Bio e Natura
Una scoperta che può sfamare il mondo
Un team di ricercatori della Carnegie Institution ha rilevato che ad essere sensibile al sale è solo un sottile strato interno di tessuto della radice
26 gennaio 2013 | C. S.
E' noto che il sale e la salinità dei suoli sono tra le cause più importanti della desertificazione e della riduzione della superficie coltivabile.
Le Nazioni Unite stimano che la salinità colpisce l'agricoltura su circa ottanta milioni di ettari di terra coltivabile non solo nei paesi in via di sviluppo ma anche in Stati come la California.
Un team di ricercatori della Carnegie Institution, guidato da Josè Dinneny e Lina Duan, ha scoperto che non tutte le radici sono inibite allo stesso modo dal sale. La ricerca ha per la prima volta rilevato che ad essere sensibile al sale è un sottile strato interno di tessuto nella ramificazione della radice. Lo strato attaccato dal sale attiva un ormone dello stress che ferma la crescita delle radici.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Plant Cell.
Analizzando il ruolo di risposta allo stress salinico degli ormoni di differenti piante, i ricercatori hanno scoperto il ruolo cruciale dell'acido abscissico: ormone dello stress prodotto dalla piante quando sono esposte alla siccità o ad ambienti salini. L'acido abscissico stimola una rezione che crea una barriera semipermeabile, che comunque limita la crescita delle piante.
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