Fuori dal coro 27/10/2012

Un’agricoltura più alla portata delle famiglie

Un’agricoltura più alla portata delle famiglie

E’ quanto auspica il giovane imprenditore Gianfranco Gervasi da Monopoli, frantoiano da tre generazioni. La società purtroppo è poco attenta e informata, occorre suscitare interesse, ma le associazioni di categoria sono passive


Gianfranco Gervasi è un imprenditore agricolo che da oltre vent’anni esercita le professioni di agricoltore e frantoiano presso l’azienda di famiglia a Monopoli, in provincia di Bari.

Appassionato d’olio, è anche iscritto all’elenco regionale dei tecnici ed esperti di olio d’oliva vergine ed extravergine, dal 2011. Dall’estate 2012, è tra gli organizzatori del tour “Tra ulivi e frantoi”, che si è svolto a Monopoli con lo scopo di far conoscere l’ambiene rurale della mia città.

 

Da quanto tempo si occupa di agricoltura e con quali risultati?

Da circa vent’anni opero nel settore, pochi, ma con concreti risultati.

 

E’ soddisfatto, perplesso o preoccupato?

Perplesso e preoccupato nello stesso tempo, in quanto noto poco sostegno e interresse nei confronti dell’argomento dal mondo politico.

 

Perché il mondo rurale ha perso in centralità e importanza negli ultimi decenni?

Perché la società è poco attenta e informata al consumo agro alimentare.

 

Crede che il comparto agricolo possa restare ancora un settore primario in Italia?

Si, in quanto è una componente fondamentale, confido quindi in futuro nel risveglio dell’interesse comune.

 

E lei perché ha scelto di operare in agricoltura?

Discendo da tre generazioni di agricoltori e frantoiani, quindi la passione è innata in me.

 

Un aggettivo per definire il mondo agricolo?

Indispensabile.

 

Un aggettivo per definire invece le associazioni di categoria?

Passive.

 

Una parola d’ordine per l’agricoltura di domani?

Più alla portata delle famiglie.

 

Se dovesse consigliare a un amico di investire in agricoltura, quale comparto produttivo suggerirebbe?

Masserie didattiche, elici-cultura.

 

Un imprenditore agricolo che ritiene possa essere un modello a cui ispirarsi?

Al momento non c’è ne sono, in quanto non ho riscontrato ancora in nessuno un modello cui ispirarmi.

 

Un ministro agricolo al quale sente di esprimere pieno apprezzamento?

Nessuno, perché fanno sempre gli interressi di parte.

 

Le certificazioni di prodotto sono davvero utili al consumatore o lo confondono?

Si sono utili, ma poco conosciute.

 

Un libro relativo al mondo rurale che consiglierebbe di leggere?

L’olio d’oliva, di Silvia Bevilacqua Calzolari.

 

Un libro di narrativa, poesia o saggio che non si può non aver letto?

I Promessi sposi, di Alessandro Manzoni

 

Il libro che in questo momento sta invece leggendo?

La Cattedrale del mare, di Ildefonso Falcones.

 

Perché gli italiani, e gli agricoltori in particolare, non leggono?

Perché la terra è “bassa” e la sera sono, siamo, sempre molto stanchi.

 

di L. C.

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