Fuori dal coro 24/01/2004

ELISABETTA GABRIELLONI: SOLO LA VIA DELL'ALTA QUALITA' RIPAGA

Nella Recanati di Giacomo Leopardi produce il "Laudato", un eccellente extra vergine ottenuto con il sistema tradizionale delle macine e presse, più volte premiato. "Opero nel mondo rurale perché mi fa respirare aria di libertà", ammette


Nata a Montecassiano, in provincia di Macerata, nel 1965, dopo aver concluso gli studi tecnico-commerciali ha lavorato per diversi anni in un’azienda di abbigliamento. All'età di ventotto anni è ritornata ad occuparsi dell’azienda agricola di famiglia che ora gestisce personalmente. Collabora inoltre all’amministrazione del frantoio aziendale insieme con la sorella Gabriella, producendo un extra vergine di elevata qualità, più volte premiato, utilizza peraltro il sistema tradizionale delle macine e presse con grande successo. Il prodotto di punta è a marchio "Laudato".



Da quanto tempo si occupa di agricoltura?
Dal 1993.

E’ soddisfatta, perplessa o preoccupata?
Soddisfatta.

Perché il mondo rurale ha perso in centralità e importanza negli ultimi decenni?
Perché sopraffatto dall’industria; e perché con il passare degli anni gli agricoltori non hanno conseguito una giusta remunerazione.

Crede che il comparto agricolo possa restare ancora un settore primario in Italia?
Sole se punta e si distingue per l’alta qualità.

E lei perché ha scelto di operare in agricoltura?
Nonostante la durezza del lavoro, posso almeno respirare aria di libertà.

Un aggettivo per definire il mondo agricolo?
Difficile.

Un aggettivo per definire invece le associazioni di categoria?
Potrebbero essere utili, se efficaci, ma hanno creato sempre molta confusione.

Una parola d’ordine per l’agricoltura di domani?
Tenere duro ed emanciparsi.

Se dovesse consigliare a un amico di investire in agricoltura, quale comparto produttivo suggerirebbe?
Gli consiglierei di specializzarsi nella tipicità della zona, e, perché no, nella produzione di erbe officinali.

Un imprenditore agricolo che ritiene possa essere un modello a cui ispirarsi?
Nessuno in particolare, perché in agricoltura ognuno è campione di se stesso.

Un ministro agricolo al quale sente di esprimere pieno apprezzamento?
Nessuno.

Le certificazioni di prodotto sono davvero utili al consumatore o lo confondono?
Secondo me confondono il consumatore e quindi sarebbe meglio il ricorso all’autocertificazione.

Un libro relativo al mondo rurale che consiglierebbe di leggere?
Sinceramente non saprei.

Un libro di narrativa, poesia o saggio che non si può non aver letto?
Direi Manzoni, con i I Promessi Sposi.

Il libro che in questo momento sta invece leggendo?
I miei giorni a Baghdad, di Lilli Gruber.

Perché gli italiani, e gli agricoltori in particolare, non leggono?
Perché come si siedono sul divano si addormentano.

di T N