Bio e Natura

Il latte d'alpeggio è migliore di quello di pianura

La pratica dell’alpeggio migliora il microbiota di latte e formaggio in quanto consente di aumentare le specie “probiotiche” utili a mantenere in salute il nostro intestino. Quindi la pratica dell’alpeggio è da valorizzare e tutelare poiché permette di ottenere una materia prima di qualità che può mantenere le sue prerogative anche dopo la caseificazione

28 settembre 2018 | C. S.

Il progetto TrentinCla coordinato dalla Fondazione Edmund Mach e finanziato dalla Fondazione Caritro che ha analizzato 180 campioni di latte, rumine e formaggio nell’ambito attività di ricerca svolta tra Malga Juribello e i laboratori del campus di San Michele all’Adige.

Il progetto è stato illustrato nell’ambito del sesto Congresso Lattiero-Caseario “Latte e derivati: ricerca, innovazione e valorizzazione”, organizzato dall’Associazione Italiana Tecnici del Latte (Aitel), in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach, il Concast - Consorzio dei caseifici sociali e produttori latte trentini, l’Ufficio agricoltura della Provincia Autonoma di Trento e la Federazione provinciale allevatori Trento.

In apertura il Direttore generale FEM, Sergio Menapace, intervenuto con il Presidente Aitel, Andrea Summer, il direttore del Concast Trentingrana, Andrea Merz, Luciano Negri della FIL-IDF Italia e il direttore della Fondazione CariTro, Filippo Manfredi, ha illustrato l’impegno FEM nel comparto lattiero-caseario. “Per la Fondazione Mach - ha sottolineato Sergio Menapace – è fondamentale la partnership con il mondo produttivo, proprio per trasferire innovazione in questo comparto attraverso le attività di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico. FEM ha rinsaldato su questo settore la volontà di costruire nuove progettualità. In particolare, dal punto di vista del trasferimento tecnologico sono in corso attività innovative in sinergia col mondo zootecnico e con il consorzio di difesa oltre ad una attività di supporto e consulenza”. Per citarne alcuni progetti: dalle pratiche gestionali innovative e strategie di promozione dei prodotti lattiero caseario di alpeggio alla valorizzazione del formaggio di malga, dal supporto alle decisioni per la gestione sostenibile della zootecnia alpina agli interventi a supporto della qualità del Trentingrana per arrivare alla tutela delle redditività delle coltivazioni prative.

Lo scopo del progetto TrentinCla era valutare l’influenza dell’alpeggio sul microbiota di rumine, latte e formaggio e comprendere come questa pratica tradizionale possa aumentare il livello di produzione di acidi linoleici coniugati (CLA) nel latte. Nel corso di questo progetto sono stati analizzati due gruppi di vacche Brown Swiss, allevate in stalla: il primo gruppo è stato trasferito da luglio a settembre 2017 a Malga Juribello mentre il secondo è rimasto nella stalla permanente a valle. Ogni mese, da giugno a ottobre, sono stati prelevati campioni di latte e rumine individuale per un totale di 120 campioni, e sono stati prodotti in laboratorio all’università di Padova 60 formaggelle.

Dal progetto è emerso un quadro dell’ecologia microbica del latte influenzato in maniera positiva dall’alpeggio. Infatti, si è visto che durante l’alpeggio il latte è caratterizzato da una flora costituita principalmente da batteri desiderati per le loro buone proprietà tecnologiche casearie; inoltre erano presenti molte specie batteriche note come probiotiche che potrebbero avere interessanti proprietà salutistiche, tra cui la capacità di produrre CLA (acido linoleico coniugato) e la stimolazione del sistema immunitario. In particolare alcune di queste specie riuscivano a sopravvivere al processo di caseificazione e venivano ritrovate anche nel formaggio dopo 3 mesi di stagionatura. Quindi la pratica dell’alpeggio è da valorizzare e tutelare poiché permette di ottenere una materia prima di qualità che può mantenere le sue prerogative anche dopo la caseificazione.

Potrebbero interessarti

Bio e Natura

Ecco i composti che provocano il cancro negli alimenti comuni

Gli alimenti comuni possono contenere contaminanti nascosti formati durante la cottura o attraverso l'esposizione ambientale. Ecco un modo più veloce e più pulito per rilevare le sostanze chimiche nocive 

04 dicembre 2025 | 15:00

Bio e Natura

Il grano CRISPR produce il proprio fertilizzante

I ricercatori di UC Davis hanno progettato il grano che incoraggia i batteri del suolo a convertire l'azoto atmosferico in fertilizzante utilizzabile dalle piante

30 novembre 2025 | 09:00

Bio e Natura

La diversa qualità tecnologica, nutrizionale e sensoriale della pasta integrale da varietà di grano antiche, vecchie ed evolutive

Il grano antico, antico ed evolutivo della popolazione ha portato a una pasta di alta qualità. Tutti i campioni erano vicini o oltre il livello nutrizionale di amido lentamente digeribile.

27 novembre 2025 | 13:00

Bio e Natura

La melanzana senza più segreti: svelato il genoma

Il team ha ricostruito la storia della domesticazione dell’ortaggio in India e nel Sud-Est asiatico e la sua espansione in Medio Oriente, Europa ed Estremo Oriente, probabilmente attraverso rotte commerciali arabe e cinesi

25 novembre 2025 | 11:00

Bio e Natura

Una nuova pacciamatura che protegge le piante senza pesticidi o materie plastiche

I film di pacciamatura mantengono l'umidità nel terreno e impediscono la crescita delle erbacce, ma sono spesso fatti di plastica polietilene. Migliorato un film di acetato di cellulosa includendo l'olio di citronella repellente per insetti

24 novembre 2025 | 12:00

Bio e Natura

Il nuovo fungo col sapore della carne

Grazie all'ingegneria genetica e alla tecnica CRISPR è stato creato un fungo capace di aumentare la digeribilità, con qualità simili alla carne. La varietà modificata coltiva proteine molto più rapidamente e con molto meno zucchero

22 novembre 2025 | 09:00