Fuori dal coro

Il successo, nel mondo dell'extra vergine, non si inventa. Si costruisce

Anche dove sono più radicate certe tradizioni si può e potrà fare qualità. Per fare piccoli passi, a volte, occorre percorrere migliaia di chilometri. E' il caso di Donato e Rosa Marchione

03 luglio 2014 | Fausto Borella

E’ sempre gratificante per chi scrive cominciare a raccontare di un olio prodotto in maniera impeccabile o di un olivicoltore, che mette l’anima per vedersi riconosciuti i suoi sforzi. Ma per una volta vorrei raccontare la storia di una famiglia che, da generazioni nel cuore della Lucania, produce oli extravergini di qualità a un passo dall’eccellenza.

Come succede spesso nelle tradizioni di famiglia, arriva la terza o quarta generazione e capisce che per creare prodotti sempre migliori, bisogna ascoltare, comprendere e saper mettere a frutto le innovazioni che la modernità mette a disposizione.

Questa storia porta i nomi di Donato e Rosa Marchione. Lui giovane ragazzo figlio della sua terra, simpatico e introverso. Lei piena di vita, con il sorriso negli occhi e la voglia di capire e conoscere il mondo.

I due formano un binomio perfetto per sapere che l’olio di eccellenza può essere creato solo seguendo pedissequamente i dettami della filiera stretta e rigorosa dell’olio.

Portare le olive al loro frantoio di famiglia per essere immediatamente lavorate. Estrarre l’olio e metterlo solo in silos di acciaio inox da 50 kg per portarlo a casa e tenerlo ben a riparo da luce, aria e calore altrimenti tutte le peculiarità del prodotto perderanno le caratteristiche benefiche quali antiossidanti, vitamine e polifenoli. Mai portare le olive in sacchi di iuta, né mettere l’olio in recipienti di plastica o taniche stile benzina fai da te. Oltretutto, avendo come uno nemico mortali la luce, l’olio di qualità predilige solo bottiglie di vetro scure o latta, idoneo per alimenti.

Nel frantoio familiare si usa ancora il metodo tradizionale perché abituati a un sapore delicato e neutro voluto tanto dai vecchi del posto.

Sono convinto che poco alla volta i ragazzi Donato e Rosa capiranno che per avere sempre maggiore qualità e un incremento economico, dovranno adeguarsi alla tecnologia moderna e adottare sistemi di estrazione e imbottigliamento che li porteranno a essere i veri precursori dell’olio extravergine di eccellenza, non solo a Genzano di Lucania ma in tutta la regione Basilicata.

Intanto sono davvero felice di aver conosciuto due giovani imprenditori pieni di vita e di speranze, che non si fanno spaventare dal percorrere migliaia di chilometri lungo l’Italia, per assimilare le giuste nozioni di estrazione dell’olio e quindi, per essere tra pochissimi anni, dei fuoriclasse a livello nazionale.

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