Fuori dal coro 06/11/2020

Il Tartufo Bianco d'Alba arriva nei cocktail, da Londra a Milano le prime ricette ufficiali

Il Tartufo Bianco d'Alba arriva nei cocktail, da Londra a Milano le prime ricette ufficiali

Parola d'ordine è sposare i gusti dei vini aromatizzati, in particolare del Vermouth di Torino, con il sapore inconfondibile del Tuber magnatum Pico. Si comincia con Maxim Schulte e Guglielmo Miriello


Il Tartufo Bianco d’Alba è tra i protagonisti indiscussi dell’autunno piemontese: l’ingrediente più intrigante e fascinoso delle tavole di questa stagione ha ormai conquistato gli chef di tutto il mondo e incontra oggi un’altra importante categoria, quella dei bartender, grazie al progetto dell’Ente Fiera Nazionale del Tartufo Bianco d’Alba in collaborazione con Giulio Cocchi. Obiettivo dell’iniziativa è quello di sposare i gusti dei vini aromatizzati, in particolare del Vermouth di Torino, con il sapore inconfondibile del Tuber magnatum Pico attraverso ricette ufficialmente riconosciute da Ente Fiera e Cocchi.

Il progetto unisce idealmente due città piemontesi: Alba, capitale internazionale del Tartufo Bianco, e Torino, capitale del Vermouth, passando per Asti e Barolo. Due prodotti di assoluta eccellenza, il Vermouth di Torino e il Tartufo Bianco d’Alba, riuniti in un ricercato cocktail ideato dal barman Maxim Schulte, 11° e ultimo Head Bartender dell’American Bar del Savoy di Londra, attualmente alla guida del Cocktail Bar al Kol Restaurant di Marylebone. Nasce così, nella capitale del Regno Unito, la ricetta di Alba – Torino, un cocktail dove lo Storico Vermouth di Torino infuso con il Tartufo Bianco d’Alba si unisce al Barolo Chinato Cocchi, che nasce proprio come il Tartufo dal cuore delle Langhe, e al London Dry Gin per un risultato dai profumi e dai sapori ricchi, avvolgenti e inebrianti. È una ricetta volutamente minimalista, ma di grande efficacia e replicabile anche nei ristoranti che dispongano dei quattro ingredienti originali richiesti, con la certezza di ottenere un ottimo cocktail stagionale di alto livello.

A Milano intanto, Guglielmo Miriello, bar manager del Ceresio 7, raccoglie l’ispirazione e propone Italian Gentleman, cocktail complesso dal profilo armonico, morbido, robusto, nel quale emergono le note lievemente amaricanti dei fiori di genzianella (nel Cocchi Americano) e della corteccia di china (nel Barolo Chinato) intrecciate sapientemente a quelle del Tartufo lamellato sul momento.

Si conferma così, ancora una volta, la versatilità sia del Tartufo che dei vini aromatizzati piemontesi di Cocchi, perfetti anche nell’abbinamento con ingredienti non canonici: spunti per realizzare nuovi cocktail e nuove proposte di cocktail “gastronomici” all’insegna della creatività e della piemontesità.

di C. S.