Fuori dal coro 18/12/2004

CON LORIANA ABBRUZZETTI L'EXTRA VERGINE SI INNAMORA

E' marchigiana ma vive a Roma, tranne quando l'azienda chiama e lei prontamente risponde. E' determinata e propositiva, sempre attiva. E' presidente dell'associazione "Pandolea" e con il fratello gestisce un frantoio a Monterubbiano, lanciando con orgoglio l'Oro Piceno e la cultivar autoctona Sargano


Chi è Loriana Abbruzzetti? Una marchigiana doc. Ma vive a Roma, impegnandosi a tutto campo a favore della trasmissione di una qualificata cultura dell'olio. Lo fa in veste di presidente e cofondatrice dell'associazione di donne dell'olio "Pandolea".
E' determinata e propositiva, infatti non smette mai di organizzare qualcosa che metta in giusta luce la composita realtà oliandola del nostro Paese. Ha organizzato convegni, manifestazioni varie, come per esempio "L'extra vergine innamorato", in coincidenza con San Valentino, e anche promosso mostre, tra cui una dedicata guarda caso al tema di "Amore & Olio", con disegni realizzati da alcune tra le più prestigiose firme dell’umorismo e della satira, da De Angelis a Ippoliti, da Mangosi a Manni, da Melanton a Passepartout, da Talarico a Trojano.
Insieme con il fratello, segue un'azienda olivicola con frantoio, a Monterubbiano, in provincia di Ascoli Piceno. Tra le sue proposte, la valorizzazione della cultivar autoctona Sargano.



Da quanto tempo si occupa di agricoltura e con quali risultati?
La mia famiglia è proprietaria dai primi del '900 di una azienda agricola che io e mio fratello gestiamo dal 1989. I miei genitori decisero in quel periodo di chiudere il frantoio, che necessitava di innovazione tecnologica, considerando che mio fratello era laureato in ingegneria e che io vivevo a Roma e stavo completando gli studi universitari. Solo in quel momento ci siamo accorti che quella azienda ci apparteneva e abbiamo cominciato ad occuparcene. Il frantoio è stato completamente rinnovato nella struttura e nella tecnologia; poi abbiamo voluto realizzare un bed & breakfast molto confortevole per ospitare chiunque abbia voglia di conoscere meglio la nostra realtà.

E’ soddisfatta, perplessa o preoccupata?
Sono molto fiera dei risultati raggiunti con tanto sacrificio di tutta la famiglia. Ma sono anche molto preoccupata perché credo non ci sarà un bel futuro per l’agricoltura in Italia.

Perché il mondo rurale ha perso in centralità e importanza negli ultimi decenni?
Per una politica miope.

Crede che il comparto agricolo possa restare ancora un settore primario in Italia?
Solo per i prodotti di qualità, ma questa deve essere garantita da controlli rigorosi. Oggi tutti parlano di qualità e il consumatore è confuso.

E lei perché ha scelto di operare in agricoltura?
Non certo per motivi economici. E’ stata una scelta naturale per me, sono cresciuta in una famiglia di agricoltori.

Un aggettivo per definire il mondo agricolo?
Campanilistico.

Un aggettivo per definire invece le associazioni di categoria?
Necessarie.

Una parola d’ordine per l’agricoltura di domani?
I produttori devono essere più uniti.

Se dovesse consigliare a un amico di investire in agricoltura, quale comparto produttivo suggerirebbe?
Non darei mai tale suggerimento.

Un imprenditore agricolo che ritiene possa essere un modello a cui ispirarsi?
Tutti coloro che lavorano con tenacia e passione. Recentemente ho avuto la fortuna di conoscere tanti produttori olivicoli e molti di loro rappresentano per me un modello.

Un ministro agricolo al quale sente di esprimere pieno apprezzamento?
Proprio nessuno.

Le certificazioni di prodotto sono davvero utili al consumatore o lo confondono?
Attualmente c’è molta confusione. Le certificazioni hanno un senso solo se i controlli vengono effettuati seriamente e in ogni fase della filiera; purtroppo non è sempre così.

Un libro relativo al mondo rurale che consiglierebbe di leggere?
Ho letto recentemente un libro che mi ha appassionato e lo consiglio volentieri: La mennulara di Simonetta Agnello Hornby.

Un libro di narrativa, poesia o saggio che non si può non aver letto?
Tutti i romanzi di Ignazio Silone

Il libro che in questo momento sta invece leggendo?
Oceano mare di Alessandro Baricco.

Perché gli italiani, e gli agricoltori in particolare, non leggono?
La lettura credo sia un’abitudine. Una delle mie figlie legge molto, ma alle elementari l’insegnante di italiano ha fatto della lettura una parte fondamentale del programma didattico.

di T N