Bio e Natura
Basta con la seta cinese, facciamo ripartire quella italiana
Agricoltori e industriali tessili stanno rivalutando la seta nazionale nel tentativo di suscitare nuove opportunità di reddito
13 marzo 2015 | Marcello Ortenzi
La bioeconomia sta investendo diversi comparti industriali, sull'onda dell'interesse che anche le istituzioni europee mostrano verso l'utilizzo dei prodotti vegetali in sostituzione di quelli sintetici o da combustibili fossili. Inoltre, i prodotti a basso costo provenienti dai paesi esteri non sembrano più così interessanti ai consumatori vista la qualità assai modesta. E' anche il caso del tessile, dove sembra prendere piede la produzione di fibre di canapa, di lana nazionale e anche la bachicoltura. La produzione di seta cinese sta diminuendo, c’è difficoltà d’approvvigionamento di materia prima da parte delle industrie tessili e un trend ascendente nel prezzo della fibra a livello mondiale. Diversi segnali indicano che le aziende italiane stanno ripensando a nuovi prodotti tessili in seta e sembrano disposte a investire nuovamente in una produzione europea del tessuto. Ma fibra e sottoprodotti possono avere nuovi utilizzi, così integrando il reddito derivante dalla produzione del bozzolo. Dove la bachicoltura è ripresa, essa ha oggi a disposizione metodi più razionali e specializzati che possono facilitare rispetto al passato l'attività.
Il gelso può essere allevato in impianti dedicati, come dimostrato dalle sperimentazioni del CRA-API e la forma d’allevamento è di media altezza, per un’agevole raccolta. Sono a disposizione nuove macchine e attrezzature per la sfogliatura dei rami e la trinciatura della foglia, oltre che per lo sbozzolamento e la spellaiatura del bozzolo e l’allevamento è compiuto in strutture di recupero o tunnel.
Le prove del CRA hanno dimostrato che per ogni ha di gelseto si ha una produzione di foglie sufficiente ad alimentare 20- 25 telaini di seme-bachi, per una produzione di circa 600-700 kg di bozzolo fresco/ha. Il prezzo del bozzolo è dipendente dalla richiesta dell’industria e dal prezzo internazionale della seta, oggi piuttosto instabile (circa 75 $/kg contro i 25 $/kg del 2008). Si può immaginare un reddito netto per l’imprenditore agricolo di circa 4.000 €/ha, comprensivi del contributo comunitario (circa 133 €/telaino, corrisposto solo nel caso in cui la produzione di bozzolo sia pari a 20 kg di bozzolo fresco/telaino.
La coltura è adatta alle piccole aziende, con manodopera a disposizione; a chi si trova in ambienti collinari con poche alternative colturali; per chi ha strutture inutilizzate da recuperare per allevare i bachi. Di recente in provincia di Treviso vari coltivatori stanno riconsiderando seriamente la bachicoltura, identificando in essa opportunità di nuovi redditi. E' un tema che sta appassionando tanti giovani agricoltori e sul quale spinge il nostro tessuto industriale e non solo che ne avrebbe fatto richiesta per primo. Infatti, appare stanco di ritrovarsi a lavorare con seta scadente, proveniente dalla Cina, della quale almeno il 30% finisce sistematicamente nella spazzatura e ha iniziato a spingere la ripresa di quella che un tempo fu un’attività tipicamente nazionale. Si pensa quindi di ricostituire l'associazione nazionale dei bachicoltori, si è avviato il progetto "La via della seta in Veneto" e la Coldiretti Veneto, per sostenere questo ritorno e favorire un nuovo comparto del Made in Italy, ha organizzato un incontro recente “La bellezza appesa a un filo di seta".
Potrebbero interessarti
Bio e Natura
Un'applicazione simula come sarà la perdita del suolo dall'erosione in 100 anni

L'erosione è un problema per la sicurezza alimentare dell'Europa. Oltre a peggiorare l'effetto della siccità e ridurre la fertilità del suolo, l'erosione contamina le acque vicine alla coltivazione
21 giugno 2025 | 09:00
Bio e Natura
Produzione agricola e paesaggio: il binomio indissolubile

Il paesaggio contemporaneo è il frutto di un’interazione tra la natura e quelle attività agricole che hanno contribuito a modellare il territorio. Il convegno organizzato da Federunacoma presso il Padiglione Italia a Expo di Osaka
17 giugno 2025 | 13:00 | Marcello Ortenzi
Bio e Natura
Concimi, ammendanti e acqua purificata dagli scarti agricoli

Grazie a un innovativo processo di filtrazione a due stadi possibile estrarre dalla frazione liquida del digestato nutrienti (azoto, fosforo e potassio) e sostanze organiche utilizzabili come fertilizzanti e ammendanti agricoli
16 giugno 2025 | 12:00
Bio e Natura
L’Inula viscosa, da infestante a preziosa alleata in biocontrollo e lotta integrata

La Dittrichia viscosa, un tempo chiamata Inula viscosa, suscita crescente interesse grazie alle proprietà medicinali ed ecologiche, delle quali si stanno approfondendo i potenziali usi industriali come diserbante, pesticida e di bioraffineria.
13 giugno 2025 | 12:00
Bio e Natura
Il futuro dell'agricoltura tra biotecnologia, intelligenza artificiale e blockchain

Il mercato agroalimentare è un settore di primaria importanza per l’Europa e per l’Italia. La FAO stima che nel 2050 dovranno essere soddisfatte le esigenze alimentari di 9,6 miliardi di persone e la produzione mondiale di cibo dovrà crescere del 70%
11 giugno 2025 | 14:00 | Marcello Ortenzi
Bio e Natura
Le microplastiche si stanno silentemente diffondendo dal suolo all’insalata agli esseri umani

Accanto agli interferenti endocrini, la ricerca dell'Università di Murdoch ha individuato altri additivi nel terreno come gli ftalati, legati a problemi riproduttivi, e PBDE, ritardanti di fiamma neurotossici
04 giugno 2025 | 10:00
Commenta la notizia
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Accedi o Registrati