Fuori dal coro 01/11/2008

Davide Sada, quando l'uomo di economia scende in campo

Un comparto agricolo specializzato, aggiornato e indirizzato alla qualità può ancora rimanere un settore primario. Sarebbe però utile fissare uno stretto legame tra industria e ricerca scientifica


Nato a Milano nel 1957, Davide Sada si laurea in economia negli Stati Uniti, mentre si specializza a Ginevra, iniziando poi a lavorare in un industria agroalimentare italiana che opera in Sud America, Europa, Sud Est Asiatico e Giappone.

L’Azienda Agricola Sada è situata a Casale Marittimo, sul litorale tirrenico – la Costa degli Etruschi – in quella che viene definita “alta Maremma”.
Ma il vignaiolo, Davide Sada, è discendente di un’importante famiglia di imprenditori lombardi nel settore alimentare, ex patron della Simmenthal.

Tre i vini prodotti con la consulenza del winemaker Maurizio Castelli, per una produzione totale che si aggira intorno alle 60mila bottiglie l’anno. Ma l’azienda produce anche l'olio extra vergine di oliva.

Grande attenzione ha riservato alla cura dell’immagine ("perché un prodotto di qualità si merita un bel biglietto da visita"), e sia il logo aziendale, sia le etichette sono una creazione dell'artista toscana Caterina de Renzis Sonnino. Tutto ruota intorno a un toro di vago sapore rinascimentale, ritratto in una fase di slancio e ispirato al ciclo di affreschi che orna il Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia, residenza Estense a Ferrara.

Perché il Toro? "In memoria del passato imprenditoriale della famiglia e perché evoca valori importanti della civiltà contadina, la perseveranza, la forza, il lavoro nei campi…la Maremma!"

Davide Sada ama la natura e le grandi pianure della Patagonia, i deserti del Nord Africa, l'alta montagna ed il mar Mediterraneo.
Con Cristiana, sua compagna da sempre, e i tre figli, ama viaggiare e visitare città storiche europee e mete etniche, ma non ama le spiagge "esotiche"!
Fa lunghi trekking in sella a cavalli da lavoro (quarter horses), che alleva, per i campi e i boschi dell’amata Maremma e pratica da anni sport invernali.
Un grande interesse per la cucina, nato dapprima come esigenza pratica (dai tempi dell'università), evolutosi negli anni in una sfrenata passione: ora cucina accompagnandosi a grandi chefs, ma il più delle volte ingaggiando vere e proprie gare culinarie con i figli e i loro amici nelle cucine della sua azienda agricola, Fattoria Carpoli, a Casale Marittimo in provincia di Pisa.



Da quanto tempo si occupa di agricoltura e con quali risultati?
Da quando terminati gli studi cominciai a lavorare.

E’ soddisfatto, perplesso o preoccupato?
Soddisfatto, perché ritengo di aver ragionevolmente raggiunti negli anni i miei obiettivi.

Perché il mondo rurale ha perso in centralità e importanza negli ultimi decenni?
Non credo che abbia perso centralità e importanza, credo più semplicemente si sia evoluto.

Crede che il comparto agricolo possa restare ancora un settore primario in Italia?
Se specializzato, aggiornato e indirizzato alla qualità la risposta è si!

E lei perché ha scelto di operare in agricoltura?
Mi interessa creare uno stretto legame tra agricoltura, industria e ricerca scientifica.

Un aggettivo per definire il mondo agricolo?
Di grande impegno, dedizione e informazione.

Un aggettivo per definire invece le associazioni di categoria?
Molto complicate.

Una parola d’ordine per l’agricoltura di domani?
Lavoro, impegno e competenza.

Se dovesse consigliare a un amico di investire in agricoltura, quale comparto produttivo suggerirebbe?
Potrei consigliargli cosa non fare.

Un imprenditore agricolo che ritiene possa essere un modello a cui ispirarsi?
Nessuno in particolare, ma tutti coloro che siano riusciti a trasformare principi agricoli tradizionali in principi attuali con successo.

Un ministro agricolo al quale sente di esprimere pieno apprezzamento?
Non ho sufficiente esperienza con l’ambiente politico per poter esprimere un opinione così netta,

Le certificazioni di prodotto sono davvero utili al consumatore o lo confondono?
Sono un dovere, ma devono essere di chiara e facile lettura per il consumatore.

Un libro relativo al mondo rurale che consiglierebbe di leggere?
Il taglio del bosco, di Cassola.

Un libro di narrativa, poesia o saggio che non si può non aver letto?
Candido di Voltaire introdotto da Italo Calvino.

Il libro che in questo momento sta invece leggendo?
Leggo più libri contemporaneamente.

Perché gli italiani, e gli agricoltori in particolare, non leggono?
Tra coloro che svolgono un’attività lavorativa costante, ritengo che gli agricoltori leggano più di altri.

di T N