia, in Spagna. I risultati rivelano, per la prima volta, i meccanismi di accumulo del sodio nel frutto di olivo e gli effetti sui geni regolatori della via biosintetica degli acidi grassi. Si tratta di informazioni essenziali per valutare se e come utilizzare acque saline di scarsa qualità per sopperire alle sempre maggiori esigenze idriche degli ambienti mediterranei esposti ai drastici cambiamenti causati dai cambiamenti del clima.
Lo studio sull’accumulo del diottilftalato nel pioppo è stato pubblicato sulla rivista “Environmental Science and Pollution Research” dal gruppo di docenti e ricercatori dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna della Scuola composto da Francesca Vannucchi, Alessandra Francini, Erika Carla Pierattini e Luca Sebastiani in collaborazione con Andrea Raffaelli dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa. Lo studio nasce dall’osservazione che gli ftalati sono micro-inquinanti di grande preoccupazione a causa dei loro effetti negativi sul funzionamento degli ecosistemi e sulla salute umana, mentre il pioppo potrebbe essere una specie adatta per ridurre gli impatti derivati dalla persistenza di tali composti nell'ambiente. I risultati dimostrano sia l'assorbimentosia l'accumulo nelle radici del pioppo del diottilftalato. Oltre a confermare la tolleranza di questa specie a diversi composti inquinanti lo studio pone le basi per approfondire il metabolismo e la degradazione di queste sostanze tossiche all’interno dei tessuti vegetali.
Potrebbero interessarti
Bio e Natura
Il potenziale dei droni per promuovere pratiche agricole sostenibili.

La capacità dei droni di applicare con precisione pesticidi e fertilizzanti, utilizzando metodi di trattamento a basso volume, migliora la sostenibilità riducendo al minimo lo spreco di risorse
01 luglio 2025 | 15:00
Bio e Natura
Aumentare la concentrazione di zinco nel grano contro la malnutrizione

L'impatto delle pratiche di gestione e delle proprietà del suolo sul miglioramento della concentrazione di zinco del grano attraverso l'applicazione di fertilizzanti. Necessario superare la soglia di 40 mg/kg
30 giugno 2025 | 11:00
Bio e Natura
Suolo: aspettando la Carta in scala 1:100.000 e la legge nazionale

I suoli coltivati italiani, a partire dal secondo dopoguerra, hanno perso tra il 2 e il 3% di sostanza organica con conseguenti danni ambientali e sociali. Oggi i 2/3 circa dei suoli coltivabili nel nostro Paese sono degradati
27 giugno 2025 | 09:00
Bio e Natura
Un'applicazione simula come sarà la perdita del suolo dall'erosione in 100 anni

L'erosione è un problema per la sicurezza alimentare dell'Europa. Oltre a peggiorare l'effetto della siccità e ridurre la fertilità del suolo, l'erosione contamina le acque vicine alla coltivazione
21 giugno 2025 | 09:00
Bio e Natura
Produzione agricola e paesaggio: il binomio indissolubile

Il paesaggio contemporaneo è il frutto di un’interazione tra la natura e quelle attività agricole che hanno contribuito a modellare il territorio. Il convegno organizzato da Federunacoma presso il Padiglione Italia a Expo di Osaka
17 giugno 2025 | 13:00 | Marcello Ortenzi
Bio e Natura
Concimi, ammendanti e acqua purificata dagli scarti agricoli

Grazie a un innovativo processo di filtrazione a due stadi possibile estrarre dalla frazione liquida del digestato nutrienti (azoto, fosforo e potassio) e sostanze organiche utilizzabili come fertilizzanti e ammendanti agricoli
16 giugno 2025 | 12:00