Fuori dal coro
Torna sulle tavole del XXI secolo un vino medioevale: Claretum
Tornare indietro nel passato per ricreare vecchie ricette da proporre sulle tavole di oggi. Una sfida nata dalla passione di due valdostane che hanno creato un'azienda enologica, Le Speziali, e dato di nuovo vita a un vino che nel Medioevo impreziosiva la tavola delle feste
28 giugno 2016 | T N
Ha più di 600 anni il vino speziato valdostano Claretum, ricetta medievale che si era persa nei secoli ed è stata ritrovata in un polveroso archivio di Aosta e riportata in luce da due intraprendenti valdostane. Le Speziali, questo il nome che hanno scelto per la loro azienda enologica, sono la naturopata Daniela Stucchi di Montjovet e Cristina Faccini di Donnas.
Appassionate di enogastronomia e di Storia medievale, hanno iniziato a collaborare insieme per organizzare una cantina alla Veillà della Fiera di Donnas del 2016 e da quel primo approccio che ha avuto un successo insperato, la loro cantina è stata probabilmente la più apprezzata della Veillà, è nata la sfida del "vino medievale", ovvero la preparazione del "Claretum Sancti Ursi" ovvero il Claretum di Sant'Orso, secondo una ricetta del 1400.
Claretum è citato in un documento storico della fine del 1400 appartenente alla famiglia Challant, potente famiglia nobiliare valdostana, che governò gran parte della Valle d'Aosta per conto dei Savoia durante il Medioevo e il Rinascimento. Nel documento, risalente all'epoca di Giorgio di Challant, il Claretum veniva preparato per Canonici regolari della Collegiata di Sant'Orso di Aosta quando egli ne era priore commendatario.
Questo vino unico veniva preparato per le feste e si serviva a inizio e a fine pasto; ha un sapore principale di cannella aromatizzata da altre spezie "nobili" ed effettivamente è ottimo sia come aperitivo sia come vino da dessert, ma anche per accompagnare fontina, tome, caprini e gorgonzola.
Vino bianco, dolce, aromatizzato alle spezie, dall’aspetto cristallino e dal colore giallo dorato. All’olfatto si presenta molto intenso e persistente, con sentori di cannella, rosa e pepe nero. Al sapore è amabile, fresco e pastoso, il gusto è avvolgente e molto persistente. Il vino presenta un finale amarognolo caratterizzato dalla cannella. Gradazione alcolica: 16% vol.
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