Fuori dal coro

Il salto di D'Alema: da politico a vignaiolo

A raccontare la storia proprio lui, Massimo, apparso un po' tirato forse per la politica di questi giorni. "Ho dovuto vendere la barca per sostenere questo progetto!" ha detto D'Alema, suscitando un po' di scetticismo tra i presenti

01 agosto 2014 | Maurizio Pescari

La passione per il buon vino di Massimo D'Alema è nota, così come il progetto di una cantina nella campagna di Narni,
ma giovedì sera, Massimo (D'Alema) e Linda (Giuva) hanno invitato un po' di amici all'Osteria Fondaco, nel pieno della bella Narni.
per raccontare in maniera semplice ed essenziale i motivi che li hanno spinti a vivere una storia legata al vino in Umbria.
Quindici ettari di terreno, di cui sei a vigneto, posti in collina, tra i 250 ed i 300 metri sul mare.

A fare gli onori di casa Linda, la moglie,
A raccontare la storia Massimo, l'onorevole, apparso un po' tirato forse per la politica di questi giorni.
A tirar le fila un Riccardo Cotarella in gran forma.

"Una casa di campagna - ha raccontato l'onorevole - dedicata al riposo ed agli amici, diventata oggi una piccola azienda.
Un lembo di terra del comune di Narni ad un passo da quello di Otricoli, ove non v'era traccia né di vigna né di vino,
l'azienda era destinata un tempo all'allevamento di bestiame. La svolta è dovuta all'incontro con Riccardo Cotarella, maestro ed amico.
Abbiamo studiato i terreni - ha spiegato D'Alema - impiantato vitigni strani per alcuni, preferendo al Ciliegiolo di Narni,
che senz'altro merita rispetto, i francesi Pinot Nero, Cabernet Franc, con un vigneto sperimentale dedicato a Tannat e Marcelan.
Abbiamo voluto mantenere il nome, La Madeleine, dato dagli antichi proprietari".

Nei calici "Nerosé", spumante metodo classico da Pinot Nero e "Sfide", Rosso dell'Umbria da Cabernet Franc, vinificato senza aggiunta di solfiti,
per "NarnOt", crasi di Narni/Otricoli, da Cabernet Franc, dovremo aspettare l'autunno.

"Ho dovuto vendere la barca per sostenere questo progetto!" ha detto D'Alema, suscitando un po' di scetticismo tra i presenti,
"E ricevuto anche l'invito a spostarmi di qualche metro, nel comune di Otricoli, dove il Sindaco, di CentroDestra, ebbe a dirmi
che non mi avrebbe fatto penare quanto quello "Comunista" di Narni, per avere le autorizzazioni...".

Riccardo Cotarella ha poi illustrato il progetto dal punto di vista agronomico:
"Chi lavora in questo settore sa bene quanto poco si parli dell'Umbria del vino nel mondo. Sono sempre più convinto che la qualità
del vino è importante, ma ancor di più lo è la qualità di chi lo presenta. Il progetto che abbiamo avviato con Linda e Massimo, sono
certo che farà del bene anche all'Umbria".

A regime, saranno 40.000 le bottiglie prodotte a La Madeleine.

 

La foto in home page è tratta da dagospia.com

 

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